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Grillo incontra la BBC: "Potere ai cittadini e non più ai partiti"

“La rivoluzione è cominciata, distruggeremo tutto e il Movimento 5 Stelle cambierà il mondo”. È con queste parole che Beppe Grillo accoglie il giornalista della BBC all’indomani delle elezioni che anche in Gran Bretagna sono state sintetizzate come quelle che hanno avuto nel “comedian turned politician” l’unico e vero vincitore.

L’euforia e la soddisfazione sono quasi ostentate, tanto che, nonostante la presenza dell’interprete, Grillo cerca a più riprese di interloquire in inglese con il giornalista, seppur in questa circostanza possa affidarsi più alla mimica che all’eloquenza.

La prima domanda che gli viene rivolta è un compendio della curiosità e, lo si dica, dell’allarme suscitati dal fenomeno M5S. “Gli italiani vogliono sapere nello specifico cosa tu voglia fare, se c’è una qualche possibilità di formare un governo”. Niente giri di parole. “L’Italia è stata senza governo da anni. E ora succederà quello che è sempre successo, ovvero, la destra e la sinistra si metteranno insieme; il tutto durerà un anno, poi ci saranno nuove elezioni e allora sì, il Movimento Cinque Stelle cambierà il mondo”. 

È davvero la distruzione totale la missione? Una rivoluzione? Ebbene, la risposta è sì. Ma Grillo si nega la paternità totale di tale processo. Perché, spiega, è venuta da sé, in virtù degli eventi e grazie - ecco il suo mantra - internet. 

L’intervistatore lo incalza: “La tua campagna non è stata divertente ma piuttosto rabbiosa. Sei capace ora di controllare questa rabbia?La gestualità si fa ancora più viva nello spiegare che quella mostrata negli ultimi mesi è stata una rabbia diversa da quella cui gli italiani erano abituati a sperimentare. Sarebbe una forza arricchita speranza, quindi positiva, e addirittura, democratica. “Vedrai”, dice in segno di sfida. 

E se una cospicua parte di questa rabbia Grillo l’ha indirizzata verso i giornalisti italiani a cui si è negato, sembra attendere senza troppe remore la domanda forse più insidiosa, quella sulla situazione economica e il lavoro. Ed eccolo alle prese con l’inglese a spiegare che la sua proposta sarebbe quella di tagliare i fondi per la finta missione di pace in Afghanistan; poi, tagli all’istituto della Presidenza della Repubblica e a quelle pensioni d’oro che vanno dai diecimila ai novantamila euro. Tutte da ridurre ad un tetto massimo di quattromila.

“Quale messaggio vuoi dare all’Europa? Vuoi uscire dall’Euro?”Parola ai cittadini in questo caso, con un referendum. Soluzione che richiama il progetto messo sul tavolo dal premier britannico Cameron che non molto tempo fa si è detto d’accordo ad una consultazione riguardo la permanenza del suo paese nell’Ue.

Infine la summa del Grillo-pensiero. “Niente restauri, vogliamo distruggere tutto. Potere ai cittadini e non più ai partiti”. Vedremo.

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