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 Home page > Attualità > Religione > Idolatria, Berlusconi e la parola di Gesù

Idolatria, Berlusconi e la parola di Gesù

n.f. [pl. -e] 1 adorazione degli idoli; culto a essi tributato 2 ( fig.) amore sviscerato, ammirazione fanatica per qualcuno o qualcosa; dedizione fervida: ha una vera idolatria per quella donna 
 Dal lat. tardo idololatria(m) e per aplologia idolatria(m), dal gr. eidololatría, comp. di éidolon ‘immagine’ e latréia‘servizio, culto’ (cfr. latria). (Dizionario della Lingua Italiana De Agostini)

E’ la prima cosa che ho fatto, andare sul dizionario e cercare il significato della parola “idolatria”, dopo che avevo letto sui giornali il mese scorso l’n-sima dichiarazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, circa la sentenza della corte UE che vieta l’esposizione di crocefissi nelle scuole.

Sappiamo tutti che a Berlusconi non importa nulla del Crocefisso nelle scuole italiane, per il semplice motivo che a Berlusconi non interessa ciò che rappresenta il crocefisso: il crocefisso è la chiave di lettura della bibbia, che è quel libro, che dovrebbe aiutare l’uomo a liberarsi dal male. Berlusconi disattende la parola di Dio, in ogni suo pensiero, parola e omissione.

E’ evidente che Berlusconi, contestando la sentenza della corte UE, vuole fare un favore alla Chiesa, ed allora mi chiedo se la chiesa ha dimenticato il significato del termine di Idolatria.

Non sono un teologo, ma durante il catechismo ero molto attento, ricordo un passo che mi colpì molto

“…Per quelli che hanno a che fare con gli idoli, non è così semplice non credere che la divinità sia simile ad oro o argento o a pietra scolpiti dall’arte o dall’immaginazione umana. Ad un certo punto dice che Iddio, però, passando sopra ai tempi dell’ignoranza (quelli che credono alle divinità scolpite dall’arte ecc.., sono tempi dell’ignoranza) fa ora annunziare agli uomini che tutti abbiano a ravvedersi, quindi anche ravvedimento anche da questa forma di peccato assai grave.” (Atti 17:29-31)

Ed ancora:

A chi vorreste voi assomigliare Iddio?


E con quale immagine lo rappresentereste?
Un artista fonde l’idolo, l’orafo lo ricopre d’oro e vi salda delle catenelle d’argento… A chi dunque mi vorreste assomigliare, perché io gli sia pari?”
(Isaia 40:18-26 Cfr. 41:4-7 e 24; 44: 6-20)

“Non ti fare scultura alcuna, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli e nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servire loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso.”
(Esodo 20:2-5; Deuteronomio 4:15-19)

“Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite, nè statue e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa, poiché io sono l’Eterno, l’Iddio vostro.” (Levitico 26:1)

Sembrerebbe che Dio, suggerisca di non concentrarsi sui simboli, ma sul significato della parola di Dio. E comprendere il significato della parola di Dio, significa comportarsi di conseguenza, cioè come si comporterebbe Gesù.

Allora io chiedo a Berlusconi e al Papa Benedetto XVI: Gesù sarebbe più lieto di vedere un crocefisso in ogni aula della Scuola Italiana? Oppure sarebbe più lieto che fosse garantito un pasto a tutti i bambini poveri che la frequentano?

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