In quindicimila a Savona contro il rigassificatore

La Golar Tundra è in grado di trattare il gas naturale liquefatto trasportato via nave in modo da immetterlo di nuovo nei gasdotti del territorio, da cui arriva a centrali termoelettriche a gas, aziende e case. Molti abitanti del savonese tuttavia ritengono che la presenza del rigassificatore possa avere effetti negativi sia sul turismo che sull’ambiente. Sembra che debba stazionare a tre chilometri dalla costa. La manifestazione è cominciata alle 15 e secondo gli organizzatori ha coinvolto circa sedicimila persone che si sono radunate su circa sei chilometri di litorale tra la spiaggia di Spotorno e quella di Savona. Il Secolo XIX riporta che oltre ai membri di associazioni e comitati locali c’erano anche ambientalisti, operatori turistici e bagnanti, alcuni dei quali hanno mostrato cartelli, striscioni e magliette con scritte contrarie al rigassificatore. Quella di domenica è solo la più recente delle manifestazioni contro la sua installazione nell’area. Come è noto a Piombino le autorità locali si sono dichiarate contrarie. Solo a Ravenna - dove verrà installato un altro rigassificatore - non ci sono state proteste. In Liguria la regione si è dichiarata favorevole e i bagnanti no. Certamente va apprezzata l'originalità della manifestazione. Bisogna anche considerare però che a volte determinate strutture servono. Gli abitanti di Taranto non vorrebbero l'Ilva che inquina. Nessuno vuole le scorie radioattive per cui non è ancora stato trovato una destinazione. In Sardegna protestano per l'eccessivo numero di poligoni di tiro delle forze armate. Molti non vogliono le pale eoliche che deturpano il paesaggio. Non abbiamo un territorio disabitato dove concentrare tutto.