Il doodle di Google oggi è per Gabriela Mistral
Doodle dedicato ai 126 anni dalla nascita della poetessa cilena Gabriela Mistral quello che troviamo su Google oggi. La Mistral, vero nome Lucila Godoy Alcayaga, nel 1945 fu insignita del Premio Nobel per la Letteratura, prima donna latinoamericana ad ottenere questo riconoscimento.
Il doodle che troviamo oggi sulla homepage di Google è dedicato alla poetessa cilena Gabriela Mistral, vero nome Lucila Godoy Alcayaga. Il doodle è visibile in Cile, Argentina, Italia, Spagna, Portogallo, Islanda, Bulgaria, Grecia, Ucraina e Corea del Sud.
Il doodle raffigura la Mistral all’interno della prima “O” di “Google” e poi sono riportati i primi due versi della celebre poesia della Mistra, “Dame la Mano“:
Dame la mano y danzaremos;
dame la mano y me amarás.
Como una sola flor seremos,
como una flor, y nada más…El mismo verso cantaremos,
al mismo paso bailarás.
Como una espiga ondularemos,
como una espiga, y nada más.Te llamas Rosa y yo Esperanza;
pero tu nombre olvidarás,
porque seremos una danza
en la colina y nada más.”
Dame la mano è anche una canzone per bambini molto popolare in Messico cantata da Teresita Fernández.
Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga, questo il vero nome della poetessa cilena, nacque il 7 aprile del 1889 a Vicuna (Cile), in seguito adottò il suo pseudonimo che la rese riconoscibile in tutto il mondo, appunto Gabriela Mistral, nato dal nome dei suoi due poeti preferiti: Gabriele D’Annunzio e Frédéric Mistral. Fu anche insegnante di un altro grande poeta cileno: Pablo Neruda.
La Mistral visitò molti paesi tra cui l’Italia nel suo viaggio europeo tra il 1925 e il 1934.
Nel 1945 fu insignita del Premio Nobel per la Letteratura e divenne la prima donna latinoamericana a ottenere questo prestigioso riconoscimento. Tra le sue opere più importanti ci sono Desolación (1922), Lecturas para mujeres (1923), Ternura (1924), Tala (1938), Lagar (1954), Recados, Contando a Chile (1957).
Gabriela Mistral morì a New York nel 1957 e nel suo testamento ordinò che tutti i proventi delle vendite delle sue opere in America Latina dovessero essere assegnati ai bambini di Montegrande; e i proventi delle vendite delle sue opere in tutto il mondo dovessero essere destinati ai bambini più svantaggiati di tutto il Cile.
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