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I magnifici dieci sui social network

Oggi Valentino Rossi è in testa su Facebook, Beppe Grillo su You Tube e Jovanotti su Twitter. Per scoprire ogni giorno chi sono i più popolari dei social network – Facebook, Twitter e You Tube – basta cliccare su Social Trend, il sito che consente di visualizzare i grafici della popolarità di cantanti, attori, calciatori, personaggi pubblici, vip, politici, comici, quotidiani, radio eccetera.

Si tratta di una sorta di auditel, un'applicazione sviluppata nell’ambito di un progetto dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr) di Pisa. Si possono comparare le hit dei dieci più famosi, giorno per giorno, e anche analizzare l'archivio delle classifiche a partire dal mese di aprile.

“Social trend utilizza l’analisi dell’evoluzione temporale e algoritmi che rivelano picchi di variazioni di valori osservati, quali cambiamenti di popolarità, attività e influenza di profili, pagine e video dei personaggi o delle istituzioni più ‘social’ in Italia, Inghilterra, Stati Uniti, Francia e Germania. È in grado di trovare una correlazione cronologica con gli eventi che sono all’origine di tali variazioni: interviste, azioni, notizie pubblicate su quotidiani o siti, etc.”, ha spiegato Maurizio Tesconi, ricercatore dell’Iit-Cnr e autore dell’applicazione, in un comunicato trasmesso dall'ente.

La cosa si fa interessante, soprattutto, sul lungo tempo, perché, trasversalmente, consente anche di valutare chi è il pubblico, perché spesso i dati di gradimento sono molto diversi da un network all'altro. Per fare un esempio, tra i quotidiani, il popolo di Facebook e quello di Twitter seguono La Repubblica, mentre quello di You Tube apprezza Il Fatto Quotidiano e a seguire La Stampa. Al contrario La Stampa non è nemmeno tra i primi dieci su Facebook e solo al settimo posto su Twitter. “Misurare la web reputation e mostrarla in maniera chiara, semplice e aggiornata, ha concluso Tesconi, è un’esigenza ineludibile, considerata l’influenza dei social network. Il prossimo passo sarà misurare scientificamente la 'qualità' del contenuto”.

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