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Il tempo libero italiano è in rete

L'ultimo studio sugli italiani ed il tempo libero, conferma il primo posto alla rete. In discesa i libri sia di carta stampata che digitali. La lettura è on line.

 "Cambiamenti nei tempi di vita e attività del tempo libero": questo il titolo dell'ultima rilevazione Istat volta a fotografare le varie modalità con cui gli italiani sfruttano il proprio tempo nell'arco della giornata. Un'analisi partita da un campione di circa 40mila soggetti intervistati tra il 2008 e il 2009.

Il tempo medio dedicato alla navigazione su Internet è praticamente raddoppiato rispetto ad alcuni anni fa: l'8 per cento del tempo libero degli studenti tricolore è assorbito in maniera esclusiva dall'uso di PC e browser.

Una percentuale cresciuta di circa 5 punti dal biennio 2002-2003.

I valori di Istat si riferiscono però allo sfruttamento totalizzante del web. Il tempo medio è infatti destinato ad aumentare del 28,7%.

Internet viene considerato come attività di fondo, ovvero in contemporanea con lo studio, i videogiochi o la lettura di libri.

Proprio il consumo di libri è tra le attività in declino nel tempo libero degli italiani, insieme allo studio (19 minuti medi in meno), ai passatempi e al dormire (rispettivamente 8 e 11 minuti in meno al giorno).

La televisione resta però saldamente al comando nella classifica delle modalità più frequenti di svago, in particolare per occupati e anziani.

Inoltre, l'ultimo rapporto Eurispes sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza ha sottolineato che il 52% dei giovani italiani guardi meno la televisione.

Ma insieme alla tv, scendono anche la lettura di libri (il 46% di meno) o quelle all'aria aperta (21%); il 42,5% dei giovani infatti controlla periodicamente la propria casella di posta elettronica o l'account su facebook, nella speranza che qualcuno abbia inviato un messaggio.

Il dato allarmante è che 20% dei giovani italiani, ha ammesso di sentirsi irrequieto e nervoso (addirittura triste) quando non può accedere ai vasti meandri del web. Eurispes e telefono si dichiarano molto preoccupati da questi dati. Sembra proprio che le così dette "nuove tecnologie", abbiamo reso il sopravvento sulle vecchie abitudini.

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