• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Media > Il bisogno di una nuova politica sulle questioni della rete

Il bisogno di una nuova politica sulle questioni della rete

Non è un Paese per i giovani, si sente ripetere sempre più spesso. La verità è che l'Italia non è un Paese per nessuno o quasi, di questi tempi. E non lo è certamente per la rete, in tutte le sue forme. E in particolare per la sua libertà.

Quando si parla di web, in politica, è perché qualcuno si è inventato un bavaglio, una censura, un cavillo. E tutta una serie di ostacoli e di sanzioni, che non hanno quasi mai alcun elemento di plausibilità e che hanno caratteristica di fondo: sono tutti palesemente inapplicabili.

Era successo lo scorso anno, succede anche oggi.

Ora, per uscire da questo incubo, che per il web in Italia dura da sempre, sarebbe il caso che si avviasse un dibattito più fondato e più preciso, capace di rappresentare al meglio la grande qualità che sulla rete italiana si incontra e di dare voce anche alla dimensione culturale della rete.



Questo dovrebbe fare la nuova politica, se davvero vuole uscire da questi anni bui.

Trovando una soluzione per la tutela dei contenuti e di chi li elabora, senza per questo mettere sempre in pericolo la libertà di espressione sul web e senza mettere mano alla 'pistola' nei confronti di chi li produce in modo indipendente e di chi ha trovato sulla rete la possibilità di esprimersi e, insieme, di informare un pubblico sempre più vasto.

Senza applicare una logica esclusivamente commerciale a tutto e tutti, perché lo sharing (e il bene comune) ci ricordano che sulla rete le questioni sono più complesse e non si possono sempre ridurre a questioni di copyright. E che gli strumenti di tutela della proprietà intellettuale non possono diventare occasione per interventi censori a prescindere, senza distinzione alcuna, con un blocco preventivo che di fatto cancellerebbe la libertà della rete.

Serve un Paese nuovo e una nuova cultura politica. Anche per la rete.

Speriamo che il vento del cambiamento soffi anche qui. E arrivi presto.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares