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Giulio Regeni, le università italiane istituiscono borse di dottorato in suo nome

E' passato l’undicesimo mese dalla decisione di rimandare in Egitto l’ambasciatore italiano, e il decimo dal suo effettivo arrivo al Cairo, la mobilitazione delle università italiane per ricordare, nel modo migliore possibile, Giulio Regeni prosegue senza sosta.

L’università di Pisa ha istituito una borsa di dottorato in Scienze politiche intitolata al ricercatore italiano barbaramente assassinato nella capitale egiziana all’inizio del 2016 e lo stesso ha fatto la Federico II di Napoli, dove ogni corso di dottorato della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base intesterà una delle borse a Giulio Regeni.

In precedenza, avevano aderito Bologna, Milano Statale, Padova e Parma.

Proprio da Napoli, a gennaio, era partita la proposta d’istituire borse di dottorato in nome di Giulio: presentata dal Comitato per la valorizzazione del dottorato, sostenuta da Amnesty International Italia e fatta propria dalla Conferenza dei rettori delle università italiane, presieduta dal rettore della “Federico II”, Gaetano Manfredi.

Riporto alcune eloquenti parole del rettore pisano, Paolo Mancarella:

“Ho suggerito che la borsa fosse dedicata ai temi dei quali Regeni si occupava, e quindi di bandire un progetto di ricerca a tematica vincolata, a carattere internazionale e interdisciplinare di area politico-sociale, da assegnare al dottorato di Scienze politiche”.

Il bando per presentare il proprio progetto di ricerca è disponibile sul portale dei dottorati di ricerca dell’Università di Pisa. La scadenza è il 25 luglio.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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