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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Il robot è giornalista. Questa volta per davvero: il caso StatSheet

Il robot è giornalista. Questa volta per davvero: il caso StatSheet

Un sito del North Carolina ha lanciato una serie - ben 345 - di siti web dedicati al basket completamente scritti da robot. 

Ce lo racconta TedCrunch, lo riprendono i francesi Owni e il blog Media Trend. Una start-up del North Carolina, StatSheet, ha lanciato, il 12 ottobre scorso (venerdì), un network di ben 345 siti Internet dedicati ad ogni Prima Divisione e delle Università del basket Usa. E tutti gli articoli sono scritti da un robot, o meglio, un generatore automatico di algoritmi. 

Media Trend rimanda ad un vecchio articolo de Le Monde del marzo 2009 dove si descriveva StatMonkey, un programma di intelligenza artificiale sviluppato all'università del Northwestern, a Chicago: «[Stats Monkey] lavora in maniera automatica dalla A alla Z. Comincia scaricando le tabelle di cifre pubblicato sui siti della lega del basket e li mette insieme: risultati minuto per minuto, azioni, strategie collettive, incidenti... Poi classifica questa massa di informazioni e ricostruisce lo svolgimento della partita in linguaggio informatico. L'operazione successiva è quella di andare a cercare nel suo vocabolario di frasi ed espressioni fatte, di figure retoriche e parole chiave del linguaggio sportivo. Alla fine scriverà un articolo senza errori grammaticali». 



StatSheet ha stoccato circa 500 milioni di statistiche, 10mila dati e quattro mila frasi modello, il tutto in venti tipi di articoli diversi. Questo sistema alimenta i 345 siti di cui sopra, i loro account Facebook e Twitter. 

Qui un esempio di articolo "autogenerato". 

di Francesca Barca

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