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Governo Letta: attesa per il giuramento e intanto parte il "totoministri"

Manca poco alla composizione della squadra di governo di Enrico Letta, vicesegretario del Pd, che, giorni fa, è stato incaricato dal rieletto presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, con l'impegno di formare l'esecutivo.

Sarà composto, come il precedente governo di Mario Monti, sempre di 18 ministri il prossimo governo di Letta che ha dichiarato, al momento dell'insediamento, "questo governo non nascerà a tutti i costi, nascerà se ci saranno le condizioni". 

Scottano le poltrone dei dicasteri che, a giorni, forse oggi sarà il giorno decisivo, saranno occupati dai ministri pronti a "troneggiare" e a guidare il Paese. 

Il totoministri ha preso, oramai, il largo. La discussione impazza sul web, sulla stampa, tra i cittadini. Non si parla d'altro. Silvio Berlusconi si è mostrato fiducioso e ha dichiarato che "il governo si farà". 

Piero Grasso, invece, presidente del Senato, ha commentato sperando che "il governo duri 5 anni". Ma la sua speranza è uguale anche a quella di tanti altri politici e cittadini che, considerando la 'precocità' dei governi italiani dell'ultimo ventennio, si staglia benissimo nell'attuale e futuro scenario politico. 

L'assetto politico che sembra dare Letta al suo governo è: quattro ministri al Pd, quattro al Pdl, due a Scelta Civica e il resto a figure autonome. 

Scottano i nomi e le candidature fornite dai 'bookmakers' della politica. Mentre si gioca dunque sui possibili nomi, Enrico Letta, ha precisato, con l'intento di livellare i "rumors" che "il totoministri impazzirà ma dirò tutto quando, se scioglierò la riserva, riferirò al presidente della repubblica".

Angelino Alfano, in pole position come vicepremier. In caso contrario, verrà spostato alla Difesa. Alle Pari Opportunità, Mara Carfagna; al Lavoro, Stefano Fassina, ma anche Renato Brunetta; All'Interno, la Cancellieri, Sergio Chiamparino o Graziano Delrio; agli Esteri, D'Alema o Giampiero Massolo; alla Sanità, Maurizio Lupi o Renato Balduzzi; all'Agricoltura, Paolo De Castro; all'Economia, Giuliano Amato, Pier Carlo Padoan o Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia; alla Giustizia, Michele Vietti, presidente del Csm; all'Istruzione, Mario Mauro Maria Laura Carrozza del Pd; allo Sviluppo, Dario Franceschini; alle Riforme, Gaetano Quagliariello; alle Politiche comunitarie, Enzo Moavero Milanesi; allo Sviluppo, Paolo Romani, Delrio Passera. Circolano anche i nomi della Bernini, CalabriaGelminiPuppatoFittoBoccia e tanti altri che in queste ore sono in lizza per essere scelti. 

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