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Gli auguri di Ahmadinejad per Obama - Testo integrale della lettera

Per la prima volta dalla rivoluzione islamica dell’1979, un capo del governo iraniano spedisce un messaggio di augurio ad un neo eletto presidente americano, mentre da 30 anni non esistono relazioni diplomatiche tra i due paesi, e mentre ancora in carico presidente americano G.W.Bush, ripetutamente ha minaciato l’Iran di attacco militare.

Il presidente americano Jimmy Carter , passò il capodanno dell’1978 a Tehran con la famiglia dello scia Mohammad Reza Pahlevi, in quella occasione, Carter fu accompagnato dalla moglie e da quasi 2/3 del suo staff e questo dimostrava l’attaccamento dell’America di quegli anni all’Iran come paese alleato, però dopo la rivoluzione dell’1979 l’America ha interrotto i rapporti diplomatici con l’Iran.
Questa è la prima volta che un presidente iraniano saluta un nuovo presidente americano in maniera ufficiale negli ultimi 30 anni.

Ecco la versione integrale del messaggio di Mahmood Ahmadinejad a Barack Obama:
In nome di Dio Clemente e misericordioso

Onorevole signor Barack Obama, presidente scelto degli Stati Uniti d’ America
Le esprimo le mie congratulazioni per la conquista del voto della maggioranza degli elettori nella ultima elezione, come Lei sa; Dio offre molte occasioni alle sue creature nella loro vita , queste occasioni possono essere sfruttate dagli eletti per favorire l’evoluzione qualitativa e quantitativa dell’umanità, ma a volte vengono usate contro i popoli per guidarli verso il precipizio.

La mia speranza è che lei sia, come dimostrano i suoi discorsi, ben in grado di individuare gli interessi reali del popolo che si accinge a guidare, spero che lei sia un vero amante della giustizia e che non ceda davanti all’insaziabile avidità di un netta minoranza egoista ed stolta che cercherà di influire sul suo mandato, e spero che sfruttando al meglio questa occasione, Lei possa lasciare un buon nome e un buon ricordo di sé e delle sue opere nella storia e nel cuore del suo stesso popolo e quello dei popoli del mondo .

Credo che ciò che il suo popolo aspetta da Lei sia una risposta chiara e veloce, un cambiamento rapido, della politica interna e quella internazionale del suo paese, e questo costituisce anche la richiesta della maggioranza dei popoli del mondo che uniscono la loro voce in questo momento storico a quella del popolo del suo paese.
Io spero che tutte queste speranze trovino lo spazio primario nella agenda dei suo programmi e nei suoi progetti, e per il governo che si accinge a formare.

Da una parte il popolo americano ha molta tendenza a valorizzare al meglio i valori umani e quindi le loro aspettative corrisponderanno ad una politica in cui Lei usi tutto ciò che ha in potere, tenendo conto di questi valori nelle questioni etiche per risolvere la crisi economica e per riconquistare l’onore perduto degli americani, nonché per ritrovare quello spirito necessario che possa trasformare le speranze del suo popolo in una realtà basata sul rispetto dell’individuo senza alcun pregiudizio razziale e sui diritti che devono rafforzare la base della società che è costituita dalla famiglia.


Dall’altra parte, i popoli del mondo hanno anche loro delle aspettative che si basano sul rifiuto delle politiche di guerra e di occupazione militare, rifiuto delle politiche basate sull’ inganno e sulla prepotenza e sull’umiliazione dei popoli e sulla impostazione di ingiusti meccanismi come "usanze regolari " nelle relazioni internazionali.

Questa è stata la politica internazionale del suo paese in questi anni passati ed è questo alla base dell’odio generale a livello mondiale , che molti popoli esprimono nei confronti del suo paese e io spero che questa, che io ritengo sia un’ offesa al popolo americano, sia recuperata con un cambio della politica del suo paese e che sia chiaro al mondo che tutto ciò non era la volontà di tutti gli americani ma solamente la scelta di chi si trovava al governo del suo paese negli anni passati, spero quindi che l’America possa cambiare tutto l’abominio che c’è stato in questi anni contro i popoli e che il rispetto per i popoli sovrani diventi il principio base dei rapporti internazionali del suo futuro governo.

Io spero che in modo particolare, il suo futuro governo, possa intraprendere una politica basata sulla giustizia, per quanto riguarda il popolo palestinese che da 60 anni è vittima della negazione dei più elementari diritti di cui dovrebbe godere ogni altro popolo del mondo , spero che Lei possa mettere fine alle ingiustizie perpetrate ai popoli dell’Iraq e dell’Afghanistan e spero che Lei possa comprendere che il grande popolo iraniano, che gode di una storia documentata come il popolo costruttore di Civiltà, è stato sempre benevolo verso la giustizia e verso la verità e, che in base a questa, abbraccia pienamente ogni politica che possa stabilire la giustizia nel mondo e , in particolare, nel medioriente.
A mio avviso, se intraprendiamo la strada maestra illustratoci dagli insegnamenti dei grandi profeti, le speranze di poter camminare verso la giustizia crescono nel mondo, e con l’aiuto di Dio, si potrà recuperare parte delle pesantissime e gravissime ingiustizie del passato .

Che Iddio possa far scendere la pace su tutti i popoli del mondo , auguro ogni successo e piena salute fisica e mentale e la possibilità di evolversi nel futuro , prendendo anche lezioni degli errori del passato ed auguro che siano grandi e ripetute le occasioni per voi per servire le creature di Dio e per stabilire la pace tra popoli.
 
Mahmood Ahmadinejad 
Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran   
 

Commenti all'articolo

  • Di giulbar (---.---.---.112) 8 novembre 2008 13:03

    Ahmadinejad avrà scritto in inglese il testo del messaggio, sennò chissà che casino avrebbero creato i
    grandi traduttori che abitualmente traducono ogni parola di Ahmadinejad in minacce e sproloqui.
    Altra cosa rispetto alle battutine dei nostri cabarettisti.
    Credo che Obama sia degno del rispetto e della fiducia di tutti. Mi sono permessa di fare un esame numerologico di Obama ed è risultato essere una persona predestinata a grandi cose in campo sociale
    con tutti i numeri giusti al posto giusto.

  • Di reza (---.---.---.88) 8 novembre 2008 13:34

    Il discroso è molto chiaro; l’America(con il PIL di 13.500 mila miliardi di dollari) è il motore dell’economia mondiale, ma ora si trova in una situazione di crisi irreversibile che si estende rapidamente sul resto del mondo, l’America è anche il primo produttore ed esportatore di armi del mondo e in passato, quasi tutte le crisi periodiche che ha vuto, le ha superate iniziando una nuova guerra.

    L’Iran crede che l’America in questo momento sia diventata una coperta troppo corta che alcuni suoi "amici" cercano di tirarlo dalla loro parte; in primo luogo si tratta dei sionisti e in secondo dei filo sionisti alla berlusca, poi ci sono gli antagonisti regionali(il primo gruppo sta cercando di unire a se stesso anche questi) tra cui la Russia, Cina e Arabia saudita, i quali userebberò ricattare l’America che ora è in difficoltà.
     
    Secondo gli iraniani, l’America è in crisi ma dispone ancora dell’ unica formidabile forza militare del mondo capace di agire a livello globale quindi; quest’America, sarebbe molto pericolo se rimane nelle mani del neonazifascismo globale che è rappresentata dai sionisti, filo sionisti, neocons (quello che ne rimane)e salafidi.

    A mio avviso bisogna interpretare la lettera ad Obama dopo aver letto la lettera che Ahmadinejad scrisse a Bush, in pratica; l’Iran sta proponendo all’America una via d’uscità dalla trapola neonazifascista, una via globale di pace e di solidarietà, da contraporre a quella neonazifascista. 

    Dietro alle battute di berlusca vi è un sentimento di odio verso Obama che , vincendo le elezioni, sta facendo mancare la fonte di ispirazione(che era Bush) al neonazifascismo che ora si snete orfano di una potenza militare come gli USA. 

    • Di IvanB (---.---.---.114) 8 novembre 2008 16:11

      Ci sarebbe molto da dire sul PIL americano, se si considera che gran parte di questo denaro proviene dalla finanza ed è quindi frutto di bolle speculative, in pratica non è reale denaro (PIL), l’economia reale americana ha ormai ben altri numeri. Anche sui budget del Pentagono ci sarebbe molto da dire, pare che la corruzione imperversi e che le spese vengano gonfiate di non poco per poter arricchire privatamente non pochi ufficiali. Per quanto potente possa essere l’esercito americano non è comunque in grado di affrontare bene guerre che non siano di distruzione di massa, basti guardare all’Iraq o all’Afghanistan. L’Euorpa certo non è pronta a scendere in campo per difendere la supremazia USA (forse solo il Regno Unito), specialmente la Germania che con gli USA comunque ha sempre mantenuto un rapporto poco più che formale. Il ridimensionamento degli USA come attore internazionale è ormai più una necessità che una scelta. Speriamo che Obama sia in grado di imporre la volontà del popolo americano e non quella delle varie lobby. Non sarà un compito semplice, c’è chi è morto in questo intento...

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.165) 8 novembre 2008 15:56
    Paolo Praolini

    Questo è il primo scossone che Obama a dato all’opinione pubblica internazionale e non sarà sicuramente l’ultimo...

  • Di (---.---.---.140) 10 novembre 2008 14:28

    Lettera molto importante, ma non dimentichiamoci come vive il popolo iraniano e quali sono i suoi vincoli.
    Il Male ha molte facce.

  • Di reza (---.---.---.88) 10 novembre 2008 17:44

    Qualcuno ha detto che "per vedere gli effetti della elezione di Obama sulla scena mondiale, bisogna aspettare i risultati delle prossime future elezioni israeliane e quelle del maggio 2009 in Iran"!
    Non so chi tra la Livni o Natanyaho è più gettonato per avere in mano il prossimo governo in Israele, ma posso dire che in Iran la campagna elettorale è già in atto e non sembra che Ahmadinejad, oltre all’appoggio di Khamenei, abbia altro sostenitore, perché vedo i conservatori molto più decisi per Larijani(attuale presidente del parlamento), mentre i riformisti, ora che si è ufficialmente candidato Karobbi, si sono già bruciati la (probabile) carta di Khatami.
    Per quanto riguarda le condizioni in cui vivono gli iraniani, devo dire che queste sono condizioni di stato di guerra e di accerchiamento su cui ci marcia un’pò Ahmadinejad, ma la sono effettivamente, poiché quasi 3/4 della armata statunitense è presente nel cortile di casa iraniana.
    Ancora molti iraniani si chiedono se non c’era la bocca della Lewinsky, Khatami e Clincton dove potevano arrivare!
    Comunque, l’Iran è posizionato in un sensibile punto che lo rende geopoliticamente implicato in ogni questione che possa riguardare il medioriente o l’asiacentrale e il continente indiano quindi, finché ci sono in giro i Bush e i Berlusconi, e finché Israele continua ad interpratare il proprio ruolo come il punto di lancio del colonialismo occidentale nel mondo islamico, ci saranno anche gli Ahmadinejad. 

  • Di Rifat Lica (---.---.---.150) 24 novembre 2008 00:46

    E molto interesante questa apertura di Ahmadinejad,se da vero e sincera,ma a me mi sembra di più e un ipocrisia diplomatica,se e vero tutto questo che lui scrive,prima di tutto deve dare le prove che l’Iran intende a aprirsi ai inspetori delle Nazioni Unite,puoi avere il coragio e non ipocrisia a dare al mondo occidentale i esempi di cambiamento tante anche nel interesse del suo popolo.
    I ditattori sono demagogi,e lui e un mediocre dittatore del livelo più brutto della storia umana.
    Il popolo del Iran non lo meritino un dittatore cosi demagogo,ma speriamo che nei prosimi elezioni Presindenziali Iran,punisce lui e si apre la strada gusta e molto desiderata dal popolo iraniano,versso la democrazia e benessere,libertà.

  • Di reza (---.---.---.118) 25 novembre 2008 14:50

    Tutte la attività nucleari dell’Iran, come lo conferma anche l’ultimo rapporto dell’AIEA(ONU), sono controllati da questa agenzia internazionale e le ispezioni fatte nelle strutture di ricerca atomica in Iran sono cosi tanti che non hanno paragoni della storia dell’AIEA. 
    L’ira è un paese firmatario del NPT(Trattato di Non-Proliferazione della armi atomiche) e le sue attività sono regolate da questo trattato.
    Il "problema", se si può dire che di questo si tratta, non è che l’Iran vuole costruire la bomba, lo conferma anche il recente rapporto di AIEA che dice che "non esistono basi su cui stabilire le ipotesi che l’Iran abbia deviato le ricerche in campo civile, in quelle militari", quindi il problema è un’altro e di natura totalmente diversa.
    L’Iran è il terzo produttore di petrolio e secondo di gas nel mondo, ciò che è diventato un "problema" per Israele e per le potenze occidentali, e la capacità dell’Iran nel avere creato in proprio un "ciclo del combustibile nucleare"!
    Entro poco tempo, grazie a questo "ciclo del combustibile nucleare", l’Iran oltre ad essere uno dei maggiori esportatori di gas e di petrolio, diverrà anche esportatore di "combustibile nucleare", e questo avviene in un mondo dove ,da qui al 2015 , entererano in funzione 643 nuovi centrali atomiche nei vari paesi, dove i progetti per la realizzazione delle nuove centrali nucleari (per cui è già stata fatta la riciesta di autorizzazione presso l’AIEA), entro 2025 sono circa 2000!
    Effettivamente, nessuno al mondo sta creando problemi all’Iran per questo eccetto due paesi; Israele che in piena illegalità internazioale dispone di un centrale nucleare(Dimona) dove costtuisce armi atomiche, e l’America che in Iran vede, non una minaccia atomica, ma una minaccia concorrenziale sulla esportazione del "combustibile nucleare" in un mondo dove questo è tanto richiesta e dove la domanda cresce vertiginosamente.
    L’Iran ha sempre adempiuto agli obblighi stabiliti dalla NPT e tutte le strutture nucleari iraiane sono sotto il controllo dell’AIEA, ma Israele e l’America; i due paesi più fuori legge del mondo, i due banditi che hanno sempre calpestato la NPT, fanno pressione , sia sull’ONU che sull’AIEA e su altri paesi(Francia, Germania e Inghilterra), per mantenere in piedi una loro tesi falsa , del genere delle "armi di distruzione di massa di Saddam" , che accusa l’Iran di "avere l’intenzione di costruire l’arma atomica"!!!
    Gli Stati Uniti d’America in questo momento non sono in regola con la NPT, avrebberò dovuto, come stabilisce il primo articolo del trattato NPT, disarmarsi della armi atomiche(hanno circa 5000 testate atomiche), ma vediamo chiaramente che gli stanno ulteriormente sviluppando quindi, la loro parola non vale una cicca, per quanto riguarda Israele, loro non hanno mai firmato la NPT e nessuno ha ai ispezionato le loro strutture atomiche che detengono circa 200-330 testate atomiche pronte all’uso, quindi anche la loro parola non ha nessun valore,ma il mondo funziona ancora secondo il sistema dove vige il potere dei "vincitori" della seconda guerra mondiale, dove il termine "vincitori" si riduce ad una sola entità; che è quella sionista quindi, se lei non se né è accorta, la guerra imposta dai sionisti all’Islam che dura fisicamente da almeno 60 anni, esattamente dall’1948 cioé subito dopo la fine della II° guerra mondiale, durante gli 8 anni di amministrazione Bush è entrata in una fase decisiva dove i sionisti hanno trascinato l’occidente in guerra contro l’Islam, mentre il mussad se era assicurato la creazione della massima confusione, almeno nell’opinione pubblica occidentale, con il "cavallo di troia" del sionismo ne mondo islamico; Alqaeda.

    Ahmadinejad è frutto di questo scenario, è frutto di una politica, una economia e una sicurezza di guerra, dove la guerra non apparteneva in nessun modo all’Iran, ma ai nemici dell’Iranche erano e sono ; Saddam, Alqaeda,Israele e gli USA!

    Prima di Ahmadinejad, l’ex presidente Katami, ha governato per 8 anni(due mandati da 4 ani cisacuno) aprendo l’Iran all’occidente ,e se non era per la bocca di Monica Levinsky(agente del mussad) dove il pisello di Clinton scivolò a sopresa!, l’Iran e gli USA avrebberò avuto già riallacciato i rapporti diplomatici.
    Ora ci si ripprova con Obama, ma i sionisti hanno già stabilito che ciò non deve assolutamente avvenire; in questi giorni Alqaeda e Israele, appoggiati dal governo inglese, stanno accusando l’Iran di ogni cosa, ma per la prima volta,non ha importanza di quali accuse si tratta, importa invce che lo stanno facendo insieme , e chi dorme mia cara, "non piglia pesce"!

    Basta mettere insieme i pezzi del mosaico, e si scopre che i salafidi e i sionisti sono la stessa cosa, idem per AlQaeda e Israele. 
     

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