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Il parco della Rimembranza di Gorizia, dedicato alle vittime di tutte le guerre, ma non tutti se lo ricordano

I parchi della rimembranza sorsero un pò ovunque soprattutto dal 1923, su impulso del sottosegretario del governo, Lupi, rivolgendosi dal novembre del 1922 alle scolaresche di tutta Italia invitando a piantare in ogni parco un albero per un caduto della grande guerra.

 La strada o il parco non doveva contenere meno di venti alberi da piantarsi possibilmente nel natale di Roma. Si prevedeva anche la costituzione di una specifica guardia d'onore che doveva essere scelta - in numero di due alunni per ogni classe - tra i discepoli delle scuole elementari superiori e delle scuole medie di primo grado (ginnasio interiore- istituto magistrale - istituto tecnico inferiore - scuola complementare).

Nel 1924 se ne contavano in Italia già più di 2000. Quello di Gorizia non fu il primo ad essere realizzato, anche se pensato dal 1923, iniziò a vedere la sua costruzione nel 1925 secondo i disegni dell'Ufficio Tecnico Comunale, nell'anno in cui si rese obbligatoria in Italia la costituzione del viale o del parco della Rimembranza dichiarati successivamente “pubblici monumenti” dall’articolo unico della Legge 21 marzo 1926 n. 559, che così recitava: " I Viali e i Parchi della Rimembranza, dedicati, nei diversi Comuni del Regno, ai caduti nella guerra 1915-1918 e alle vittime fasciste, sono pubblici monumenti". Dopo la fine della seconda guerra Mondiale le intitolazioni del viale o parco della Rimembranza sparirono un pò ovunque.

A Gorizia, come si legge nel sito dell'ERPAC del FVG: "Nel parco, dedicato dopo la seconda guerra mondiale alle vittime di tutte le guerre, trovano luogo in diversi momenti altri monumenti commemorativi, tra cui la lapide ai dispersi nella seconda guerra mondiale". Ora queste lapidi saranno due e la seconda riporterà una dicitura che ricorderà le deportazioni avvenute per mano di partigiani filo jugoslava. Ma non è la prima in Italia a riportare una simile dicitura. Il primato, se di primato si può parlare, spetta ad un comune veneto.

Montacchio Maggiore che ha riportato la seguente dicitura in una targa alle vittime delle foibe ed esodo: "perseguitati ed uccisi dai partigiani comunisti del maresciallo Tito". L'evento più notorio di quel parco fu l'inaugurazione del monumento ai caduti avvenuta il giorno 8 agosto del 1929 , alla presenza del principe Umberto e con l'enfasi di allora si disse che a Gorizia la popolazione quel giorno raddoppiò, e non il 24 maggio come riportano erroneamente diverse fonti, e la seconda volta che balzò agli onori fu nell'agosto del 1944 con l'attentato dei domobranci che fecero saltare in aria quel monumento.Dunque, un parco dedicato alle vittime di tutte le guerre, ma viste le targhe, le lapidi presenti, ad oggi, in realtà le vittime ricordate sono solo una parte, ad esempio, mancano i partigiani, mancano le vittime del nazifascismo che qui, nell'isontino, ha seminato disastri.

Foto Wikimedia

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