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 Home page > Tribuna Libera > Il naufragio di un Paese

Il naufragio di un Paese

Con la Costa Concordia è naufragato quel poco di reputazione del nostro Paese che ancora ci rimaneva. E’ vergognoso che una nave di quelle dimensioni, oltre 114 mila tonnellate, lunga 292 metri, una nave tutt’altro che obsoleta, varata appena nel 2006, con un carico di quasi cinquemila vite umane, in condizioni di tranquilla navigazione, si sia incagliata e sia affondata.

Anche se non eravamo a bordo e dobbiamo attendere l’esito delle indagini che saranno effettuate, è abbastanza chiaro che le cause del gravissimo incidente non possono che trovare conferma nell’errore umano, anzi, in una serie di errori, e/o omissioni, imputabili in primis al comandante, ma anche a tutto lo staff in capo al quale incombeva la condotta della nave.

Questa non è che l’ennesima conferma del gravissimo stato di incultura, irresponsabilità, mancanza di professionalità diffusissime a tutti i livelli e in tutti gli strati della popolazione. Altro che fuga dei cervelli. Dove sono i cervelli? Siamo un paese di asini! Altro che politici! Molti politici, anche se tra essi vi sono persone degne, sono senz’altro ignoranti e cialtroni ma la massa della popolazione è forse anche peggiore.

Tutti i dati statistici lo confermano. Ora stiamo scontando il portato di quella stagione di follia collettiva che fu il sessantotto. Esami di gruppo, meritocrazia considerata un disvalore, rispetto per le gerarchie sbeffeggiato, indisciplina, irresponsabilità. Detto questo, dobbiamo fare alcune considerazioni sulla sicurezza delle attuali navi da crociera.

Sono veri e propri grattacieli naviganti che si ergono per decine di metri sul livello del mare, quindi offrono enormi superfici ai venti, che in mare soffiano senza ostacoli. A differenza degli edifici terrestri, le loro fondamenta non sono basate nel terreno ma nell’elemento liquido, l’acqua. La parte immersa di questi colossi galleggianti cioè la chiglia, non è così profonda come i progettisti vorrebbero, per non precluderne l’ingresso nella maggior parte dei porti.

In occasione dello tsunami di Fukushima, sono state registrate onde alte fino a 38 metri. Negli oceani si sono registrati venti con velocità di diverse centinaia di chilometri l’ ora. In tali frangenti, il ribaltamento di uno di questi colossi avverrebbe senza scampo e nello spazio di pochissimi minuti. Siamo possessori di patente nautica e abbiamo una certa esperienza nella conduzione di imbarcazioni da crociera a vela quindi, non ci sono ignote le problematiche legate alla fisica del mare e alle regole della navigazione.

Il momento in cui il comandante deve esercitare la massima attenzione è proprio nella navigazione in prossimità della costa. L’accostamento con il nome della compagnia armatrice, Costa, avrebbe dovuto assumere il significato di monito ma così non è stato.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.39) 17 gennaio 2012 09:45

    Magnifico, questa mi mancava. Il "68" responsabile dell’affondamento di una nave da crociera.
    Su quella stagione si è detto di tutto nel bene e nel male, ma mai si era arrivato a tanto!
     Un consiglio all’autore, se proprio vuole andare all’origine dell’assenza di meritocrazia e della presenza al suo posto della regola dell’appartenenza deve risalire un po più indietro nel tempo e riferirsi ad avvenimenti ben più consistenti del "68"

  • Di (---.---.---.211) 17 gennaio 2012 17:14

    Io non so lei che età ha,io quell’epoca l’ho vissuta. Lei avrà sentito parlare degli esami di gruppo, scuole occupate in permanenza, professori cacciati e qualche volta uccisi, poi il terrorismo che tutt’ora è una minaccia, l’assassinio di Aldo Moro, gli anni di piombo. Da allora il nostro Paese ha cominciato a scivolare nel baratro nel quale ora si trova senza speranza di uscita. Dal sessantotto ha avuto inizio anche il declino demografico. Allora si è decretata la scomparsa della razza italiana che sarà un fatto compiuto tra trenta o quaran’anni. Questi che Le ho descritti sono avvenimenti piuttosto consistenti.
    Stia bene e rifletta. Cesare Zaccaria

  • Di paolo (---.---.---.237) 18 gennaio 2012 11:53

    Anche il ’68 come responsabile del declino demografico e l’inizio della scomparsa della " razza italiana " non è male .Complimenti .

    Piuttosto invito tutti a leggere anche l’articolo di Marco Barone ,su questo blog, sempre sul naufragio della Costa Concordia , da cui si evince chiaramente cosa è stato veramente distruttivo per questo paese , ossia la dietrologia e la cultura della irresponsabilità imperanti.La colpa è sempre dei "poteri forti" ,del "consumismo" ,del "profitto" e via dicendo , mai nome e cognome .
    saluti

    • Di Cesarezac (---.---.---.131) 19 gennaio 2012 19:03
      Cesarezac

      Vede Di Paolo, il ’68 è il responsabile dell’affondamento dell’intero Paese, così come ho descritto nel mio articolo. I danni immediati del ’68 sono scritti nella storia così come le conseguenze che tutt’ora paghiamo e che pagheremo sino alla scomparsa della razza italica.
      Gli anni di pimbo, il terrorismo rosso, con centinaia di innocenti assassinati, lo sfascio di istituzioni fondamentali come scuola e giustizia non sono semplici biricchinate, 
      Lei è consapevole che siamo il peggiore Paese d’Europa, il Paese con i cittadini più illetterati, con le infrastrutture più inadeguate, più rissoso, popolato da vecchi che amano conservare il vecchjio che temono ogni novità, pronti ad opporsi ad ogni tentativo di modernizzazione. No TAV, no alle strade no alle centrali nucleari, no ai porti, no agli aeroporti ecc. Il diritto più esercfitato dal popolo bue e asinello è il diritto di veto.
      Secondo Lei la colpa di tutto questo di chi è, di Berlusconi? Le manca il capro espiatorio? CESARE ZACCARIA

  • Di paolo (---.---.---.45) 21 gennaio 2012 17:54

    Vedi Cesarezac ,la peggior cosa che si può fare è il polpettone ideologico .
    Il 68 ha prodotto cose buone e cose indubbiamente cattive ,dipende dai punti di vista e di cosa si sta parlando .
    Prima del 68 non è che le cose filassero lisce come l’olio ,semplicemente non erano ancora esplose tutte le contraddizioni di una democrazia immatura,aggravata da un clericalismo imperante e dalle mafie dilaganti che si erano infilate nei gangli delle istituzioni al punto da esserne parte costituente ed in modo tale che ancora oggi siamo alle prese con problemi di sovranità nazionale in vaste aree del territorio .
    Guarda che da quegli anni sono usciti fior di tecnici ,scienziati ,studiosi in ogni campo che hanno fatto le fortune di paesi sparsi in tutto il mondo . Se difetto c’è stato ,e questo è innegabile, è che essendo la prima generazione del dopoguerra che aveva raggiunto un certo benessere ,ha rinunciato ad educare i propri figli alla abnegazione ,al sacrificio e all’impegno .E i risultati si sono visti dopo .Sulla scuola credo che sia meglio soprassedere ,credo che fare peggio della Gelmini sia materialmente impossibile .Abbiamo toccato il fondo.

    Berlusconi quindi non è chiaramente il solo responsabile ,ma è il concentrato , la sintesi di tutti i peggiori difetti di questo paese e non è questione di trovare un "capro espiatorio" , è che il pessimo esempio non serviva . Serviva il buon esempio .

  • Di (---.---.---.148) 21 gennaio 2012 22:26

    Caro Di Paolo,
    io non faccio polpettoni e tanto meno ideologici, sono assolutamente laico e apartitico, tuttavia essendo nato negli anni trenta ho attraversato periodi storici epocali e ora sono in grado di fare un bilancio degli avvernimenti che ho vissuto e che ho vissuto non passivamente come tanto troppi italiani ma cercando sempre di essere informato e di capire senza preconcetti di qualsiasi natura.
    Ciò che so mi consente di fare bilanci. La somma algebrica di quello che è stato il fenomeno del’68 ci dà un risultato assolutamente negativo per il sangue che fu sparso allora, sangue di innocenti, per il terrore nel quale per lunghi anni ha reso cupa la vita della nazione, e per le conseguenze con le quali oggi facciamo i conti. Nessuno può negare che oggi siamo l peggiore Paese d’Europa, siamo detentori di tutti i record negativi, abbiamo annientato tutto il tessuto produttivo di dimensioni rispettabili, abbiamo la peggiore macchina giudiziaria, siamo ultimi per cultura e onestà, siamo ultimi per infrastrutture .Il presente è tragico ma il futuro già nell’immediato lo sarà ancora di più. Quello che stiamo vivendo ora, lo abbiiamo programmato allora e nel mio piccolo me ne rendevo conto lucidamete e tentavo di farlo capire ma il regime di allora non me lo consentiva. Il ’68 ci ha lasciato un Paese con un territorio impresentabile e con una popolazione altrettanto impresentabile anche per stupidità che continua ad opporsi ad ogni tentativo di modernizzazione e di normalizzazione. Cesare Zaccaria

  • Di paolo (---.---.---.45) 22 gennaio 2012 00:21

    Guarda che sull’analisi dello stato del paese che tu hai fatto ,io sono assolutamente d’accordo e credo di essermi speso su questo sito anche troppo per denunciarlo .

    Ma mi dici quale democrazia compiuta avrebbe consentito che un personaggio come Silvio Berlusconi diventasse premier ? In qualsiasi altro paese civile sarebbe finito in galera almeno venti anni prima , e non è una questione politica ,ma perché questo è il sintomo di un male profondo che si annida nelle istituzioni e che deriva da una carenza del senso civico collettivo .

    Tornando al 68 ,vera la violenza e vera la degenerazione del conflitto politico poi sfocciata nel terrorismo ,ma era lo spurgo che questo paese doveva pagare perché il fascismo non era stato per nulla sradicato ed era ancora vivo , vegeto e operativo in tutte le istituzioni .
    In questo paese , a differenza di altri , è mancata una vera resa dei conti alla fine della guerra ,siamo passati quasi indolori da sconfitti ad alleati dei vincitori ,con una metamorfosi kafkiana unica nella storia mondiale .
    I morti non servono mai a nulla è vero, ma sono purtroppo il prezzo che si paga quando si vive in una realtà distorta .
    Quello che non condivido è il giudizio che sia tutta colpa del 68 . Il 68 è stato il sintomo di un malessere , ma guarda che chi si sta opponendo alla modernizzazione del paese sono coloro che con il 68 hanno poco o nulla a che fare .Tieni presente che ,pur negli eccessi ideologici ,il 68 contrastava non solo l’autoritarismo non autorevole ma persino il sindacalismo opportunista .Mi fermo.
    ciao Zac

  • Di (---.---.---.90) 4 maggio 2012 09:30

    Il di paolo non ha detto per quali reati Silvio Berlusconi dovrebbe andare in galera!?

    • Di Cesarezac (---.---.---.156) 4 maggio 2012 10:07
      Cesarezac

      In effetti le accuse dovrebbero essere sempre supportate da fatti altrimenti sono calunnie e le calunnie sono reati penalmente perseguibili.
      La discesa in campo di Silvio Berlusconi, ebbe un successo straordinario di popolo in quanto si propose come estrema difesa verso l’aggressivo espansionismo dell’URSS comunista che avrebbe voluto inglobare il nostro Paese nel Patto di Varsavia. In altri termini rischiavamo di diventare un Paese dell’Est.
       Berlusconi in realtà con Forza Italia non fece altro che ripetere ciò che anni prima aveva fatto Alcide De Gasperi con la fondazione della Democrazia Cristiana: una barriera contro il pericolo comunista .
      Cesare Zaccaria

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