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 Home page > Tribuna Libera > Grazie Grillo… avanti verso il “sol dell’avvenir”

Grazie Grillo… avanti verso il “sol dell’avvenir”

Sì, la rivoluzione, quella vera, avanza sotto mentite spoglie. Altro che ”infidi” cospiratori che ancora si rifanno ai simboli dell’antico e bruto lavoro materiale: la falce, per tagliare l’erba nel giardino, e il martello, per mettere chiodo al quadro da appendere su in parete.

Il tempo passa e le strategie si aggiornano, nelle teorie e nelle prassi.

Infatti, sostiene pubblicamente Beppe Grillo del Movimento cinque stelle, che: "Voglio uno Stato con le palle, eliminiamo i sindacati che sono una struttura vecchia come i partiti politici. Non c'è più bisogno dei sindacati. Le aziende devono essere di chi lavora".

“Le aziende a chi lavora”, proclama. Un vecchio grido di battaglia che ha attraversato l’Italia (dalle Alpi fin quasi alle piramidi), l’Europa e il mondo tutto, ad iniziare dal quasi tardo ottocento.

Quindi, senza più padroni. Per amministrarsi da sé, con l’ausilio di operai, impiegati, dirigenti e manager, tutti unisoni riuniti nel solo grido di battaglia: il “luogo” di lavoro è nostro, rappresentiamo tutto. Via vili padroni!

In siffatto contesto non servono più le organizzazioni sindacali, stanco, stolto ed antico “feticcio” della stantìa contrapposizione capitale – lavoro.

Il nuovo “Soviet”, della riscoperta dittatura del proletariato, con la rappresentanza diretta senza più “intermediari” parte dall’Italia, poi ci facciamo i conti con l’esportazione della novella idea, per globalizzare.

In siffatto “disegno” tutti: finanza, banchieri, speculatori, tutti al servizio del “chi lavoro”, con una prebenda max che stia nel rapporto ½.

Evidentemente Grillo ha un piano, che, prudentemente, ancor non svela.

Certo, conviene tacere la strategia, prevale sempre, per forza di cose, il vecchio adagio del “taci che il nemico ti ascolta”.

A ben pensarci, dagli occhi, dallo sguardo e dall’ispide barba, sembra proprio il Carlo Marx o il Bakunin, reincarnato sotto “mentite spoglie”.

Sì, questo novello secolo ci riserberà proprio… delle grosse e grasse risate, gioie e godurie, proprio per evitare le già incombenti tragedie.

Altro che vecchia talpa, il “grillo” sarà l’emblema del riscatto del proletariato.

Poi, più in avanti, piano piano, ci svelerà la nuova formula per raggiungere il nuovo “paradiso”, del senza più servi e né padroni.

A quel punto saranno proprio dolori per quei grassi ed egoisti Lor signori.

Certo tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, però Lui ha già attraversato lo stretto.

Con un buon allenamento, in terra, in ciel e in mare, si può raggiungere anche il “sol dell’avvenir”.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.185) 21 gennaio 2013 16:02

    Più passano i giorni e più l’ideologia grillina della democrazia direttta si mostra per quello che realmente è: un mostruoso sistema istituzionale che il solo tentativo di realizzarlo può portare gli italiani al definitivo disastro e riduzione dell’Italia a paese del terzo mondo.

    Inoltre, con il procedere della campagna elettorale e le continue sparate di Grillo si evidenziano le profonde similitudini con il movimento di Guglielmo Giannini dell’uomo qualunque.

    • Di (---.---.---.169) 21 gennaio 2013 18:19

      guarda che nel terzo mondo ci siamo gia ´e nemmeno uno con la 1 elementare puo´ fare peggio nemmeno se ce la mette tutta

    • Di (---.---.---.177) 21 gennaio 2013 18:53

      Per alcuni aspetti si, per altri no. La corruzione ad esempio o anche il clientelismo e i rapporti mafie-politica. Per latri aspetti no, siamo ancora il quinto apparato industriale del mondo, che non è cosa da poco.

      La scelta che abbiamo davanti come popolo è: corregiamo i difetti e avanziamo insieme a Germania , Francia, Olanda, Svezia, ecc. ...

      Oppure scegliamo - come propongono sia Grillo che Berlusconi - la via cinese- indiana (ritorno alla lira e quindi compressione dei salari reali) ??

  • Di (---.---.---.172) 21 gennaio 2013 22:12

    Ma come, con Grillo si va verso il terzo mondo (non ha mai governato neanche per un minuto) e con Monti/Bersani/Berlusconi ( leggersi i parametri disoccupazione debito crisi dello stato sociale, moria imprese private, prelievo fiscale, riduzione diritti democratici) si va verso Marte, forse????

  • Di (---.---.---.169) 21 gennaio 2013 22:28

    io sono per la totale abolizione della triplice sindacale CIGL,CISL,UIL pur essendo iscritto alla FIOM,un po di anni fa ho avuto una controversia con la mia ditta che mi ha portato ad avere uno scontro in trbunale,preciso che si tratta di una multinazionale, comunque ho chiesto aiuto al sindacato ma questo mi ha risposto picche,e devo dire che sono stato insistente.............alche ho deciso di agire da solo,io solo con un avvocato loro con tre avvocati, IL PROCESSO L HO VINTO MA HO SPESO UN BORDELLO DI SOLDI QUANDO CON IL SINDACATO SEI IN TEORIA HAI TUTTE LE PROTEZIONI AD UN PREZZO MINIMO,LA MIA ATTUALE TRATTENUTA SINDACALE E DI16EURO PER 30 GIORNI 480EURO PER 12 MESI 5760EURO.POI NON LI HO PIU DISTURBATI,NON HO PIU FATTO UNA MANIFESTAZIONE ANZI LI HO CRITICATI ASPRAMENTE DICENDO CHE SONO UN ISTITUZIONE VECCHIA,ANTICANELLA CONCEZIONE DELLE COSE................E POI NESSUNO SI DOMANDA QUANTO COSTA MANTENERE LA TRIPLICE NON MI DILUNGO DI PIU

    • Di Kocis (---.---.---.247) 22 gennaio 2013 14:44

      gentile signore,

      da parte mia per tanti anni ho svolto attività sindacale, sempre di base, in prima fila, proprio nella FIOM.
      Nella mia area territoriale non ho mai visto o sentito casi di rifiuto di difesa processuale.
      Certo, comprendo, ogni caso fa storia a se. Lei non da nessun elemento sul merito della questione che La riguarda. Preferisce restare totalmente anonimo. Tutto si può ..........conseguentemente supporre.
      Sarà stata alquanto "spinosa", a punto tale di avere sollevato perplessità nella stuttura sindacale di sua competenza.
      In ogni caso questo non giustifica affatto il suo gettar fango su un’organizzazione sindacale che vive, nell’ambito nazionale, grazie agli iscritti che con la propria delega ne condividono e sostengono l’esistenza. 
      Dia maggiori elementi di comprensione. In caso diverso non si capisce proprio il suo distruttivo sfogo.

      saluti

      Kcis

    • Di (---.---.---.15) 22 gennaio 2013 21:40

      INFATTI SONO ANCORA UN ISCRITTO FIOM MA NON VUOL DIRE CHE SE IO HO RICEVUTO UN TALE COMPORTAMENTO SIA UN ABITUDINE COMUNQUE RIBADISCO CHE SONO DACCORDO CON GRILLO LA TRIPLICE ANDREBBE ABOLITA

  • Di (---.---.---.44) 27 gennaio 2013 20:01

    Convitato >

    Monti afferma di “rischiare tutto” con la sua scelta di salire in politica.
    Vediamo i fatti.
    Stando ai sondaggi il Centrosinistra avrà da solo la maggioranza alla Camera. Non così al Senato dove il drappello dei Montani risulterà determinante.
    Due i possibili esiti di detto scenario.

    Primo.
    Monti ottiene un ruolo di “peso” (prestigio) nel governo.
    Avrà 5 anni di tempo per “mettere mano” alle sue stesse riforme e perfino per ridurre le tasse. Sull’onda dei benefici effetti di una ripresa economica potrà far dimenticare i tanti “sacrifici” imposti.

    Secondo.
    Le sue “ricette” neoliberiste, vincolate al “rigore”, risultano divergere a tal punto dal programma del Centrosinistra da impedire una convergenza. Non si profila alcun governo con la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento
    Monti potrà desumere, per analogia, che anche nel novembre 2011 andare ad elezioni non avrebbe sortito alcun governo “stabile” e che non c’erano alternative alla sua “chiamata”. Quanto meno verrà rimarcato il valore del ruolo svolto come “salvatore” del paese.

    Ergo.
    La storia insegna che in politica il vero rischio è un “precoce” oblio. Sempre che non si perda il senso ed il significato di Parola e Merito

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