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Guerra in Ucraina | Strategia di sopravvivenza: occhio a chi parla

Cosa sia diventata l'"informazione" nel nostro Paese o, i media mainstream come dir si voglia, credo sia sotto gli occhi di tutti. Purtroppo c'è chi vede, chi proprio non vede e chi, pro domo sua o per mera scelta ideologica, non vuole assolutamente vedere. Ovviamente questa situazione di occupazione "manu militari" dei notiziari eterodiretti, piuttosto che dei talkshow orientati al pensiero unico, determina anche situazioni al limite del paradosso, se non addirittura del ridicolo. 

Ieri sera ospite della Gruber Marco Travaglio e in collegamento Beppe Severgnini. Entrambi autorevoli giornalisti ma distanti anni luce l'uno dall'altro. Si può essere, sia chiaro e a giusto titolo, estimatori dell'uno o dell'altro. Esordisce Gruber, citando il nuovo libro di Travaglio in uscita proprio oggi nelle librerie e nelle edicole in abbinamento al Fatto Quotidiano, dal titolo pungente " SCEMI DI GUERRA". Ovvio il riferimento a tutto l'ambaradan che riguarda la guerra in Ucraina che, a scanso di equivoci, se è conseguente all'invasione russa non deve esimere dal formarsi una opinione nel merito sulle resonsabilità di tutti gli attori in campo. Severgnini ingrana la marcia " Caro Marco perché definisci scemi tutti quelli che hanno una opinione diversa dalla tua?" . Domanda precisa. Travaglio replica che la sua opinione personale è tutta racchiusa nella sola prefazione del libro, peraltro ben nota, mentre tutto l'elaborato descrive le fregnacce, le balle e le frottole, virgolettate e dettagliate, che hanno imperversato su stampa e tv, aventi come unico scopo quello di inculcare il "pensiero unico". Ossia far digerire agli italiani i sacrifici in corso. Cioè, tradotto, un conto è una opinione e un conto è una balla. Stiamo parlando di cose assolutamente diverse, ma Severgnini non mi è sembrato cogliesse la differenza. Allora "take the difference". Affermare che la terra non è rotonda ma è piatta, non è esprimere una opinione, è una colossale cretinata. Chi disse, ed ora ci governa, che il Covid non esisteva ma era una invenzione di Conte (stragista) e dei pentastellati, affermava una emerita cretinata. Il punto semmai è distinguere tra colui o coloro che mettono in giro le balle e quelli che ci credono, bevendosele come un succhino. Chi la partorisce o è un cretino (leggi scemo) alla Red Ronnie alias Crozza, oppure è un gran furbacchione che vuole crearsi un orticello di beoti da spennare come polli. Viceversa chi invece se la beve è solo e soltanto un povero cretino (leggi scemo). Quindi "scemi di guerra" si riferiva a quelli che si bevono tutte le balle, elencate punto per punto nel libro. Passiamo oltre.

Stamani, per puro caso perché ormai punto deciso allo sport o a Cartonito da vedere con la mia nipotina, mi imbatto su RAI 3. Ospite Vittorio Emanuele Parsi professore di "Strategie internazionali" (se ben ricordo) alla Università Cattolica del Sacro Cuore. So chi è che e di quello che dice non condivido praticamente nulla. E questa è una mia strettissima opinione. Altri ospiti della trasmissione, il generale Tricarico, ex comandante Nato, e l'ex ambasciatore Ragaglini. Bene, il prof. Parsi ha edotto gli astanti sulle teorie che denotano il suo pensiero sulla vicenda Ucraina. A caso ( in sintesi); la differenza tra USA e Russia é che gli Stati Uniti sono nati come una democrazia e quindi hanno solidi principi che vogliono siano rispettati. Tradotto appoggiano l'Ucraina per difendere il principio di legittima sovranità nazionale. Viceversa ovviamente la Russia è una dittatura e quindi senza principi. Evidentemente il prof. Parsi però dimentica di dirci come mai questo "Sacro Principio" non valeva anche per Vietnam, Afghanistan, Iraq, Siria, Serbia e chi più ne ha ne metta.

Una opinione, questa indubbiamente si, che però lascia esterefatti per la assoluta faciloneria con la quale è stata detta. Credo che neppure Biden, che è tutto dire, sarebbe stato cosi "tranchan". E' bastato vedere l'espressione dell'ex ambsciatore Ragaglini, proprio in Iraq al tempo dell'invasione americana e soci, e quella del generale Tricarico che di guerre sante ne ha viste parecchie, che hanno cercato di argomentare in contraddittorio la tesi alquanto semplicistica e riduttiva, senza peraltro, a mio avviso, sortire alcun effetto sull'autorevole docente. Fermo come un monolite sulle sue certezze filo occidentali a prescindere. E siccome, per inciso a supporto, è stata pure citata la estrema fermezza della Ursula Wonderline nell'appoggiare la condotta americana in Ucraina, è emerso che la signora che ora guida l'Europa è stata per otto anni ministro della difesa in Gemania e, per dirla per bocca dei due astanti oltremodo qualificati contraddittori, non lo si diventa senza l'approvazione degli USA. Capito chi abbiamo a difendere la sicurezza ed il benessere degli europei ?. 

E allora, concludendo Putin è un assassino stragista e va portato davanti ad un tribunale internazione per essere giudicato per crimini contro l'umanità. Giustissimo, sono d'accordo, approvo senza se e senza ma. E gli altri ?. 

 

 

 

 

 

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