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Il sindaco pro-crocifisso arrestato per pedofilia

Ar­re­sta­to il sin­da­co di Ca­stel­del­ci (RN), Mario For­ti­ni, con l’ac­cu­sa di vio­len­za ses­sua­le ag­gra­va­ta e de­ten­zio­ne di ma­te­ria­le pe­do­por­no­gra­fi­co. Al ter­mi­ne di un’in­da­gi­ne ini­zia­ta ad agosto le forze del­l’or­di­ne hanno ese­gui­to un’or­di­nan­za di cu­sto­dia cau­te­la­re su di­spo­si­zio­ne del gip. Se­con­do gli in­qui­ren­ti For­ti­ni avreb­be abu­sa­to di una ra­gaz­za, che oggi ha 15 anni. La gio­va­ne ha rac­con­ta­to delle vio­len­ze, che si pro­trae­va­no da una decina d’anni. E gli agenti hanno rin­ve­nu­to ma­te­ria­le in­for­ma­ti­co pe­do­por­no­gra­fi­co du­ran­te le per­qui­si­zio­ni in casa e nel­l’uf­fi­cio del sin­da­co.

Se questa deve essere una croce la por­te­re­mo con se­re­ni­tà fino in fondoAlcune set­ti­ma­ne fa, quando era emersa la vi­cen­da, il primo cit­ta­di­no del comune ri­mi­ne­se aveva pro­cla­ma­to la sua in­no­cen­za su Fa­ce­book. “Se questa deve essere una croce la por­te­re­mo con se­re­ni­tà fino in fondo“, aveva scrit­to, “ma auguro a chi me l’ha tirata la stessa si­tua­zio­ne per pro­va­re cosa vuol dire sop­por­ta­re accuse e mal­ver­sa­zio­ni igno­bi­li e false”.

Ma chi era l’ac­cu­sa­to? Pro­prio uno dei so­ler­ti (e a dire il vero, pochi) primi cit­ta­di­ni che dopo la prima sen­ten­za della Corte eu­ro­pea per i di­rit­ti del­l’uo­mo sul cro­ci­fis­so emanò una cu­rio­sa or­di­nan­za per di­fen­de­re il sim­bo­lo cri­stia­no. In ri­spo­sta alla Cedu sul caso Lautsi, e dopo la pre­sen­ta­zio­ne del ri­cor­so da parte del go­ver­no Ber­lu­sco­ni, aveva im­po­sto l’af­fis­sio­ne del cro­ci­fis­so non solo negli uffici pub­bli­ci e nelle scuole ma per­si­no negli eser­ci­zi com­mer­cia­li, pena una multa di 500 euro. Nes­su­no dei due par­ti­ti prese le di­stan­ze da For­ti­ni quando impose il cro­ci­fis­so.

For­ti­ni viene de­fi­ni­to vicino alla Lega, ma c’è un giallo anche sulla sua ap­par­te­nen­za po­li­ti­ca. Ora il se­gre­ta­rio per la Lega in Ro­ma­gna Gian­lu­ca Pini si smarca so­ste­nen­do che non sia af­fi­lia­to al par­ti­to e lo stesso fa il coor­di­na­to­re re­gio­na­le pi­diel­li­no Fi­lip­po Ber­sel­li. Ma For­ti­ni ri­sul­ta eletto nel 2009 con la lista civica Al­ter­na­ti­va po­po­la­re per Ca­stel­del­ci. For­ma­zio­ne che ha ot­te­nu­to quasi i due terzi dei voti e che con­ta­va pro­prio sul so­ste­gno del cen­tro-de­stra. Ov­via­men­te, nes­su­no dei due par­ti­ti prese le di­stan­ze da For­ti­ni quando impose il cro­ci­fis­so per­si­no in ri­sto­ran­ti e bar.

Espo­nen­ti della Lega Nord con tra­scor­si quan­to­me­no scon­ve­nien­ti non sono nuovi a ini­zia­ti­ve smac­ca­ta­men­te cle­ri­ca­li a difesa del cro­ci­fis­so. Come la legge che impone il sim­bo­lo cat­to­li­co negli uffici ap­pro­va­ta in Lom­bar­dia e pre­sen­ta­ta da Renzo Bossi. Pro­prio il “Trota” coin­vol­to nello scan­da­lo che ha col­pi­to il par­ti­to e figlio del se­na­tur ormai giunto al cre­pu­sco­lo della sua car­rie­ra po­li­ti­ca, nonché no­vel­lo pel­le­gri­no a Me­d­ju­go­rie.

For­ti­ni è dunque l’en­ne­si­mo esem­pio di al­fie­re dei valori cri­stia­ni che viene colto in com­por­ta­men­ti im­ba­raz­zan­ti e il­le­ci­ti. Non ca­dia­mo di certo nella sem­pli­fi­ca­zio­ne as­sur­da di dire che i po­li­ti­ci cat­to­li­ci sono tout court dei cri­mi­na­li. Ma il pro­ble­ma è al­quan­to dif­fu­so tra i po­li­ti­ci cle­ri­ca­li a pre­scin­de­re dal par­ti­to di ap­par­te­nen­za, come per esem­pio di­mo­stra­no le re­cen­ti vi­cis­si­tu­di­ni in Lom­bar­dia. Il caso For­ti­ni è un’oc­ca­sio­ne in più per in­ter­ro­gar­si sull’onestà di coloro che si fanno di­fen­so­ri estre­mi del cat­to­li­ce­si­mo. E che magari usano l’o­sten­ta­ta ap­par­te­nen­za re­li­gio­sa come eti­chet­ta per at­tri­buir­si una marcia in più dal punto di vista etico. Anche quando nei loro armadi non man­ca­no gli sche­le­tri.

 

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Commenti all'articolo

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.180) 6 dicembre 2012 17:28
    Enrico Emilitri

    Come sempre nessuno rimarca quanto contenuto nel §1 del Concordato 1984: "È abolito il principio, ribadito nei Patti Lateranensi, del Cattolicesimo Romano come sola ed unica religione ufficiale dello Stato." (questo principio, in realtà, è contenuto nell’art. 1, §1, dello Statuto Fondamentale del Regno di Sardegna - dal 1861 al 1946 Statuto Fondamentale del Regno d’Italia, altrimenti noto come Statuto Albertino, 4 Marzo 1848), come dire che nel nostro Paese NON ESISTE PIÙ UNA RELIGIONE DI STATO, stante per cui la medesima esposizione pubblica del crocifisso non sarebbe assolutamente obbligatoria, tantopiù che la nostra attuale Costituzione lo prevede tra i simboli non soltanto religiosi, ma neppure ufficiali dello Stato!

  • Di (---.---.---.240) 6 dicembre 2012 18:04

    ecco un buon modo per riusare crocifissi


  • Di Sandro kensan (---.---.---.157) 9 dicembre 2012 16:53
    Sandro kensan

    Dovreste correggere la frase: "Se­con­do gli in­qui­ren­ti For­ti­ni avreb­be abu­sa­to di una ra­gaz­za, che oggi ha 15 anni.", la frase è completamente sbagliata in quanto al di sotto dei 14 anni si tratta di bambini e di pedofilia (se dimostrata ma i bambini abusati vengono creduti con difficoltà).

    La frase giusta è: "Se­con­do gli in­qui­ren­ti For­ti­ni avreb­be abu­sa­to di una bambina, che oggi ha 15 anni."

    Poi volevo dire la mia riguardo i preti pedofili, la categoria dei preti ha un tasso di pedofilia estremamente alto, si tratta del 3% mentre i cittadini laici sono pedofili con un tasso estremamente minore:0.1%

    http://www.kensan.it/articoli/Pedof...

    Trovo logico che la comunità cattolica abbia non solo nel suo cuore dei ministri della chiesa un altissimo tasso di pedofilia (rispetto ai laici) ma che tra i credenti contigui al clero ci siano tassi altrettanto alti. Certamente i credenti più intransigenti sono i più sospettabili di contiguità col clero nelle abitudini pedofile.

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