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Il mito Faber incanta Alghero

Cristiano De Andrè accende il Festivalguer 2010.

Rimarrà in ogni caso uno spettacolo da ricordare, certamente fra i più belli fra i grandi eventi, all’Anfiteatro Maria Pia nel Festivalguer 2010. Un pienone di spettatori di ogni età ha tributato calore, applausi e affetto a Cristiano De Andrè. Impegnato nella prosecuzione del tour, iniziato la scorsa estate, "De Andrè canta Andrè". Un progetto musicale nato nel decimo anniversario della scomparsa del padre, che proseguito nel nuovo anno, ne ha prodotto anche una nuova e omonima raccolta discografica. Reduce dalla tappa di Carbonia, De Andrè sale sul palco pochi minuti prima delle 22 nella prima e splendida notte di agosto.

L’apertura riporta cenni neo romantici dei grandi gruppi rock anni ’70 (Pink Floyd, Jethro Tull). Anche questo brand musicale caratterizza la formazione del cantautore ligure. Il suo saluto ad Alghero prelude lo speciale rapporto con l’isola, seconda patria, sottolineato con un apprezzato e piacevole "..belin !.." che rompe ogni imbarazzo e scalda il feeling con il numeroso pubblico. I brani in scaletta rispettano lo scopo del progetto, ripreso in un diario elegante e tenero di un ragazzo, divenuto adulto, cresciuto al doppio mito del Faber, padre e indiscusso poeta musicale. La bontà risiede proprio in questa operazione che integra la grande prosa d’autore, accompagnata in una nuova veste musicale. Ideata dall’osservatore privilegiato che ne ha conservato l’essenza originaria. Accompagnandola con dei sound difficilmente coniugabili (rock, word music, pop) che non ne alterano i contenuti, bensi ne arricchiscono gli orizzonti, rendendoli attuali 40 anni dopo le prime uscite.

Un progetto (premiato lo scorso anno al Mei 2009 "Miglior tour dell’anno") reso possibile dalla collaborazione di musicisti all’altezza della situazione. A cominciare dall’arrangiatore dei testi Luciano Luisi (specialista di settore già con Zucchero e Ligabue), impegnato sul palco alle tastiere, piano e consolle. Per non dimenticare gli altri strumentisti in scena: Davide Devito, portento alla batteria, anch’egli proveniente dalla band di Fornaciari, Osvaldo Di Dio alle chitarre e Davide Pezzin al basso e contrabbasso. Così in alcuni classici, "Don Raffaè", "La mia ora di libertà", "La cattiva strada" la poesia alta, talvolta ostica del Faber è raddolcita o accelerata da suoni di nuova generazione che non tradiscono i vissuti mediterranei dell’autore. Neppure si affrancano dalla tradizione dialettale, pienamente condivisa da Cristiano. Appassionato in questa rivelazione intima delle personali esperienze (private e professionali) e impegnato a diffondere il Faber pensiero, non solo come mito ma a tracciarne un profilo, arricchito da ricordi e aneddoti. Duri quelli della contestazione giovanile post ’68. Prestando il fianco al racconto, quasi familiare, con gli spettatori assorti, il musicista oratore, descrivendo la natura pura e anarchica del padre, sottoposto in più occasioni alle contestazioni degli autonomisti e violenti dell’epoca, si lascia andare a qualche commento sopra le righe Rasentando l’apologia ai brigatisti rossi, rispetto all’attuale crisi politica e sociale, corregge subito il tiro, abiurando strumentalizzazioni politiche e continuando la scia tracciata dal padre, in una speranza futura di cambiamento. Nelle memorie aperte non possono mancare le citazioni per due figure importanti nella sua formazione: la madre, scomparsa cinque anni fa e Dori Ghezzi, altro pilastro nella vita privata e professionale del Faber.

L’epilogo della serata, nei brani volutamente disegnati in un rock più ecologico ed europeo che lascia indelebile la traccia del poeta ligure e conferma la maturità artistica di Cristiano.

Una consegna generazionale che funziona e lascia buoni sapori per la musica italiana nel mondo.

Cristiano chiuderà il tour sardo, domani (3 agosto) a Tortolì al Festival Rocce Rosse & Blues.

Il Festivalguer 2010, firmato Sardinia Entertainment, prosegue la sua marcia. Ancora domani sera al Maria Pia in scena Laura Esquivel e Il Mondo di Patty. La musica d’autore è in arrivo a giorni con Carmen Consoli e la reunion dell’anno: Dalla De Gregori.

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