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"I primi a morire furono i bambini". Le testimonianze choc dei migranti abbandonati alla deriva

Marzo 2011. Un barcone con a bordo 72 migranti sub-sahariani tra cui 20 donne e 2 bambini viaggia alla deriva al largo delle coste libiche. In fuga dalla guerra, i migranti sono stati forzati a imbarcarsi dalle truppe di Gheddafi; le loro provviste sono state sequestrate dai contrabbandieri e dopo soltanto 18 ore dalla partenza la loro barca è in balìa della corrente. 

La guardia costiera italiana raccoglie per prima l’SOS lanciato dai migranti e lo invia segnalandolo come  molto urgente alle navi che sono in zona perché soccorrano il barcone. Invece di organizzare i soccorsi, l’Italia fa orecchie da mercante. Nessuno vuole accollarsi la responsabilità di aiutare i naufraghi: la patata bollente rimbalza tra i paesi della NATO implicati in quel momento nella Guerra contro Gheddafi. Tutti sanno, la tragedia si svolge sotto i loro occhi, nelle acque del Mediterraneo in quel momento frequentatissime: a 37 miglia marittime c’è l’italiana "Borsini", a 11 miglia, ancora più vicina, la spagnola "Mendez Nunez". Tutte e due dispongono di un elicottero ma nessuna interviene. 

I migranti sono lasciati morire di fame e di sete. In mare ne muoiono 61; degli 11 che si salvano, una donna decede prima di approdare a terra, nei pressi della costa della città libica di Misurata. Sbarcati in Libia, i sopravvissuti vengono immediatamente incarcerati dalle autorità libiche. Uno di loro muore in prigione. I restanti 9 vengano scarcerati dopo vari giorni. La maggior parte di loro fuggono in Europa passando da Tunisi. 

Nel marzo 2012, un anno dopo la tragedia, Il Consiglio d’Europa ha dichiarato l’Italia colpevole della morte dei migranti in quanto alle autorità italiane - per prime - era pervenuta la loro disperata richiesta di aiuto. Richiesta che è stata ignorata per 16 giorni, senza nessun tentativo di ovviare alla carneficina. Ma la vicenda è ancora lontana dall’essere chiarita e si continua ad indagare sui responsabili, soprattutto per quanto riguarda l’implicazione della NATO

Per questo motivo oggi viene presentata una causa penale in cui sono imputati i militari di 5 paesi NATO (Italia, Spagna, Regno Unito, Francia e Olanda) per omissione di soccorso. All’udienza si ascoltano le scioccanti testimonianze dei sopravvissuti. Il quotidiano spagnolo El Diario ha potuto accedere ai documenti della causa, riportando le testimonianze dei sopravvissuti. 

Un elicottero militare sorvola la barca e cala delle bottiglie d’acqua tramite una corda: 

«Pensavamo che ci avrebbero recuperati, ma non lo fecero. Quell’elicottero non tornò più. All’inizio, quando vidi che abbassavano la corda, credetti che ci avrebbero fatti salire uno ad uno, come nei film. Ma dopo averci dato queste bottiglie d’acqua se ne andò e non tornò più. Fu allora che le persone cominciarono a morire, una dopo l’altra, a volte due al giorno. Ci sentivamo molto vicini ai defunti. Ciascuno pregò il proprio Dio. Ogni mattina ci svegliavamo e scoprivamo nuovi morti.»

Un articolo del Sole 24 Ore del 30 marzo 2012 riferisce di un elicottero dell’esercito francese che sarebbe entrato per primo in contatto con i migranti fornendo loro «biscotti e acqua». Ma una nuova testimonianza in proposito parla di bottiglie dal nome italiano: «L’elicottero era color militare, verde e grigio, un verde di tipo militare. C’erano il pilota e un soldato. Per farci pervenire l’acqua utilizzarono una corda. L’acqua che ci diedero era in bottiglie europee, il nome era italiano.»

Ma non ci fu solo l’episodio dell’elicottero, anche due barche da pesca e una nave da guerra ebbero un contatto diretto con i naufraghi. Si indaga sulla loro identità. Da una testimonianza: « La portaerei stava a circa 300 metri da noi. Le facemmo segno, mostrammo le nostre taniche di benzina vuote, le bottiglie di acqua vuote, io addirittura sollevai il cadavere di un bambino. Ma niente. Se ne andarono. Fu allora che dissi: ‘non ci resta che pregare’ »

Un altro sopravvissuto ricorda : « I primi a morire di fame furono i bambini. Ce n’erano due. Uno doveva avere più o meno tre anni e l’altro due. Dapprima furono i bambini, poi seguirono le donne. Cominciarono a morire uno dopo l’altro... Per me è molto difficile a livello psicologico rivivere questi momenti. Non voglio ricordare. Era la prima volta che vedevo morire qualcuno. »

Alla vista della portaerei, i naufraghi si sbracciano e mostrano i cadaveri dei compagni implorando soccorso. Ma non succede niente.

Un uomo racconta: « Quando vedemmo la nave mostrammo loro i morti. Li tenevamo tra le braccia e li mostravamo per chiedere aiuto. Fecero un altro giro e poi se ne andarono. In quel momento perdemmo tutta la speranza. Ci videro e se ne andarono. Non furono capaci di aiutarci, nonostante avessero visto i morti »

E un altro: « Chiunque, anche la persona più stupida avrebbe capito quello che ci era successo e in che situazione ci trovavamo, senza benzina, senz’acqua. Bevendo acqua di mare facemmo loro capire che non avevamo acqua potabile. Ma anche così non ci aiutarono e se ne andarono. Dissi ai miei compagni: Preghiamo, perché moriremo. Gli unici che avrebbero potuto salvarci erano in quella nave. Se ci avessero dato qualche bottiglia d’acqua ci avrebbero almeno dato qualche giorno in più di vita. Eravamo pochi. Molti erano già morti. A quel ponto i deceduti erano all’incirca 30. Alcuni cadevano in mare, quando il mare si agitava.»

La causa di oggi apre nuove strade alla giustizia, affinché si identifichino i responsabili di questa tragedia, perché il Mediterraneo non diventi, come sottolineò a suo tempo Laura Boldrini, allora portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati, « la terra di nessuno dove vige l’impunità ». 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.197) 21 giugno 2013 01:15

    Non c’è alcuna giustificazione a quanto è successo! Degli esseri umani consapevolmente hanno lasciato morire di fame e sete decine di persone .....! Vergogna, sono peggio degli animali! 

    I responsabili che sapevano vanno tutti condannati e qualsiasi pena non sarà sufficiente a pulire loro la coscienza!!!! Bastardi !!!

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