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Gli effetti perniciosi della religione

Tra i mali che, nell’epoca attuale, stanno gravemente minacciando il nostro mondo, come guerre, pandemie, tragedie di migranti, delusione delle nuove generazioni, crisi finanziarie, autoritarismi, la “Caduta” raccontata dalla favoletta della Genesi che descrive il dramma dell’uomo e della storia per colpa di due progenitori, Adamo ed Eva nati dal fango, con un serpente parlante e un dio invisibile, potrebbe apparire veramente come l’ultima delle sciagure.

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Ma altri pericoli stanno “strisciando” nell’epoca attuale e questi non parlano, non tentano, ma si insinuano ancora più pericolosamente devastando le società, persino quelle più avanzate: cioè la graduale perdita dell’autodeterminazione, dei diritti civili e soprattutto della LAICITA’, i quali sono indispensabili al progresso di ogni paese per renderlo un posto migliore per tutti, credenti e non credenti.

Certe cronache quotidiane che passano inosservate, solo perché riguardano “gli altri” ci parlano con una lingua di devastazione, di sconvolgimento della morale, di deturpazione, hanno sempre più come principale attore la religione.

23 Aprile 2023. Kenya. Riesumati 27 cadaveri nella foresta dell’orrore: si sono lasciati morire di fame su ordine del capo della setta Paul Mackenzie. “Ho creduto in lui, mi ha fatto sentire Gesù vicino”.

La storia si cela dietro il reperimento di decine di cadaveri sotto la terra di Malindi, città sulla costa orientale del Kenya. Le ricerche condotte dagli investigatori locali hanno portato a stabilire che si sarebbe trattato di un suicidio di massa. Un pastore, Paul Mackenzie Nthenge, ha convinto i suoi fedeli a lasciarsi morire di fame per “incontrare Gesù”, come hanno raccontato alla polizia locale i sopravvissuti, tutti kenioti. La Sala delle preghiere della “Good News International Church” era piena di persone emaciate, ridotte pelle e ossa, circondate da escrementi. Durante il blitz sono state trovate anche quattro persone in vita, ma sono morte poco dopo il ricovero” (https://www.open.online/2023/04/25/kenya-suicidio-di-massa-setta-gesu/).

Una storia come tante altre che vengono divulgate, passano inosservate, vengono ignorate molto spesso con la precisa volontà di non compromettere il proprio credo religioso.
Perché le persone si rendono dipendenti da molte cose.

Alcuni pensano di non poter vivere senza giornali e quotidiani, mentre altri pensano di non poter vivere senza sigarette. Alcuni pensano che una vita senza musica non valga la pena di essere vissuta, e altri, ancora, pensano che una vita senza religione non abbia senso.
Sono dipendenze? O sono questi i veri bisogni che dovremmo sforzarci di preservare, "a qualsiasi costo"?

Certo, lo so bene che agli occhi di un credente, come diagnosi dei problemi del mondo, questi fatti e queste osservazioni sono sorprendentemente fuorvianti.

Non si possono ragionevolmente paragonare ai milioni di uomini, donne e bambini che devono sopportare i tormenti della guerra, della carestia, della tortura politica o della malattia mentale.
MA, in questo momento, anche milioni di persone senzienti stanno soffrendo afflizioni fisiche e mentali inimmaginabili, in circostanze in cui la compassione di Dio non si vede da nessuna parte, e la compassione degli esseri umani è spesso ostacolata da idee assurde sul peccato e la salvezza.

Prendiamo, ad esempio, quello che sta succedendo negli Stati Uniti a proposito delle nuove restrizioni sull’aborto.

Dal 2021, quando la legislazione del Texas ha approvato una legge nota come SB 8 (Senate Bill 8) la nuova legge che vieta l’aborto dopo sei settimane di gravidanza, i medici possono intervenire sulla interruzione, al fine di salvare la vita alla madre, solo quando non viene più rilevato il battito cardiaco del feto, lasciando che le condizioni della paziente si deteriorino pericolosamente.
E’ stata soprannominata in modo manipolativo e non scientifico “legge sul battito cardiaco”.

L’esecuzione di un aborto, quando la donna non è a rischio di morte, è punibile fino all’ergastolo.


“Ma quando queste donne si ammalano, si ammalano velocemente. Sono minuti, non giorni: sei fortunato se hai un paio di ore prima che la donna si ammali radicalmente… quando potresti andare in prigione, vieni davvero coinvolto, siamo coperti dal ‘a meno che’? ... Ed è questo che rallenta le cose”.
Questa è la dichiarazione di un perinatologo di Austin, rilasciata a The New Yorker.

Ma, si dirà, questa è politica, mica religione.
Eh no… proprio no!
Il ribaltamento di Roe vs Wade da parte della Corte Suprema, un caso storico che aveva consolidato per 50 anni il diritto all’aborto, ha infranto i diritti riproduttivi negli Stati Uniti.
Per la maggioranza dei Giudici abolizionisti della Corte Suprema “dal momento stesso della fecondazione, una donna non ha diritti di cui parlare”.
Persino il presidente Joe Biden ha definito la sentenza “un tragico errore”.

La maggioranza dei giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti è di indirizzo conservatore e sappiamo molto bene quanto il “repubblicano conservatore” sia legato al cristianesimo evangelico.

Dei nove giudici, sei (compreso il Presidente della Corte) sono stati nominati da Presidenti repubblicani (George W. Bush, George H.W. Bush, Donald Trump).
L’ultima “chicca” di Mr. Trump è la nomina di Amy Coney Barret, cattolica devota e ferventemente contraria all’aborto.
I democratici si opposero alla sua nomina, chiedendosi se questa persona potesse essere stata un arbitro imparziale a causa delle sue profonde convinzioni religiose.
 A Notre Dame disse che una carriera legale non è che un mezzo per un fine… e quel fine è costruire il Regno di Dio”.

Se hai ragione a credere che la fede religiosa offra l'unica vera base per la moralità, allora gli atei dovrebbero essere meno morali dei credenti. In effetti, dovrebbero essere assolutamente immorali. È così?
La Parola di Dio è invulnerabile alle incursioni di ingerenza fatte dalla scienza.
Il primo incantesimo dell’uomo, il tabù, e il secondo incantesimo, la religione stessa, sono legati insieme in un abbraccio indissolubile e possono essere tenuti in piedi per secoli, perché ognuno presume che qualcun altro abbia delle buone ragioni per mantenerli, e nessuno osa sfidarli.
Ma si può credere in Dio solo se si pensa, con la ragione, che Dio esista davvero.

Perché semplicemente entrando in chiesa, non puoi diventare un buon cristiano più di quanto entrando in garage non puoi diventare un’auto…!

Questo articolo è stato pubblicato qui

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