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Incinta dopo lo stupro? Volere di Dio. La frase shock del Tea Party Mourdock imbarazza Romney

Scoppia la polemica negli Stati Uniti per l’infelice dichiarazione dal candidato del Tea Party al Senato in Indiana, Richard Mourdock. Durante un dibattito elettorale che lo vedeva di fronte al suo sfidante democratico Joe Donnelly alla domanda su quale fosse la sua posizione sull’aborto ha risposto così: 

"L'unica eccezione che è necessario avere per l'aborto, è quando è in pericolo la vita della madre – poi la frase che ha scatenato la bufera - Sono stato a lungo combattuto, ma ora sono convinto che la vita è un dono di Dio e penso che anche quando comincia con quell'orribile situazione di uno stupro è qualcosa che vuole Dio".

Questo ha spinto subito il candidato alla Casa Bianca Mitt Romney a prendere le distanze attraverso il suo portavoce che si è affrettato a chiarire come le dichiarazioni di Mourdock non riflettano le idee di Romney. Peccato che il chiarimento sia arrivato il giorno successivo alla messa in onda di uno spot dove il candidato alla presidenza degli Stati Uniti sostiene il repubblicano dell’Indiana.

Proprio mentre si avvicina la fatidica data del 6 novembre, Romney vede cadere un altro macigno sulla sua strada verso la Casa Bianca, a breve distanza da quei “faldoni pieni di donne” che scatenarono l’ira dei movimenti femministi americani.

Obama non si lascia sfuggire l’occasione e commenta così l’episodio: “Se dici che vuoi tutelare il diritto di scelta delle donne sul tema dell'aborto, ma poi durante un dibattito ti alzi in piedi e dici che saresti felice di firmare una legge che bandisce questo diritto, allora soffri sicuramente di Romnesia”. Due mesi fa Todd Akin, parlamentare vicino al repubblicano Paul Ryan era caduto sul tema si stupro e aborto sostenendo che “in caso di uno stupro, il corpo femminile può fare in modo di chiudere tutto”.

La lotta per la Casa Bianca è ancora lunga e i due candidati sono impegnati in testa a testa serrato che non vede prevalere nessuno dei due. Certo i democratici non si faranno sfuggire l’occasione per riaprire la polemica sull’aborto, conquistare l’elettorato femminile potrebbe rivelarsi la mossa decisiva a due settimane dal voto.

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