La scorsa notte ho notato due gabbiani litigare per un pezzo di pane.
Si beccavvano.
Si inseguivano per i borghi cittadini.
Emettevano strani versi.
Anche i gabbiani soffrono la fame.
Ma penso anche al degrado ed alla bellezza.
Due elementi contrastanti, non concilianti ma conviventi.
Penso per esempio a Trieste.
Splendida città di mare.
Ma è devastata da palazzi in rovina.
Da cartelli che indicano rischio caduta intonaci.
E tanta erba incolta per le rive nonché bottiglie di vetro disseminate per le vie principali.
Colto dal senso di indignazione, decidi di raccogliere le bottiglie.
Senza aspettare l'operatore di strada notturno.
Cosa voglio dire con ciò?
Che in questo paese vige il sentimento del giustizialismo e della giusitizia fai da te.
Chiaramente non è come raccogliere una delle tante bottiglie gettate da qualche vandalo per le strade della città.
E' un qualcosa di più profondo ed intenso.
Ed in tempo di crisi si litiga anche per un pezzo di pane.
Come i gabbiani.
Fase 1: tempismo.
Dopo poche ore l'approvazione della manovra finanziaria, con la condivisione massima politica istituzionale, che scarica i propri costi sui lavoratori, sui precari, sul ceto più debole della società, accade che nasce una pagina facebook che denuncia gli sprechi della Camera dei Deputati.
In tempo di crisi, in tempo di grandi moralismi e falso puritanesimo quale miglior occasione se non questa?
Fase 2: il gossip.
L'Italia è il paese del gossip, delle commedie delle telenovele.
Quanti anni sono che spopola Beautiful?
Ho perso il conto.
Ed allora ecco che viene inventata la storia del precario, dipendente di Montecitorio, licenziato, che renderà pubblici gli sprechi della Camera.
Svelerà strani misteri.
Svelerà i sacrileghi poteri.
Si crea l'attesa.
Il mistero.
Il dilemma.
Il dubbio.
La curiosità.
Ma nello stesso tempo si crea un personaggio, fittizio, senza nome e cognome, senza identità alcuna, che sfruttando l'ondata del precario senza lavoro, la sete di vendetta dovuta allo sfruttamento, la sete di giustizia, pubblicherà dati incredibili che non verranno neanche letti...
Talmente incredibili che in verità avevano trovato già diffusione con precedenti libri pubblicati in passato.
Libri che ovviamente non sono stati letti così tanto come ci si potrebbe aspettare.
Altrimenti non si comprende perché 160.000 persone e passa si collegano alla pagina facebook dei segreti di Montecitorio per leggere ciò che è stato già ampiamente diffuso.
Ma deve esser anche detto che questo personaggio, creato ad arte, si ispira, a parer mio, alla storia di Pietro I., ex portaborse che nel ‘90 fu licenziato dal socialista D. Potì e scrisse per rappresaglia un memoriale, Vita da portaborse, in cui narrava tutte le sue incombenze quotidiane e non solo.
Curiosità, dubbi, attesa, voglia di protagonismo e sfogo.
Molti, moltissimi commenti apparsi su quella pagina, inducono alla ribellione, all'incazzatura generale e così via.
Ma nello stesso tempo emerge un dato di gran rilievo.
Gli italiani non hanno memoria.
La velocità con cui corre il mondo, le non notizie, inducono a dimenticare.
E questa operazione ha avuto il pregio di riportar alla memoria ciò che era stato dimenticato.
Gli sprechi del palazzo.
Fase 3: social network e comunicazione e propaganda e guadagni...
Il denunciante, se così possiamo chiamarlo, diceva di aver ricevuto mail da facebook che lo intimava a chiudere la pagina. Ecco che allora apre un blog su blogspot, ma anche un profilo su twitter.
Dice che non sa bene come funziona il blog.
Io e il denunciante usiamo la stessa piattaforma.
E vi posso garantire che ha saputo ben impostare la pagina ed il blog.
Per uno che non sa come funziona blogger che dire?
Ha imparato in fretta... Ha imparato così bene che già spopola la pubblicità di Google Adsense. Per ogni annuncio cliccato lui ci guadagna. E più sono i visitatori più sono in guadagni.
Altra cosa che deve essere sottolineata è che è impensabile che abbia fatto tutto da solo. Repubblica, stranamente, lo pubblicizzava in modo incredibile.
E dovete sapere che le inchieste principali sul caso dei portaborse, sul loro stato di precarietà, sono state condotte proprio da Repubblica.
Basta fare una ricerca su internet ed inserire parola chiave "repubblica portaborse" e troverete molti articoli sul punto...
Coincidenze?
Sarà.
E' una operazione creata ad hoc, ben pensata ben preparata.
Lo scopo lodevole che ha avuto è quello di aver aiutato gli smemorati a ricordar la bassezza della politica italiana.
Ma anche quello di aver dato la possibilità a tantissime persone di ritrovarsi.
Di ritrovarsi in piena estate su facebook per sfogare la propria rabbia.
E non è assolutamente scontata come cosa.
Beh ovviamente è stata condotta da una chiara e precisa regia mediatica e non solo...
Ora dalla rete si dovrà passare alla realtà.
Altrimenti accadrà che passeranno pochi giorni e come per non magia, tutto finirà nuovamente nell'oblio, compresa l'indignazione.
Non ci si deve concentrare sul soggetto, ma sull'oggetto.
Sull'oggetto dell'operazione memoria.
La politica italiana.
Commenti all'articolo
Di l’incarcerato(---.---.---.96)18 luglio 2011 14:09
Che possa essere una cosa creata ad arte è possibile. Che gli italiani, tanti e forse la maggior parte dei 160 mila visitatori di quel social network, abbiano la memoria corta e usino i libri per decoro, è quasi certo. Infatti anche nell’altro articolo ho rimarcato come già Blondet , Rodolfo Roselli, e altri (me compreso), hanno pubblicato on line da almeno il 2004 fatti e misfatti legati al mondo della politica italiana, locale e nazionale. Poi sono arrivati i libri di alcuni giornalisti che , per quanto mi è dato sapere, non so se abbiano citato Blondet o Roselli o altri: voglio dire che non mi pare abbiano detto che anche altri prima di loro su internet avevano affrontato l’argomento. Così come Giordano ha scritto un libro sulle pensioni d’oro , quelle da 90 mila euro al mese ma ci ricorda che ci sono anche quelle di chi è stato per un solo giorno parlamentare. Perchè rimarco queste cose? Perchè,come dice Marco Barone, abbiamo la memoria corta e forse, aggiungerei, anche meno voglia di andare a prendere caldo per partecipare a una manfestazione di piazza ,oggi in luglio,e prendere a calci chi ogni giorno non fa il bene della nazione. Su internet si è parlato, per esempio, di come la manovra non vada bene, su come non crei sviluppo e ancor meno occupazione: si sono portati dati, si sono anche fatte proposte alternative, diverse. Ma che uno, dico un giornalista, abbia parlato della manovra in termini non da leccapiedi? La mia preoccupazione è che non si è riusciti attraverso il web ad andare oltre la raccolta di firme e i V day: cioè oltre a presentare le nostre leggitime richieste non si è andati. Ora mi pare che le cose siano nello stesso modo: un po’ di rabbia, sorpresa, qualche risatina pensando a come sono figli di cane, ma le cose sono sempre andate così. Almeno questi sono i commenti ce si possono sentire nelle strade. Nessuno che dica andiamo in piazza e chiediamo conto. Per questo, ci insegnano anche a scuola, ci sono i canali ufficiali e i protocolli da seguire e non si può andare in piazza a lanciare sassi contro le finestre del potere: del resto se lo si dovesse fare per mandare via Silvio e mettere su un governo tecnico, questo non farebbe che confermare i tagli e non cancellerebbe le provincie nè diminuirebbe il numero dei parlamentari nè taglierebbe i loro stipendi o quelli dei funzionari da 300 mila euro l’anno. Ma c’è di più ed è ciò che non viene detto da quasi nessuno: per cambiare alcune di queste cose che fanno salire il sangue alla testa, non basta dirlo ma per farlo occorre seguire il famoso iter parlamentare e sappiamo cosa vuol dire. Ci vogliono mesi o forse anni: poi occorre che vengano applicate le eventuali leggi o che,come quella sul fnanziamento pubblico dei partiti venga aggirata.
Di Salvatore Leo(---.---.---.242)18 luglio 2011 22:09
La vera rivoluzione inizierà quando tutti esigeremo la fattura
all’idraulico o al dentista rinunciando al 20% di sconto. In primo luogo bisognerà essere onesti con sè stessi, poi con i vicini di casa e di città. Al termine del processo potremo pretendere qualcosa dai politici.
Al momento, sono solo una semplice rappresentazione di noi
http://goo.gl/RdJjj
Di questi tempi è difficile non accettare lo sconto offerto da ci ci dice "con o senza fattura o ricevuta": nei giorni scorsi, giovedì mi pare, mentre aspettavo in sala d’attesa il mio turno dal medico di famiglia, mi sono state fatte queste osservazioni. Un pensionato ex bancario, mi ha detto che per un’estrazione e relativa otturazione, un dentista chiede 1.000 euro; lui per dei lavori che non so se comprendono anche estrazioni con relative otturazioni, ha un preventivo di oltre 8 mila euro ma che diventano 6 mila ,euro più euro meno, se senza fattura o ricevuta. Secondo te che cosa farà l’ex bancario? Per ora si è fatto fare lavori per 800 euro. Si parlava anche dei ticket del pronto soccorso, del fatto che per una colonscopia ci vogliono anche 12 mesi e per un estrazione di un dente 8 mesi (salvo errore in provincia di Nuoro). Ora il punto può essere che dei lavori siano eccessivamente ricaricati, per cui se operi in luoghi dove la vita costa meno o ,peggio ancora dove il lavoro è pagato meno, troverai di certo chi per un otturazione prende 60 euro o anche meno: il punto è che vorrei sapere quanto guadagna quel dentista?Quanto l’assistente e ,se c’è quanto percepisce la segretaria o chi prende e organizza gli appuntamenti? Sono stipendi standard da 1.000 euro? Ovvero da fame e che non permettono di vivere se non mangiando wurstel da 50 centesimi comprati al discount? Penso sia giusto chiedersi che tipo di vita vogliamo vivere, se cioè preferiamo la giustizia fiscale che invita alla delazione (come in un sito di denuncia e che garantisce l’anonimato) e che è di solito propagandata da chi è da 4 o più legislature in parlamento o da chi è superdirigente e con le spalle e le palle protette , oppure vogliamo fare in modo che tutto quanto si vede non diventi preda e possesso di multinazionali del commercio o di chi opera lavora e mangia in regime di monopolio e senza concorrenza. Qui c’è gente obbligata a lavorare in nero, a riparare rubinetti e a raccimolare un po’ di denaro per vivere, dignitosamente se vi riesce. Quei signori cui fa riferimento spider si sa come operano: qui da noi un tale, socialista, negli anni 80 , chissà perchè chiedeva sempre e riceveva i rimborsi per le alluvioni, la morte del bestiame per calamità naturali, per i raccolti...eppure so ,da chi gli inoltrava le domande, che non ne aveva diritto e che non ne aveva bisogno. Come pure sappiamo bene di un tale, che ora è ai vertici del nostro stato e che secondo quanto riferiva Blondet chiedeva i rimborsi dei biglietti aerei come se viaggiasse con Alitalia mentre invece comprava e viaggiava low cost (da buon ex e falso compagno mandato a Bruxelles) . Sono sicuro che storie così ne conosciamo tutti ma forse non siamo ancora sufficientemente incazzati a dovere. Niente di personale Salvatore ma mi hai offerto uno spunto e ti ringrazio.
Ma che spacciatore hai?Io sono di trieste e palazzi in rovina e erbacce ne vedo poche, in rapporto alla media italiana poi fiuguriamoci ,oltretutto è dal 1918 che noi autoctoni sopportiamo l’Italia e con il sudtyrol ritorneremo volentieri in AUSTRIA se solo fosse possibile
Di Marco Barone(---.---.---.80)19 luglio 2011 13:07
Grazie come sempre per i commenti. Voglio rispondere a che non ha il coraggio di firmarsi. 1) sorvolo sulla questione spacciatore ")sorvolo sulla questione Austria... Se vivi a Trieste, come sembra di capire, conoscerai certamente la zona di via Cavana. Poche centinaia di metri da piazza dell’unità. Pineo centro. Troverai i palazzi del centro storico abbandonati, decadenti. Lavori iniziati e mai finiti. Opere lasciate a metà.
E probabilmente conoscerai anche la biblioteca di piazza Hortis. Chiusa! causa instabilità della struttura. Trieste è una città fantastica. Ma se si vuole fare finta di non vedere...beh non lamentiamoci se poi andiamo verso la distruzione più totale. Questione erba: il teatro romano ti dice qualcosa? Le rive? erba ovunque. Perchè Trieste si trova in questo stato?
Ci mancava pure "l’autoctono " sud tirolese . Evidentemente siamo rimasti fermi ad Eva Klotz .
Non gli basta trattenere i 9/10 delle tasse e avere garantito un benessere grazie al turismo "italiano " che spende a piene mani (invece dei crucchi che si portano anche le patate in macchina) . Erano dei morti di fame e oggi hanno il PIL regionale secondo alla sola Lombardia , proprio grazie a quegli italiani che disprezzano , ’sti citrulli di montanari .