Ingroia l’errante: dalla rivoluzione alla riscossione
Ingroia è certamente un caso da studiare. Con lui, attraverso lui, scopriamo una facoltà umana che non conoscevamo, non sapevamo di possedere: il trasformismo camaleontico.
Non che in Italia non vi siano altri camaleonti, ma sono camaleonti alla buona: al più, cambiano "casacca" con una manciata di euro.
Ingroia invece non cambia casacca: cambia proprio Dna, emisferi, paralleli. Contrariamente al camaleonte di natura animale però, non cambia per conformarsi all’ambiente esterno: è l’ambiente esterno che sembra cambiare per adattarsi a lui.
Ingroia ha anche un'altra peculiarità che certamente verrà studiata scientificamente nei decenni a venire: quella di sapere rimbalzare plasticamente, proprio come una pallina di gomma. Lo prendi, lo sbatti lì, lui rimbalza, torna indietro, risbatte – random (…) – da un’altra parte. Lo prendono e tentano di tirarlo da un'altro lato (Aosta).
Da Magistrato, a rivoluzionario, a “gabelliere”, come sarcasticamente lo ha definito Gasparri.
…Non è che ce lo ritroviamo a Topolinia o con la tonaca rossa in Vaticano?
Ho trovato! Medvedev aveva ragione: gli alieni sono fra noi! Ingroia è uno di essi…
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