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Il lacrimogeno come arma chimica: chi lo produce e il suo effetto nocivo sulla salute dell’uomo

Dopo aver visto l'ennesima manifestazione repressa a forza di indiscriminate manganellate e dopo aver visto il video di Repubblica ove si vedeva chiaramente lanciare dai piani del Ministero della Giustizia i lacrimogeni ho deciso di affrontare una volta per tutte il discorso dell'utilizzo legale dell'arma chimica utilizzata come lacrimogeno. Quest'ultimo è un equipaggiamento regolamentato dal "D.P.R. 5 ottobre 1991, D. 359"(qui), esattamente all'articolo 12, comma 2 viene recitato: 

"Gli artifici sfollagente si distinguono in artifici per lancio a mano e artifici per lancio con idoneo dispositivo o con arma lunga. Entrambi sono costituiti da un involucro contenente una miscela di CS o agenti similari, ad effetto neutralizzante reversibile"

Ho evidenziato non a caso la parola dell'agente chimico "CS" e l'effetto, a loro dire, "reversibile". Per avere la conferma che attualmente le forze dell'ordine utilizzino ancora il lacrimogeno con l'agente "CS", non mi baso solo sulle innumerevoli testimonianze e foto delle manifestazioni dal tragico G8 di Genova ai NO TAV. Ma utilizzo due fonti indiscutibili.

La prima fonte è quella data grazie alla lettura dei documenti di Anonymous prelevati dal sito della Polizia di Stato. Scopriamo che sono stati lanciati 4357 lacrimogeni contro i notav, così suddivisi: Polizia di Stato (solo Reparti Mobili) 2157, Carabinieri 2000, Guardia di Finanza 200. 

Ma la cosa più interessante è apprendere proprio l'effetto collaterale descritto dagli agenti stessi: 
"… peraltro affaticato nella respirazione già accelerata dalla corsa e complicata dall’uso delle maschere anti gas, rese altresì permeabili dal sudore, i cui filtri sono stati messi a dura prova dalla lunghezza dell’esposizione. Frequentissimi gli episodi di vomito, irritazione cutanea, intossicazione, stato confusionale transitorio".

La mia seconda fonte è direttamente la prima azienda produttrice degli armamenti per le forze dell'ordine e quelle militari: la "SIMAD SPA". Cosa produce e i riconoscimenti istituzionali ce lo racconta lei stessa attraverso la presentazione:

"Lo Stabilimento è provvisto delle seguenti autorizzazioni ufficiali: -Produzione di materiale esplosivo di 1^. 2^, 4^e 5^ categoria. - Deposito di materiale esplosivo per circa 100 tonnellate. Inoltre gode del riconoscimento del Ministero della Difesa, Direzione Generale armi e armamenti) aereonautici e spaziali e Direzione armi e munizioni e armamenti terrestri, dei requisiti stabiliti nella Pubblicazione NATO - AQAP - 4/130"

Si apprende che produce i lacrimogeni dotati di CS. Così recita nel sito:

"L’uso di artifizi lacrimogeni con involucro in plastica e carica CS (Oortoclorobenzalmalononitrile) è facile ed affidabile. L’emissione del gas inizia solo pochi secondi dopo che l’artifizio è stato attivato senza inconvenienti per l’utilizzatore."

Dice "senza inconvenienti per l’utilizzatore". A parte che evidentemente non interessa far sapere invece gli inconvenienti che provoca alle vittime (ai bersagli), la loro affermazione va a cozzare con le testimonianze che abbiamo letto da parte degli utilizzatori.

Adesso invece sfatiamo il fatto che sia "innocuo" come dice, ahimè, la Legge e quindi utilizzabile per le manifestazioni. Tralascio appositamente la "Convenzione sulla Proibizione dello Sviluppo, Produzione, Immagazzinaggio ed Uso di Armi Chimiche e sulla loro Distruzione” che proibisce l'utilizzo del gas CS in scenari bellici, perché nello stesso tempo non proibisce invece il suo utilizzo nei tempi di pace.

Il composto chimico gas CS (orto-cloro-benziliden-malononitrile) viene sintetizzato chimicamente facendo reagire due composti chimici: la clorobenzaldeide e malononitrile. Prendiamo ad esempio il secondo composto chimico che è il "malononitrile". Ho trovato un sito americano che ha eseguito una ricerca. E si scopre che oltre ad avere effetti importanti come il fatto che sia intollerabile per più di 30 secondi a causa di bruciore e dolore agli occhi e al torace, ha anche effetti letali (tramite esperimenti sugli animali) per una determinata quantità. 

Passiamo invece all'altro composto, ovvero il "malononitrile". Da un altro sito straniero dove si fa l'analisi del componente apprendiamo che è classificato come estremamente tossico: provoca danni al cervello e il cuore legati alla mancanza di ossigeno cellulare. Inoltre la probabile dose orale letale per l'uomo è 5-50 mg / kg, o tra 7 gocce e 1 cucchiaino, per un 70 kg (150 libbre) a persona. 

Infatti il sito specializzato consiglia di :

  1. Indossare indumenti di protezione personale per evitare il contatto con la pelle.
  2. Indossare una protezione adeguata per evitare contatto con gli occhi.
  3. Lavare immediatamente la pelle quando diventa contaminato.
  4. Togliere gli indumenti contaminati, rimuoverli e sostituirli.

Bene, adesso che ho illustrato gli effetti nocivi dei due ingredienti, uniamoli e abbiamo ottenuto il famigerato Gas Lacrimogeno legalmente tenuto in dotazione della forze di polizia. E sarebbe innocuo e reversibile?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.4) 17 novembre 2012 19:59

    Non notizia >
    Grande scalpore per i lacrimogeni “piovuti” dal tetto del Ministero Giustizia sui manifestanti in fuga. Lo scoop di 24 ore è stata la “svelata” presenza di forze dell’ordine ai piani alti di un Ministero.
    Stando alla sostanza si tratta dell’ennesimo frutto dell’ansia degli organi d’informazione di primeggiare nel lancio di notizie “scioccanti”.

    Non c’è niente di inusitato nella presenza di forze dell’ordine poste, a presidio difensivo, all’interno di certi Palazzi tanto “simbolici” quanto sensibili.
    Per contro non è difficile immaginare i titoli della stampa internazionale nel caso di manipoli di manifestanti “bellicosi” che riuscissero ad impadronirsi delle sedi di Ministeri quali Giustizia, Interno, ecc..
    E ancora.
    Quel lancio di lacrimogeni, se fosse avvenuto dalle finestre dell’ultimo piano di un Ministero, sarebbe stato solo un esempio sconcertante di “dilettantismo”.
    Per contro è un’ulteriore dimostrazione che neppure le immagini attestano fino in fondo la realtà dei fatti.
    Su tutto incombe sempre il rischio di restare preda degli Untori della Parola ...

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