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Il fondatore di Casapound loda l’affermazione di Berlusconi: "Mussolini fece cose buone"

Gianluca Iannone, fondatore della nota organizzazione neofascista Casapound, ex militante all'interno del Movimento Politico Occidentale, le cui sedi furono chiuse il 4 maggio del 1993 in seguito all'Operazione Runa, indetta dal decreto Mancino contro l'odio razziale (i membri dell'associazione, a partire dal 1984, anno della sua fondazione, si sono resi colpevoli di violenti scontri durante le partite, come durante l'incontro Brescia-Roma del novembre '94, dell'accoltellamento di un giovane straniero durante una partita, nel '96, di un attentato alla sede de Il Manifesto, solo per accennare a qualche esempio), e leader del gruppo di estrema destra Zeta Zero Alfa, ha dichiarato di trovarsi d'accordo con la fresca dichiarazione di Berlusconi "Mussolini fece anche cose buone".

In un'intervista del 28 gennaio all'Huffington Post, Iannone ha rilasciato più di un'affermazione imbarazzante. Alcune lasciano particolarmente perplessi:

"È incontrovertibile che Mussolini è l’unico che ha fatto cose buone per l’Italia. Vogliamo parlare delle bonifiche, dello Stato sociale, dell’industria, dell'alfabetizzazione della nazione? E ancora: i diritti dei lavoratori, gli enti di assistenza per le famiglie, l'Inps, la riforma scolastica, la lotta alla mafia?".


In merito all'esilio a cui erano condannati gli oppositori del regime mussoliniano, asserisce:

"I cosiddetti nemici venivano mandati al confino che era una vacanza, mica stavano ai lavori forzati, si vada a leggere le lettere in cui Nenni chiedeva soldi a Mussolini".


Ancora, sul caso Matteotti:


"E poi basta con Matteotti, il Duce disse che fu un fatto accidentale".

Sulle leggi antisemite:

"Il fascismo ha gestito la questione ebraica in maniera armoniosa".

L'unica pecca, nell'amministrazione statale di Mussolini, sarebbe stata a suo dire l'adesione al conflitto mondiale:

"L’errore è stata la guerra, voluta dalla finanza e dalla banca mondiale. Le leggi razziali sono state il frutto di uno stato di necessità".

Iannone conclude l'intervista portandoci a riflettere su un aspetto che ritiene totalmente eloquente, il quale mostra quanto la maggioranza degli italiani si identifichi nella dichiarazione di Berlusconi:

"La pensano così la maggioranza degli italiani. Ma non le dice niente il fatto che in edicola i calendari del Duce vendono più di tutti quelli con fotomodelle e donne nude messi assieme? E non credo che questi calendari vengano comprati solo da noi di Casapound. O sbaglio?"

Ma d'altronde, nulla di inaspettato da un uomo che il 16 settembre 2008 ha dichiarato a Repubblica: "Il fascismo è stata l'esperienza più bella della storia d'Italia", e fomenta l'aggressività di ragazzini cresciuti nella bambagia cantando: "Primo mi sfilo la cinghia, due inizia la danza, tre prendo bene la mira, quattro cinghiamattanza".

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.105) 29 gennaio 2013 09:55
    Damiano Mazzotti

    Gi errori sono errori e le favole sono le favole. Credete davvero che esistono persone solo buone e solo cattive? Ma dove vivete... E comunque cari italiani, dato il vostro conservatorimo e immobilismo ringraziate pure gli americani se non siete governati dal nipote di Mussolini...

    La politica italiana oltre a frantumare i coglioni ha proprio fatto sfracelli di cervelli...

    Detto questo, di Berlusconi per fortuna ce n’è solo uno, non ha rimasto molto vita politica, e questa potrebbe essere l’ultima colossale stronzata detta nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. E per chiudere, chiede qualche parere ai sardi che vivono nelle case popolari costruite da Mussolini. I soldi dello Stato oggi se li ciucciano tutti i politici e le banche. E le guerre gente come Obama continua a farle a non vincerle come Mussolini...

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.105) 29 gennaio 2013 09:58
    Damiano Mazzotti

    E gli imprenditori italiani dovrebbe capire che è ora di finirla di fare volontariato (cioè di lavorare per pagare tasse allo Stato e balzelli e interessi da usura alle banche).

  • Di (---.---.---.173) 29 gennaio 2013 11:16

    Infatti Mussolini, dopo cacciato dal Partito Socialista perché da loro visto come troppo futurista, iniziò la sua campagna personale. Quando si arrivò in periodo pre-guerra, lui capì che la potenza della Germania che si era da tempo preparata, era superiore all’Italia, e dare un no sarebbe stato equivalente ad avere oppressori in casa. A quel punto dovette dire sì, l’unico modo per salvare la popolazione. Non fu un angelo, sicuramente no, ma non fu neppure un criminale come gli attuali politici. Il suo grande errore fu di tirare fuori di galera i peggiori criminali e dare loro un grado militare. Tanto anche oggi fanno la stessa cosa.

    Chi c’era all’epoca si faccia venire in mente come lo appellarono nelle campagne emiliane. Parlano ora di lui, ma il Papa anticamente non fece lo stesso? Anche nella 2a guerra mondiale e molti altri in America Latina ancora così fanno.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.229) 29 gennaio 2013 18:20
    Damiano Mazzotti

    Inoltre, se non ricordo male, durante il ventennio, la Lira se la cavava molto bene, fino al punto da vincere un premio. L’economia quindi non girava così male... Infatti una delle cause del successo fascista, furono le condizioni economiche disastrose del primo dopoguerra, aggravate dai continui scioperi. E se esiste una grande industria ancora oggi (che stiamo svendendo un po’ a tutti), lo dobbiamo al più saggio Mattei, a Beneduce e pure a Mussolini. Sono i famosi paradossi della vita.

  • Di (---.---.---.168) 30 gennaio 2013 10:28

    capperi..... articolone!!
    andate a lavorare và.....
    i temi della mia cuginetta di 12 anni si avvicinano di più al giornalismo di quanto non facciano pseudo-articoli come questo

  • Di (---.---.---.249) 4 febbraio 2013 00:24

    A proposito di "favole" >

    Berlusconi promette, se vince, di restituire ad ogni cittadino la quota spettante dei 4 miliardi di Imu versati nel 2012.

    In merito alla ventilata copertura finanziaria basta ricordare che i contribuenti italiani stanno ancora aspettando, dal 2001, quelle aliquote (23 e 33%) promesse da Berlusconi per ridurre l’Irpef.
    C’è di più.

    Presa la decisione nel primo Consiglio dei Ministri “entro un mese”, parola di Berlusconi, tutti i cittadini riceveranno (in contanti o in conto corrente) l’importo spettante.
    Vale a dire che “in un mese” il Tesoro, raccorpate le somme versate in 2-3 rate solo per la prima casa, scorporata la quota (variabile) di spettanza dei vari Comuni, darà mandato a centinaia di Enti erogatori di liquidare svariati milioni di singoli importi per un totale di 4 miliardi di euro.

    In fondo basta crederci.
    Nel paese del Barbiere e il Lupo non mancano soluzioni davvero singolari …

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