• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > I Maya c’hanno azzeccato eccome! È la fine del mondo

I Maya c’hanno azzeccato eccome! È la fine del mondo

Centro pieno, altro che chiacchiere! Dall'alto della loro secolare sapienza gli enigmatici Maya c'hanno visto lungo.

È finito un modo di praticare la politica, vecchio, corrotto, clientelare, che ha portato il paese sull'orlo del baratro, il mito della governabilità è stato sepolto dalla rabbia di quel quasi cinquanta per cento di elettori che tra Grillo e l'astensione ha scelto di far franare tutto il sistema una volta per tutte, al punto che neanche lui stesso e Casaleggio sanno cosa sia diventato il loro movimento e cominciano a sentirsi tutt'altro che sicuri di riuscire a governare i parlamentari che lo rappresentano in parlamento.

Son crollate miseramente le stupiaggini che han tentato di farci bere coloro che fino a ieri sparlavano di crisi superata e di luci in fondo al tunnel, devastate dai nudi numeri di rapporti e studi e censimenti che raccontano nero su bianco un'Italia devastata, in cui il cinquanta per cento della ricchezza del paese è in mano al dieci per cento della popolazione, una famiglia su due non arriva a fine mese, la disoccupazione giovanile ha raggiunto cifre da terzo mondo, le donne muoiono come mosche per mano di compagni, mariti, parenti, non esiste più industria e le piccole e medie imprese cadono come birilli sotto i colpi della crisi e dell'autismo di un ceto politico sempre più chiuso a riccio nel tentativo di salvare poltrone, mazzette e privilegi, e la lista sarebbe interminabile, a voler essere ottimisti.

Il terremoto che ci ha scosso è ben lungi dall'esser finito, sarà bene prenderne consapevolezza, e non sarà un'inutile alleanza rabberciata secondo vecchi schemi che ci porterà fuori dal pantano, anche di questo sarà bene prender coscienza.


Un mondo che nella sua criminale distruttività qualche finta certezza pure ce la faceva balenare davanti agli occhi per tenerci silenti ed ubbidienti si è definitivamente dissolto lasciando dietro di se una scia di macerie che sarà lunga, lunghissima, e nessuno può sapere per quanto ancora continueranno a piovere massi, fango e calcinacci.

Eh già, i Maya c'hanno azzeccato, e sarà saggio attrezzarsi per far fronte al cataclisma accettando il fatto che sarà ancora maledettamente lungo e le conseguenze, ci piaccia o no, saranno imprevedibili ed inimmaginabili.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.28) 13 marzo 2013 15:50

    "È finito un modo di praticare la politica, vecchio, corrotto, clientelare, che ha portato il paese sull’orlo del baratro,!

    Tutte chiacchiere!

    Allora dirò che le cose stanno cambiando quando - 1 sarà fatta una seria legge sulla corruzione, che non si limiti solo a delle nuove norme repressive ma che vadano a incidere sulla fase preventiva e della commistione tra pubblico e privato;

    -2 quando oltre al reato di traffico di influenza si appresti un serio impegno contro il clientelismo, vero cancro nei rapporti tra cittadini e Stato;

    -3 quando un parlamentare o un gruppo di essi che si scaglia contro la magistratura per sottrarsi ai controlli di legalità - come ha sempre fatto il ceto politico italiano - viene incriminato ed espulso dal parlamento;

    -4 quando si metterà mano ai legami tra ceto politico e dipendenti pubblici da una parte e mafie e massonerie dall’altra.

    Di tutte queste cose al momento non vedo traccia nelle azioni e dichiarazioni dei parlamentari cinque stelle, né tantomeno in quelle del cosiddetto "megafono".

    L’unica cosa che ho visto sinora è che erano partiti dicendo di volersi prendere uno stipendio netto di 2.500 euro e sono arrivati a 11.000, oltre naturalmente l’ostinato rifiuto di discutere di un governo del paese.

    Ma dove le vedi tutte queste grandi novità??

  • Di (---.---.---.152) 13 marzo 2013 23:25

    Grillofugo >

    L’austerità di Monti ha tolto la speranza ad un paese strozzato dalla lunga crisi.
    Così è scattata l’ascesa del M5S. Facile intercettare la frustrazione della gente ridotta in mutande e spargere benzina sulla rabbia che montava. Ancor più facile professare onestà additando le “nefandezze” di a o dalla recessione.certa classe dirigente.

    Adesso Grillo “profetizza” che l’estate vedrà la fine dei vecchi partiti e che entro un anno il “sistema paese” arriverà al collasso. E poi?
    Spera che, con la tensione sociale, crescano ancora i consensi fino ad occupare il 100% del Parlamento. Intanto se ne sta al balcone a “sparare” battute e slogan ad effetto nonché a gridare al complotto.
    In realtà sta solo prendendo del tempo.
    Tempo per “rodare” il suo manipolo di parlamentari e, soprattutto, per cercare di stillare da una lunga lista di “fascinose” proposizioni un realistico programma di governo che non prefiguri (come ora) un disavanzo da 70 miliardi l’anno.
    Di più.
    Per un milionario risibile è “sfidare” i partiti a rinunciare ai rimborsi elettorali e “secretare” i costi del suo megaraduno di Roma oppure decidere quanto deve bastare per vivere da parlamentare.
    Così come proporre un referendum abrogativo sull’Euro ignorando l’art.75 (trattati) della Costituzione o cambiare l’art.67 (mandato) rischiando di tornare a lotte e faide da età dei Comuni
     
    E’ questione di ruoli e valori.
    Il topo non sfida mai il gatto solo per dimostrare di essere il più furbo.
    Nella storia non c’è traccia di giullare, comico, istrione, attore o autore di satira politica che, per quanto geniale e famoso, abbia concepito di porsi alla testa di un movimento di riscossa popolare.
    Da vero “mattatore” Grillo detta l’inizio di una “rivoluzione di civiltà” con un atto “familiare” (non-statuto M5S) registrato appena 4 giorni prima che vengano fissate le elezioni.
    Si può biasimare un “politico” e dargli del “comico” (o di peggio), ma non ha senso dire l’inverso. Il valore di un “politico” si misura dalla sua capacità di dettare obiettivi “realizzabili” e risolvere realmente i problemi.
    Solo coerenza e responsabilità sanno indicare la direzione per un Ritorno alla metà

  • Di (---.---.---.77) 7 aprile 2013 13:20

    Pienamente d’accordo con l’articolo.A tutti coloro che criticano lo stato attuale della nazione vuol dire che gli stava bene come andavano le cose prima,senza fare cambiamenti.Una classe politica piena di c.......i come ha detto Monti.Che per non mettere a repentaglio le loro poltrone,hanno voluto il governo tecnico e votato successivamente le manovre dello stesso.Ora per propaganda politica criticano quelle mosse!!!.Ben venga chi voglia provare a fare cambiamenti per il bene della nazione,anche se è una sola lucciola nella notte di luna scura.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares