I profughi non sono criminali. Lo dice l’Onu
I profughi di guerra non sono criminali o persone potenzialmente violente ma sono uomini, donne e bambini vittime della violenza, da cui cercano di fuggire. Non si tratta di un concetto difficile da comprendere, ma l’Italia respinge i profughi trattandoli come criminali, come merci, come rifiuti. Il governo viene censurato per questo suo comportamento dall’Unione Europea e dall’Onu, ma se ne frega.
Qualche tempo fa Maroni negava che le persone respinte in Libia fossero profughi, ora sostiene che i respingimenti in Libia sono “conformi al diritto comunitario ed alle convenzioni internazionali vigenti, con particolare riguardo alla tutela delle persone richiedenti asilo o protezione internazionale”. È quanto scritto in una nota trasmessa dall’Italia venerdì 11 settembre alla Commissione europea, che lo scorso 15 luglio aveva chiesto chiarimenti sui respingimenti.
Alcuni finiscono per diventare clandestini perché non trovano lavoro, ma visto che nel nostro paese i clandestini sono quasi 1 milione è ovvio che non saranno respinti tutti. Altri non possono essere respinti perché cittadini europei, come i romeni. Quindi perché il governo se la prende con una piccola minoranza degli immigrati (i barconi in 10 anni hanno portato in Italia solo il 5% dell’immigrazione totale) e oltrettutto con la parte più debole e meritevole di tutela? Perché le televisioni di regime disinformano, e hanno fatto passare l’idea priva di fondamento di un’invasione via mare, che non esiste, e che sia sufficiente fermare quella per risolvere il problema dell’immigrazione. Tutto completamente falso, inumano, stupido e insensato.
Ma i criminali ci sono, in questa storia. I criminali sono gli uomini al governo che violano i trattati internazionali e calpestano i diritti umani basilari di migliaia di persone per fini di propaganda politica. Criminali impuniti.
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