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Il riallestimento dell’opera Prometeo. Tragedia dell’ascolto di Luigi Nono

Nella chiesa sconsacrata di San Lorenzo, a Venezia, dove 40 anni or sono si tenne la prima esecuzione.

Luigi Nono, Prometeo, Chiesa di San Lorenzo, 1984. ph. Lorenzo Capellini. Courtesy Archivio della Biennale

Sembra che non ci siano già più posti disponibili, secondo Ybali, rivista plurale on line, per assistere, dal 26 al 29 gennaio 2024 all’opera di Luigi Nono (Venezia, 29 gennaio 1924 – 8 maggio 1990).

Opera manifesto dell’estetica di Nono, fu da lui così definita :

Non è un’opera. Nè un melodramma, né una cantata, né un oratorio, né un concerto. E’ una tragedia composta di suoni, con la complicità dello spazio.

Venne eseguita per la prima volta nel mese di settembre del 1984 a Venezia, nella chiesa di San Lorenzo. Fu un evento memorabile, che vide coinvolti nella creazione e nell’esecuzione, oltre all’autore, Claudio Abbado, alla direzione d’orchestra ; Emilio Vedova, per gli interventi luce ; Renzo Piano, per lo spazio musicale ; Hans-Peter Haller, dello studio di Friburgo e Alvise Vidolin del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) del Dipartimento di Elettronica e Informatica (DEI) dell’Università di Padova, dal 1977 collaboratore stabile con La Biennale di Venezia (d’ora in avanti BdiVE), in qualità di responsabile del Laboratorio Permanente per l’Informatica Musicale della Biennale (LIMB) ; il filosofo Massimo Cacciari per i testi, tratti da opere di Walter Benjamin, Eschilo, Euripide, Goethe, Erodoto, Esiodo, Friedrich Holderlin, Pindaro, Sofocle e Arnold Schoenberg.

Il riallestimento è realizzato dalla BdiVE, in collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono e con TBA21-Academy, il centro di ricerca della Fundacion TBA21, che si è occupato del restauro della chiesa di San Lorenzo, ora Ocean Space/TBA21-Academy, riaperta al pubblico nel 2019.

Il Progetto speciale di riallestimento ha coinvolto il lavoro dell’ ASAC (Archivio storico delle Arti Contemporanee) della BdiVE e della Fondazione Archivio Luigi Nono, che ha concluso un accordo con la BdiVE per trasferire i propri materiali nel Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee della Biennale, in corso di realizzazione all’Arsenale.

Luigi Nono ritenne fondamentale cercare di liberare l’opera dalla servitù dell’immagine e della narrazione, sottolineando l’importanza della relazione tra suono e spazio, penalizzata dalle consuetudini di riproduzione delle sale da concerto e dei teatri tradizionali. Quello pensato da Renzo Piano per la prima esecuzione veneziana del Prometeo è stato un luogo speciale, che rende possibile diverse modalità di distribuzione spaziale del suono e in cui l’ascolto può essere liberato. Una non-scenografia, un dispositivo architettonico costruito sulla base di specifiche esigenze musicali, con l’intento di restituire lo spazio alla dimensione dell’ascolto e alla qualità invisibile del suono.

Quanto all’elettronica, essa svolge un ruolo fondamentale nel disegnare il suono, nel delineare lo spazio e nel condurre una navigazione immaginaria ai confini del suono e del silenzio. Secondo il compositore, la ricerca del silenzio è ciò che permette di percepire la natura rumorosa e viva di cui è fatto il suono.

Prometeo. Tragedia dell’ascolto

Per solisti vocali e strumentali, due attori, coro misto, quattro orchestre e live eletronics (1981-1985, 135’)

Musica Luigi Nono

Testi a cura di Massimo Cacciari

Direttore Marco Angius
Soprani Livia Rado, Rosaria Angotti
Contralti Chiara Osella, Katarzyna Otczyk
Tenore Marco Rencinai
Attori Sofia Pozdniakova, Jacopo Giacomoni


Secondo direttore Filippo Perocco

Maestro del coro Cristiano Dell’Oste

Live Electronics Centro di Sonologia Computazionale – DEI dell’Università di Padova

Alvise Vidolin, Nicola Bernardini, Luca Richelli

Flauti Roberto Fabbriciani
Clarinetti Roberta Gottardi
Tuba / Trombone contralto / Euphonium Giancarlo Schiaffini
Viola Carlo Lazzari
Violoncello Michele Marco Rossi
Contrabbasso Emiliano Amadori

Allestimento Antonello Pocetti, Antonino Viola
Orchestra di Padova e del Veneto
Coro del Friuli Venezia Giulia

 

Alcune considerazioni finali.

Le date della ripresa veneziana sono state scelte per rendere omaggio al centenario dalla nascita del compositore. Tra i solisti, ci sono ancora Roberto Fabbriciani e Giancarlo Schiaffini, che furono scelti da Nono per la premiere, mentre Alvise Vidolin sarà nuovamente il responsabile del live electronics come nel 1984 e negli allestimenti successivi.

Ipotizzo che la nuova messa in scena stimolerà interessanti riflessioni sulla figura del compositore e, di riflesso, sullo stato di salute della musica contemporanea.

Foto: Luigi Nono, Prometeo, Chiesa di San Lorenzo, 1984. ph. Lorenzo Capellini. Courtesy Archivio della Biennale

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