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In politica gli ultimi sono davvero i primi

Il titolo di questo post, è l’amara conclusione a cui tutti gli italiani ogni giorno fanno appello per commentare le varie notizie di corruzione, scandali sessuali, incompetenza, ignoranza, cattiveria, che riguardano la classe politica italiana.


In Italia abbiamo una classe dirigente, politica ed economica, accuratamente selezionata per far arrivare in cima il peggio della società italiana. Questo è un concetto che ogni tanto richiamo in alcuni miei post come: Il fallimento del governo degli imprenditoriVota il PersonaggioHomo Videns e Video Politici; come è accennato nei vari post con l’attuale sistema democratico che si avvale dei partiti e delle elezioni popolari, è pressoché impossibile che una brava persona possa arrivare al vertice. Primi Ministri e Presidenti sono selezionati in base alla loro capacità di demagoghi e per la completa assenza di morale. Nei partiti e attraverso le elezioni, ad ogni tornata elettorale ci assicuriamo individui sempre più malvagi e pericolosi, perché questo è il criterio di ottimo con cui selezioniamo la classe dirigente.

Per risolvere il problema, deve essere cambiato il processo di selezione della classe dirigente; e per farlo in politica, si deve iniziare dai partiti.

Tutti i partiti, dovrebbero sottostare a delle leggi comuni, che servano da filtro tra la società e le istituzioni, cioè dovrebbero operare una prima selezione della futura classe dirigente e degli appartenenti al partito, in base a criteri di merito che spaziano dalla cultura alle competenze professionali a quelle umane e psicoattitudinali, e che tengano presente i possibili conflitti di interesse. Ovviamente dovrebbe essere impedito a pregiudicati di accedere in politica, e di far parte della politica in generale; i partiti dovrebbero essere soggetti a rigidi controlli di bilancio da parte di un organo esterno.

Questo ci garantirebbe di portare delle brave persone al governo, ma non ci garantisce che rimangano tali nel tempo, essendo soggetti a pressioni esterne di ogni tipo: dalle minacce, alla corruzione economica, sessuale; quindi è essenziale rimuovere ogni meccanismo di immunità per i politici, che si devono sentire soggetti alla legge nello svolgere le loro funzioni, come tutti i cittadini. Infatti oggi i politici sono al di sopra della legge, commettono ogni genere di crimine e rimangono saldamente al loro posto.

Aggiungerei a questo, la necessità di eliminare la menzogna come strumento politico; a tal proposito dovrebbe esserci un organismo esterno che vigila e controlla e punisca la menzogna. Tutti i cittadini potrebbero rivolgere un’interrogazione a tale organismo.

Aggancerei lo stipendio dei politici allo stipendio medio degli italiani, limiterei l’eleggibilità a non più di due legislature, nei vari governi come nei partiti. Prevenderei anche la possibilità che lo stato possa costituirsi parte civile e chiedere i danni ai partiti per aver prodotto delle leggi che hanno danneggiato la società.

Ovviamente, nessun partito e nessun governo composto dall’attuale classe politica studierebbe queste modifiche, che li auto escluderebbe automaticamente; ed allora iniziamo ad organizzare su Web un governo popolare di persone valide, composto dai migliori italiani, che potrebbero operare questa trasformazione ai processi democratici e restituirci un paese migliore.

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