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I vertici dello Stato festeggiano l’Università di Sassari

I vertici dello Stato festeggiano l’Università di Sassari. Dopo il Presidente Napolitano, sarà Gianfranco Fini a chiudere le celebrazioni dei 450 anni dell’ateneo sassarese. Il Presidente della Camera Gianfranco Fini e il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo parteciperanno alla giornata celebrativa, in programma il 24 marzo,in occasione dei 450 anni dell'istituzione dell'Università di Sassari.

L'evento avrà inizio alle 10.00 al Teatro Verdi, lo stesso che, nel 1962, ospitò i festeggiamenti del Quadrigentesimo, a testimonianza di un'ideale linea di continuità nella storia dell'Ateneo turritano. Dopo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, anche la terza carica dello Stato e il titolare del dicastero del Miur intendono condividere con la loro presenza il significato profondo di "un così imponente anniversario", così come l'ha definito lo stesso Capo dello Stato. La cerimonia si svolgerà davanti a un pubblico di oltre ottocento persone, tra cui moltissimi studenti, amministrativi e docenti dell'Ateneo, oltre al Magnifico Rettore, professor Attilio Mastino, tutti insieme a significare l'unità della famiglia universitaria, rappresentata nelle sue diverse articolazioni, in questa straordinaria occasione.

La cerimonia conclusiva avverrà 33 giorni dopo l’evento clou delle celebrazioni per il 450esimo di uno fra i piu antichi atenei del Mezzogiorno d’Italia, coincidente con la visita del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Lo scorso 21 febbraio, il Presidente della Repubblica dedicò il secondo giorno del suo decisivo tour sardo, proprio all’ateneo sassarese, inaugurando con l’occasione il nuovo Auditorium sassarese. Aperto la prima volta alla città (oltre 1300 sassaresi invitati con una folta rappresentanza di studenti, anche della scuola primaria) dopo oltre 20 anni dalla sua ideazione.

“Lasciatemi innanzitutto rivolgere il mio omaggio alla città di Sassari e alla sua Università che celebra un così imponente anniversario. Anche se questi 450 anni a quanto ho capito ora, possono solo considerarsi una sola breve fase della storia di una Università destinata all'immortalità...”

Questo fu l’incipit nel discorso presidenziale dedicato al valore della formazione universitaria, rinnovata proprio recentemente anche nell’ateneo sassarese, grazie alla recente riforma. Ricordata nel saluto del Magnifico Rettore Attilio Mastino: “L’Ateneo ha conseguito risultati positivi nelle tante classifiche nazionali, come quelle del Ministero e di CENSIS Repubblica che ci vede al terzo posto tra i medi Atenei. Fra le Facoltà, Architettura si colloca ai vertici della classifica italiana al secondo posto.” - dichiarò con orgoglio il Rettore per l’approdo al vulnus accademico in atto: "Portiamo avanti la riforma della struttura stessa dell’Università, avviata con la costituzione dei nuovi 13 Dipartimenti, che rappresenteranno la cellula di base nella quale didattica, ricerca, trasferimento a favore del territorio si incontrano, come è previsto nel nuovo statuto pubblicato il 23 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale…”

Nella solenne cerimonia del 21 febbraio con oltre 1300 invitati, i “padroni di casa” offrirono al Capo dello Stato un riconoscimento fortemente simbolico: il sindaco Gianfranco Ganau gli consegnò a nome della città, la prima volta lontano dalla festività dell'Assunta, il “Candeliere d'oro Speciale”; il Rettore gli conferì il riconoscimento di maggior prestigio dell'ateneo, il sigillo d'oro. Lo stesso che fu consegnato nel 2005 al predecessore Francesco Cossiga.

L'epilogo del 24 marzo concluderà una settimana molto intensa nel programma delle celebrazioni. Giovedì 22 e venerdì 23 marzo il Rettorato ospiterà un convegno internazionale di studi, organizzato dal presidente del Comitato per le celebrazioni dei 450 anni Antonello Mattone, titolo "Le origini dello studio generale sassarese nel mondo universitario europeo nell'età moderna": una due giorni articolata in sette sessioni che vedrà l'intervento di 35 studiosi appartenenti a 13 diversi Atenei italiani, 4 spagnoli, oltre che dalle Università di Toronto, Unam Città del Messico, Louvain La Neuve (Belgio). I contributi che si svilupperanno in un confronto di così ampio respiro saranno un'occasione per una riflessione sul valore, la complessità e ricchezza che fanno parte integrante dell'identità dell'Ateneo turritano.

Infine, due altre iniziative accompagneranno le celebrazioni nei prossimi giorni. La prima è un omaggio ad alcuni grandi maestri che hanno lasciato un segno profondo nella storia dell'Università di Sassariattraverso attività di studio, di ricerca e di insegnamento. Alcune sedi universitarie saranno addobbate a festa ed esporranno uno striscione con la foto di una delle personalità che maggiormente le rappresenta: Antonio Pigliaru, Antonio Milella, Marco Tangheroni, Carlo Gastaldi, Lorenzo Mossa Paolo Sylos Labini, Daniel Bovet, Giovanni Manunta, Achille Terracciano, Antonio Segni. Nella sede di Architettura di Alghero sarà esposto uno striscione con l'immagine del sigillo storico. L'altra iniziativa è un allestimento, che troverà spazio nel loggiato del Rettorato, dedicato alle celebrazioni del 1962: in mostra documenti e fotografie che hanno immortalato la giornata del 31 maggio cui prese parte il Presidente della Repubblica Antonio Segni, già studente, docente di Diritto processuale civile e Diritto commerciale e rettore (1944 - 1951) dell'Ateneo, in un contesto storico di rinnovamento e speranze legate ai progetti del Piano di rinascita.

Nella conferenza stampa di presentazione tenutasi in Rettorato la scorsa settimana, il Rettore Mastino ha fornito alcuni dati a dir poco incoraggianti registrati negli ultimi tre anni durante il suo mandato. Nonostante il calo fisiologico dell'organico (664 docenti e 580 unità non docenti), l'incremento della tassazione studentesca è aumentata di circa il 12% rispetto ad un incremento medio del 30% negli altri atenei continentali. Il dato brillante è comunque l'alta produttività espressa: 5400 le pubblicazioni (articoli e volumi scientifici) con 23 brevetti registrati. Per la popolazione studentesca che supera le mille presenze, sono stati realizzati almeno 5 prodotti in media per unità. Anche per sottolineare questa ottima parabola performante i 450 studenti migliori saranno premiati con un Ipad mentre i primi 50 ricercatori saranno insigniti con una medaglia d'argento recanti gli antichi stemmi dell'ateneo. La celebrazione di chiusura sancirà l'anno storico per l'Università e la città di Sassari, proiettata decisamente come nuovo laboratorio scientifico fra le emergenze d'Europa: crocevia interculturale nel Mediterraneo con i nuovi cervelli della Primavera Araba.

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