In mancanza d’altro, la penna rimane l’unica alternativa
Succede nella sezione distaccata di Treviglio del tribunale civile di Bergamo. Nell’ufficio del giudice onorario del tribunale da due mesi il computer è andato in tilt e, per mancanza di soldi, non è ancora stato sostituito. Questo a obbligato il giudice a scrivere le sentenze a mano.
Non ci sarebbe nulla di male se non fosse che, in una società sempre più tecnologicizzata, un settore come quello della giustizia debba ridursi a usare mezzi che, di certo, non agevolano il lavoro.
Con tutto il parlare di riduzione dei tempi giudiziari, essere ridotti a usare mezzi "antropologici" non è proprio il massimo.
A quando l’utilizzo dei geroglifici?
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