Il silenzio della politica

La politica italiana sembra muta rispetto a tutto ciò che sta accadendo e si limita a difendere la sua “poltrona”. Attacca Grillo definendolo anti-politica, quando poi sembra che il Movimento 5 Stelle sia l'unico che ultimamente si occupi veramente di politica e abbia delle proposte e delle idee di vero cambiamento.

La politica italiana come quella di altri stati europei è subalterna ai mercati, alla finanza, alle banche, allo spread: non ha capacità reattive e subisce passivamente “tutto ciò che l'Europa comanda”.

Intanto i cittadini italiani vogliono farla finita con i politici e la politica e dovunque in Italia mostrano il loro dissenso, il loro malcontento.

I cittadini italiani vogliono risposte dalla politica, un intervento immediato per risolvere i tanti problemi che affliggono il paese, a cominciare dalla disoccupazione e dalla recessione economica.

Le aziende che chiudono ormai non si contano più, imprese edilizie che hanno intere palazzine e parchi invenduti, interi settori dell'economia italiana praticamente fermi.

Non c'è più tempo: bisogna agire quanto prima perchè lo scenario greco non sembra più tanto lontano.

Tutto ciò che una volta era considerato demagogia e allarmismo ora non lo sembra più: il nostro sembra un paese che va verso il collasso con lo stato sociale “ridotto ai minimi termini”, un'economia “stagnante” e notizie di suicidi ricorrenti quotidianamente.

La politica è muta proprio nel momento in cui dovrebbe essere protagonista: essa dovrebbe scendere in campo a fianco dei cittadini, ascoltarli, guidarli e aiutarli a risolvere i loro problemi.

I politici sono stati eletti democraticamente, ma si comportano come despoti e tiranni che non hanno cura dei loro sudditi.

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