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 Home page > Attualità > Cronaca > Il mistero dell’imprenditore Taorminese trovato impiccato

Il mistero dell’imprenditore Taorminese trovato impiccato

Era scomparso il 24 Marzo scorso, l'imprenditore edile di Taormina, Maurizio Russo, 41 enne.

Dopo un consueto pranzo con la moglie, aveva raggiunto Piedimonte Etneo alle 15:00 circa. Li è stato visto da un conoscente, e le sue traccie si perdono li. Le ricostruzioni delle ultime ore prima della scomparsa, dai tabulati del telepass, risulta il suo ingresso al casello e la sua uscita a Fiumefreddo di Sicilia. Russo non andrà mai all'appuntamento di lavoro alle 16:00 nella vicina Pasteria (Calatabiano). La persona con cui aveva appuntamento prova a rintracciarlo al suo ufficio, e li la moglie si insospettisce e iniziano le ricerche.

Le ricerche non danno alcun esito. Il programma televisivo "Chi la visto?" lancia un primo appello, e infine un secondo appello proprio nella puntata dell'altroieri fatto dalla moglie, Loredana Sturiale. Stamani, poche ore dopo la puntata su Raitre, il suo cadavere è stato ritrovato appeso ad un albero, impiccato con del filo di ferro, in un fondo agricolo in contrada Pirao nel comune di Randazzo. La zona, poco frequentata, è immersa nel parco dell'Etna nella nota area denominata Quota Mille.

Il ritrovamento del corpo è avvenuto dai proprietari del fondo, che hanno subito allertato il comando dei Carabinieri locali. L'identificazione è stata facile. Il corpo è stato trasportato all'ospedale Garibaldi di Catania e nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia che rivelerà se realmente l'uomo è morto impiccato per sua volontà o se è stato inscenato un suicidio. Il medico legale ha preferito non eseguire rilevazioni sul cadavere sul luogo del ritrovamento per non stravolgerne l'esito.

All'appello nel ritrovamento sembra manchino i due cellulari della vittima, mentre a poche decine di metri è stato ritrovato il suo furgone verde, un Caddy Wolkswagen. Le prossime ore saranno decisive nella ricostruzione delle indagini, nonostante ci si domandi perché non si siano controllate prime le celle di aggancio dei suoi telefoni cellulari.

Gli inquirenti nutrono dubbi sulla pista del suicidio e la moglie ieri sera lascia intendere che non crede all'ipotesi di allontamento volontario.

Un anno e mezzo fa l'imprenditore Russo, ha deciso di fare il salto di qualità con la sua azienda unipersonale Ma.Ru. Decide che è il momento di passare agli appalti pubblici e di lasciare il settore privato. La Ma-Ru vince due grossi appalti; uno a Messina per costruire una Caserma e l'altro a Salemi per la realizzazione di un Museo della Mafia. E poi ancora la sua partecipazione per un mercato a Barcellona Pozzo di Gotto di 3 milioni e 700 mila euro. L'appalto, a dire di Russo, gli è stato soffiato irregolarmente, quindi prima presenta un ricorso al TAR, e dopo averlo perso fa ricorso, e infine presenta una denuncia alla Procura della Repubblica.

Cosa succede il 24 Marzo? Perché Russo raggiunge Fiumefreddo alle 15:00 prima di andare a Pasteria? Nella sua tabella di marcia pare dovesse andarci a Fiumefreddo, ma dopo essere stato a Pasteria per incontrare il suo consulente, Sebastiano Vecchio, che l'ha chiamato in cantiere a Messina in mattinata (al telefono di un operaio). Perché cambia percorso? Perché procede verso Piedimonte Etneo? L'ultima telecamera a vederlo è a Piedimonte Etneo, come avrà raggiunto Linguaglossa senza che nessuna telecamera l'abbia registrato? Forse ha seguito un percorso alternativo passando per Vena-Linguaglossa?

Quello che è certo che nell'ultimo periodo Russo era preoccupato, aveva installato numerose telecamere di sorveglianza ed era spesso agitato. Nonostante il fatturato della nuova azienda in crescita, ha più volte confidato alla moglie di voler chiudere l'attività.

Perché scompare il giorno prima della chiusura del ricorso, quando quel giorno alle 17 avrebbe dovuto incontrare Vecchio per vedere assieme delle carte sul ricorso? Nonostante Russo non sia andato all'appuntamento con il geometra Vecchio, questi non l'ha chiamato n'è al cellulare e n'è in ufficio, secondo la segretaria di Russo.

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli (---.---.---.38) 22 aprile 2011 16:32

    La cosa che non mi torna è il rifiuto del consulente di parlare e di farsi riprendere dalle telecamere di Chi l’ha visto: capisco che a volte i giornalisti siano insistenti e invadenti, ma sopratutto il fatto di chiamare il signor Russo al telefono di un operaio, invece che direttamente (e secondo il resoconto risulta che l’imprenditore avesse due cellulari: e penso che Sebastiano Vecchio avesse almeno uno dei numeri di cellulare) e poi che non si sia interessato di sapere che fine avesse fatto la persona, il Russo appunto, che doveva incontrare e per una cosa assai importante e determinante. Alcune cose, di certo, gli inquirenti le avranno già chiarite per bene, e mi riferisco ai tabulati telefonici dello scomparso. Quanto al resto capisco bene la situazione e io, rispetto a lui, sono stato per adesso almeno, più fortunato, perchè sono vivo: anch’io avevo vinto gare d’appalto, e alcune non avrei dovuto vincerle.Quando mi sono accorto di ciò? Quando ti annullano la gara, quando vieni escluso perchè quanto offerto non è conforme (e tu sai che non è vero), quando pur sapendo che hai fatto il prezzo migliore non ti arriva la lettera ,la comunicazione, di relativa aggiudicazione, o ancora quando fai ricorso al tar e lo perdi, quando qualcuno dei tuoi concorrenti, dopo un’aggiudicazione in tuo favore chiede di parlare con te e,per farlo, manda un suo giannizzero mentre tu stai abbassando la serranda.A me "mi hanno solo fatto fallire, e messo con il sedere per terra", senza un soldo, senza poter riprendere a fare il lavoro che so fare. Ad altri va peggio, vengono ridotti sul lastrico i familiari,mentre a loro capita un incidente o scompaiono misteriosamente. Dispiace che chi si da’ da fare venga ,troppo spesso, fermato e tolto di mezzo. O che sia costretto a togliersi di mezzo: diversi suicidi sono avvenuti e avvengono in Italia a causa della crisi economica che affligge i vari settori dell’economia. Se ne parla troppo poco e solo quando ,appunto, si collegano i fatti: se no, viene tutto ridotto al fatto che uno è depresso, stressato o preoccupato. Ci dimentichiamo dei vari suicidi che due o tre anni addietro si sono compiuti nel nordest, ma potrei pararvi anche di quelli che sono avvenuti nella mia regione, in Sardegna.

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