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 Home page > Tribuna Libera > I neocatecumenali al Family Day: polemiche e dubbi

I neocatecumenali al Family Day: polemiche e dubbi

I neocatecumentali hanno partecipato all’organizzazione del Family Day, a cui hanno partecipato diverse associazioni cattoliche che hanno soprattutto protestato contro il progetto di legge sulle unioni civili che il Parlamento dovrebbe approvare.

Il loro leader incontrastato, Kiko Arguello, fondatore del movimento, ha parlato lungamente dal palco e il suo intervento è stato fortemente criticato. Del resto lo stesso movimento neo catecumenale è oggetto, da tempo, di forti critiche.

Cosa ha detto Arguello, secondo l'Huffingtonpost? Arguello, durante la sua lunga orazione, ha reso nota la sua personale interpretazione del femminicidio. 

Ha infatti dichiarato:

“Ci sono tanti casi di questo tipo (femminicidio, ndr), dicono che questa violenza di genere sia causata dalla dualità maschio-femmina ma per noi non è così. Quest’uomo (si riferisce a un caso di cronaca nera in Svizzera,dove Matthias Schepp ha rapito le figlie e poi si è ucciso, ndr) ha ucciso le bambine per un’altra ragione. Se quest’uomo è ateo nessuno gli conferisce l’essere come persona, ha solo una moglie che gli dà un ruolo: “Tu sei mio marito” e così lui si nutre dell’amore della moglie.

Ma se la moglie lo abbandona e se ne va con un’altra donna (ma non è il caso di Matthias Schepp, ndr) quest’uomo può fare una scoperta inimmaginabile, perché questa moglie gli toglie il fatto di essere amato, e quando si sperimenta il fatto di non essere amato allora è l’inferno. Quest’uomo sente una morte dentro, così profonda che il primo moto è quella di ucciderla e il secondo moto, poiché il dolore che sente è mistico e terribile, piomba in un buco nero eterno e allora pensa: “Come posso far capire a mia moglie il danno che mi ha fatto?”

Allora uccide i bambini. Perché l’inferno esiste. I sociologi non sono cristiani e non conoscono l’antropologia cristiana, il problema è che non possiamo vivere senza essere amati prima dalla nostra famiglia, poi dagli amici a scuola, poi dalla fidanzata e infine da nostra moglie”.

Non è necessario commentare questa parte del discorso di Arguello, peraltro molto pericoloso. Il giudizio fortemente negativo è inevitabile e doveroso.

Fra l’altro Arguello, e il movimento da lui guidato, ha espresso, nel corso del Family Day, posizioni decisamente reazionarie, su vari temi oggetto di attenzione nella manifestazione, e chiaramente omofobe.

Ma come rilevato in un articolo di Andrea Mollica, pubblicato su giornalettismo, il movimento non è stato esente da critiche, anche in passato.

Mollica fa riferimento soprattutto ad un’inchiesta del settimanale tedesco “Die Zeit”.

Secondo quanto scritto nel settimanale tedesco, il fondatore del Cammino neocatecumenale Kiko Arguello, era un pittore di Madrid che si è convertito ed è diventato un cantore dei poveri. La sua missione è una nuova evangelizzazione del mondo, che avviene attraverso questo momento ecclesiale che propone una fede da vivere in modo assai più aggressivo.

Die Zeit ha raccolto alcuni dei racconti dei fuoriusciti dal Cammino. Uno degli elementi ricorrenti è la liberazione dai cosiddetti idoli, ovvero i beni materiali che deviano la vita dei fedeli. Si tratta di consegnare anche cifre imponenti al Cammino neocatecumenale, che tra l’altro chiede una somma pari al 10% dello stipendio lordo.

Le risorse dei seguaci della comunità vengono così gestite dal catechista, e a Die Zeit un paio di donne hanno raccontato di aver perso così praticamente tutti i loro risparmi.

Un altro punto controverso è la pratica di esorcismi, in cui le donne hanno confessato al settimanale tedesco di esser state costrette a subire violenze psicologiche molto gravose. Comportamenti che trovano un’eco su diversi siti di internet dedicati a questo culto.

I vescovi e il Vaticano hanno talvolta sostenuto il movimento e talvolta lo hanno criticato.

Soprattutto i vescovi italiani, come il Cardinal Martini, hanno accusato questo movimento di essere praticamente un culto evangelico, in particolare nello svolgimento della liturgia.

Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno invece difeso e sostenuto il Cammino Neocatecumenale, anche alla luce del suo crescente consenso all’interno della Chiesa.

Alcuni mesi fa però Papa Francesco ha criticato pubblicamente questo movimento, una prima volta che però secondo Die Zeit non avrà un vero seguito.

Il movimento di Kiko Argüello è troppo potente anche per il nuovo pontefice, che non avrebbe la forza di contrastarlo, secondo il settimanale tedesco.

 

Foto: Wikipedia

Questo articolo è stato pubblicato qui

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