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 Home page > Attualità > Cronaca > Il caso Catania. Un primo atto di Giustizia

Il caso Catania. Un primo atto di Giustizia

La notizia, purtroppo per gli italiani, non ha avuto gran “fortuna”.
 
Infatti, se non sbaglio e faccio errori, stante quando percepito, l’importante nota giudiziaria emessa a seguito della precedente sentenza del Tribunale etneo complessivamente non è riuscita a superare lo stretto. Quello che si staglia tra Scilla e Cariddi.
 
La colpa è delle forti ventosità che caratterizzano il breve spazio di mare che separano le due sponde. Implacabile, da grande forza della natura….spazza via tutto. Anche le note informative trasmesse via etere.
 
La colpa è del ponte. Quello mancato. Se ci fosse stato, tutte le notizie potevano tranquillamente, velocemente e liberamente circolare...da Porto Palo – estremo lembo del sud della Sicilia - alle Dolomiti.
 
Lo sappiamo tutti, senza ponte…si circola solo in “carrozza”.
 
Al dunque, però.
 
La notizia è di pochissimi giorni addietro.
 
A seguito della precedente condanna penale che ha condannato l’ex sindaco Umberto Scapagnini (già sull’alto scanno cittadino dall’anno 2000 sorretto dalla coalizione della destra di Forza Italia, Allenza Nazionale, Udc, Mpa - gli autonomisti locali – più altri “cespugli”) a due anni e mezzo per abuso d’ufficio e reato elettorale, la Procura della Corte dei Conti di Palermo, adesso “reclama cassa”, come risarcimento danno e discredito d’immagine provocato alla città di Catania.
 
Toc…toc…i guardiani della giustizia hanno presentato il conto: vogliono e pretendono circa 200.000 euro.
 
Il risarcimento si riferisce al dolo penalmente condannato, operato tre giorni prima delle elezioni comunali di metà maggio 2005 – quelle vinte, in maniera risicata dalla coalizione del “popolo delle libertà” del sindaco uscente Scapagnini – esercitato tramite due atti ufficiali emanati dalla Giunta uscente a beneficio degli oltre 4000 dipendenti comunali.
 
In virtù del quale, a seguito dell’evento “cenere” (quella espulsa per diversi dall’Etna nelle aree territoriali circostanti), i dipendenti medesimi, per “vero miracolo”, potevano immediatamente disporre in busta paga di cifre economiche supplementari, dovute a “taumaturgici” sgravi contributivi o similari.
 
Molti cittadini italiani hanno avuto maniera di conoscere direttamente l’ex sindaco con l’intervista - all’uopo rilasciata – trasmessa domenica scorsa nel contesto della puntata di Report dedicata a Catania.
 
In conseguenza dello stesso proclamato reato penale, gli ex assessori comunali: D’Antoni, Fatuzzo, Strano,Nicotra, De Mauro, Grasso, firmatari delle delibere in oggetto, già condannati a due anni e due mesi, sono stati “chiamati” a risarcire il danno provocato con 100.000 euro cadauno.
 
Nel contempo un’altra notizia ha ampiamente attraversato lo stretto…..i venti nella loro furia naturale sono bizzarri.
 
Il direttore ed editore del quotidiano catanese “La Sicilia”, Mario Ciancio, ha citato in giudizio la RAI per i contenuti diffamatori derivanti dalla trasmissione Report (quella prima richiamata, del 15 marzo). Viene chiesto un risarcimento danni di 10 milioni di euro, da dare in beneficenza.

Commenti all'articolo

  • Di Frattaglia (---.---.---.69) 23 marzo 2009 11:33

    Spero che facciano il ponte e che distruggano tutto ciò che è necessario (paesi, riserve naturali ecc...) per costruirlo. Spero che catania fallisca ancor di più e che tutti perdano le loro case (tanto per quello che valgono) e chiudano i negozi. Spero che i risarcimenti li prendano dalle casse della città e dello stato così se avete bisogno di qualche servizio pubblico, ve lo scordate.

    Li avete votati e ve li tenete.

  • Di Frattaglia (---.---.---.69) 23 marzo 2009 12:25

    Certo che sono uno sciocco... anzi siccome sono al nord dico "pirla".

    Però la gente onesta è schiacciata dalla democrazia... e qua al nord predichiamo molto la democrazia (siamo il popolo delle libertà), però non capisco come le persone del sud possano votare per chi va a braccetto con la Lega nord.

    Io non li ho votati e (forse) nemmeno voi, però gli scarti vi arrivano sempre (rifiuti, discariche, call center ecc....)

    Driiiiiin, driiiiiiiiin, driiiiiiiiiiiiiin......... SVEGLIA!

    • Di peppe (---.---.---.41) 23 marzo 2009 14:13

      Forse in Siciila saranno anche piu evidenti ma anche li al nord non ve la passate molto bene come classe politica locale. Basta guardare allo scempio che ha fatto la moratti a milano con almeno 300 milioni di euro di debito.
      Allora quello che mi viene in mente è un vecchio detto... tutto il mondo è paese.
      Non avete proprio niente per stare allegri caro amico, rifletti...


  • Di marvin (---.---.---.242) 23 marzo 2009 12:27

    Sono le 22 e 30, su Rai 3 stanno trasmettendo Report, si parla di Catania.

    I fatti raccontati e le immagini dei luoghi degradati, ci parlano anche di figure che dovrebbero appartenere al genere umano, ma pur facendo grandissimi sforzi non riesco a vederle come persone.

    La sensazione più spontanea è un senso di nausea, mi verrebbe da vomitare, ma decido di bere fino in fondo questo amaro calice.

    Vedo tanti esseri umani che per le condizioni in cui vivono non diventeranno mai persone.

    Ho letto da qualche parte che bisogna fiorire nel giardino in cui si è nati e il pensiero si sposta subito sul mio paese, Boscoreale in provincia di Napoli.

    Comincio a cercare analogie tra il mio paese e gli orrori di Catania, ma è troppo banale.

    Mi interessa invece analizzare quali sono le analogie tra gli aspiranti cittadini della provincia di Napoli e quelli di Catania.

    In decenni di cattiva amministrazione, testimoniata da tutte le opere pubbliche costruite male, a volte inutili e in alcuni casi anche dannose alla vivibilità e alla qualità della vita, non c’è stata mai una ribellione del popolo, la classe politica ha ricevuto sempre i più ampi consensi elettorali, i lamenti della gente non sono mai sfociati in gesti eclatanti, ci si è affidati sempre alla speranza, con l’illusione che i politici e gli amministratori del bene pubblico prima o poi si sarebbero occupati del benessere degli aspiranti cittadini.

    Proprio la speranza nei politicanti è diventata la condanna a morte per gli uomini dormienti e imbalsamati dai media.

    Ho composto una piccola fiaba che voglio qui trascrivere. - L’ultima fiaba, la fiaba degli ultimi.

    C’era una volta una società povera ma viva, piena di dignità e umanità.

    Quella società è morta e la dignità è stata seppellita con essa.

    Lo Stato che governa, da padre e madre, si è trasformato in vampiro.

    Tutti quelli che hanno avuto il potere hanno massacrato la speranza dei deboli, dei poveri e degli indifesi.

    Le persone appartenenti alle caste hanno perso il senso dell’umano, sono diventate dei mostri.

    I loro comportamenti inumani porteranno in breve tempo alla morte della gente semplice e umile.

    Alla fine resteranno da soli sulla terra, insieme a tutte le ricchezze che hanno accumulato a discapito degli ultimi.

    Forse solo allora si accorgeranno che hanno preso il posto di Dio.

    Dio per loro non esiste anche se si dicono e si professano credenti.

    Non avranno Nessuno a cui affidarsi quando dovranno lasciare questo mondo, per cause naturali e non, perchè per ora non sono ancora immortali. - In conclusione, penso che il mondo è stato affidato all’uomo, l’uomo lo ha portato allo stato di degrado attuale e solo l’uomo può porvi rimedio.

    Ma un fortissimo dubbio mi assale: c’è ancora l’UOMO?

  • Di Frattaglia (---.---.---.69) 23 marzo 2009 12:39

    Ottima riflessione.

    No, non siamo più uomini.

    La Bibbia ci definisce pecorelle del signore (io direi capre), siamo i prodotti di questo "mercato del lavoro" e ci barattano come fossimo cassette di pere. E se non siamo pere siamo mucche da mungere e quando non riescono più a mungerci, ci macellano per la carne.

    Quante opportunità sprecate, quante possibilità cancellate dalla vostra avarizia e dalla vostra utopia di diventare come Briatore-Berlusconi-Montezemolo. Tutti pronti a fregare il prossimo e a pensare a se stessi. Guardate cosa avete creato.

  • Di Ade (---.---.---.104) 23 marzo 2009 15:11

    Visto che, a quanto pare, al nord e al sud, destra o sinistra o chicchessia continuano a parlare di democrazia senza sapre nemmeno cosa vuol dire, e in più fanno scempi a destra e a manca, non è il caso di andare tutti a roma, prenderli per la collottola e dargli una bella pedata fuori dalla porta?

  • Di Enzo (---.---.---.115) 23 marzo 2009 22:45

     Sono d’accordo con Frattaglia...e il suo commento va letto "tra le righe"...l’Italia è un paese che oramai non può più reggere in questo modo...l’unica cosa che veramente potrebbe risvegliare gli animi è la "distruzione" totale di tutto ciò che di ancora buono c’è...forse solo così gli italiani capiranno in che paese di m****a viviamo! e li cacceranno a calci nel sedere! voglio proprio vedere quando la gente morirà davvero di fame perchè davvero non ce la fa più ad arrivare neanche a metà mese se non ci sarà la scintilla che farà scoppiare la bomba che tutti abbiamo sotto i piedi!

  • Di Frattaglia (---.---.---.69) 23 marzo 2009 23:39

    L’unica cosa che mi fa urtare (per non dire inc*******) è il fatto che la gente vede in Berlusconi il dio salvatore. Quello per cui se io lo osanno lui si ricorderà di me per sempre. Addavenì....

    Almeno con Prodi (o altri della sua categoria) c’era sempre quello spirito critico e l’occhio mezzo aperto su qualsiasi cosa. Con Berlusconi no... lui è il santo, lui è il mago, lui è tutto quello che non siamo noi. Tutto quello che fa lo fa per Noi, perchè lui è ricco e non ha bisogno di rubare.

    ADDAVENI’!!!!

  • Di Kocis (---.---.---.161) 23 marzo 2009 23:40
    Giusto per dare il “polso” della questione a quei cittadini che non sono stati raggiunti dalle notizie correlate, è bene puntualizzare che il debito complessivo del Comune di Catania, lasciato dalla “giocosa” amministrazione della destra ( dal 2000 al giugno 2008)…….all’attuale giunta della destra del sindaco Stancanelli ( votata a quasi furor di popolo) ammonta a quasi 1 ( diconsi uno) miliardo di euro.
     
    Il popolo piange, e li vota in gran massa!
     
    Il dolore storico dei catanesi e dei siciliani ormai si è trasformato in masochismo….almeno per la gran parte.
  • Di Frattaglia (---.---.---.69) 24 marzo 2009 00:01

    Privatizzare gli utili e socializzare le perdite. Voglio privatizzarmi...

    "Voglio vivere cosììììììììì, col sole in frooonteeeee e felice caaantoooo.... BEATAMENTEEEE"

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