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 Home page > Tempo Libero > Satira > Il cavalier Osama e la grotta di Arcore

Il cavalier Osama e la grotta di Arcore

E' una vergogna!

Vorrei ricordare a tutti i giustizialisti dell'ultima ora, ai tanti esponenti del partito dell'odio, pronti ad affondare nella carne molle i loro denti affilati, che Osama Bin Laden è innocente fino a prova contraria, e che quindi chiunque lo accuserà di essere implicato negli attentati dell'11 settembre 2001, sarà passibile di querela per diffamazione.

Non mi stancherò mai di ripetere che Bin può vantare - a differenza dei suoi tanti detrattori - una fedina penale linda come i fiumi che scorrono nell'Eden. Mai, difatti una giuria riconosciuta ed internazionale si è espressa fino all'ultimo grado di giudizio, in direzione di una sua colpevolezza.

Certo, qualcuno argomenterà - maliziosamente - che alcuni suoi collaboratori, tra i quali Bin Lashib e Khalid Shaykh Muhammad, sono stati (a nostro giudizio ingiustamente) considerati in qualche modo responsabili di alcune colpe. Ma parliamo, Signori, di tribunali militari privi di una qualsiasi validità. Dediti persino alla tortura, al fine di estorcere confessioni "spontanee"! Quale valore possono avere quei giudizi? E quali prove certe ci sono dei rapporti (tuttalpiù amicali) che intercorrevano tra loro?

In moltissimi filmati diffusi dallo steso Osama, egli nega ripetutamente ogni suo coinvolgimento. Negli anni si son visti, trasmessi dalle Tv occidentali, filmati che, si dice, dimostrerebbero il contrario. Questi filmati non esistono, e se esistono sono dei video-montaggi che diffidiamo dal trasmettere.

Mai, e ripeto mai, lo sceicco si è sottratto dalla mano severa della legge. Si parla di fuga e di nascondigli rupestri. Falso. Osama ha sempre e solo richiesto di essere processato dal suo giudice naturale, neutro ed imparziale, che facesse riferimento all'unica vera giustizia del popolo: quella della Sharia.

Rifiuta invece l'accanimento al quale è sottoposto da decenni, da parte di organismi internazionali ideologizzati e sinionisti, vittime di un occidentalismo che cerca di minare la volontà del popolo islamico.

Ricusa poi la competenza di tali autorità, che si trovano, in quanto straniere, fuori dalla loro giurisdizione.

E' un fatto conclamato che è dal 1998 - 13 lunghi anni - che le autorità ideologizzate occidentali tentano ad ogni costo di rovesciare il potere che lo sceicco Laden si è conquistato con i suoi sacrifici, e di scalzare le autorità sovrane di stati altrettanto sovrani come l'Afghanistan.

Da 13 anni, con ostinazione mai vista, provano con ogni mezzo illecito a violare la libertà e la privacy di Osama, al fine di impedire che si realizzi la sua rivoluzione liberale islamica, per la quale acclamano centinaia di migliaia di mussulmani nel mondo.

E' un fatto altrettanto incontestabile che Bin Laden è l'uomo più perseguitato del mondo. Semplice invidia.

I suoi detrattori si scordano - o cercano di farvi scordare- come negli anni '80 lui sia stato un grande amico dell'occidente, e sia riuscito là dove l'occidente ha fallito, contrastando l'invasione comunista sul campo di battaglia.

I media ideologizzati lo dipingono come un criminale. Ma se il medio oriente è in queste gravose condizioni è colpa dell'eredità che il colonialismo occidentale e sionista ci ha lasciato dagli anni passati.

E come dimenticare, poi, che Bin Laden vi ha tolto l'ICI e ha eliminato il problema dei rifiuti campani?

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