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Gioca anche tu a Mònapoli

Che diamine, la battaglia della Sindaca Letizia Moratti è stata sacrosanta: ha mobilitato tutti i suoi cittadini, per l’onore, per la gloria, perchè Milano entrasse a far parte del nuovo gioco del Monopoli. E ce l’ha fatta, almeno così sembra.

Io a questo punto mi appello a tutti voi, affascinato da cotanta determinazione, perché anch’io voglio entrare a far parte del Monopoli, sì, avete capito bene, ci voglio entrare anch’io, assieme a tutti voi, da cittadino italiano. Un Monopoli italiano. Una versione fatta apposta per noi. Scriverò alla Hasbro, con la mia idea. Ci sto ancora lavorando, ma magari potremmo farlo assieme. Sentite un po’ che ho in mente.

Le pedine intanto. Forme umane, questa volta: non più funghetti e fiaschetti, ma Silvio Berlusconi, Michela Vittoria Brambilla, Marcello Dell’Utri, Daniele Capezzone, Massimo D’Alema, Giulio Andreotti, Augusto Minzolini, un set espandibile con la créme de la créme della società italiana. Già vi piace, vero?

Poi. Il tabellone partirebbe dalle stradine di Corleone e finirebbe nei viali di Milano 2, passando per Arcore, e l’immancabile Villa Certosa. Io ci infilerei pure via del Fagutale, a Roma. Se nel gioco avete scelto di essere Claudio Scajola, e ci passate sopra, sarà vostro il diritto di edificare sborsando solo una piccola parte del dovuto, quanto vi va: ci penserà qualcun altro a saldare per voi. Se i giocatori si lamenteranno, potrete giustificare i vostri 180 metri quadri vista Colosseo dicendo che è "solo un mezzanino", e che non potreste "mai abitare in una casa pagata da altri". Funzionerà.

La banca. Qui la questione si fa un po’ spinosa, l’unica certezza è che per i furbi le maglie si faranno molto larghe. Solo a Denis Verdini è preclusa la possibilità di svolgere tale funzione, ma potrà comunque organizzare incontri con gli altri giocatori e far parte di società segrete, in modo da pesare sulle decisioni del banchiere, che dovrebbe essere super partes ma in questa versione di Monopoli non lo sarà manco per niente. Inoltre il player che avrà scelto di essere il Premier partirà con un malloppo ben superiore rispetto a tutti gli altri. Questo creerà immediate discordie e brucianti invidie, e tutti vorranno essere Papi, perché tu sì e io no e via dicendo. Comunque, se vi chiederanno da dove viene quel maxibonus iniziale, avvaletevi "della facoltà di non rispondere", dite che nella realtà è andata così, e se sta bene in democrazia, starà bene anche in un gioco.

I soldi. Non solo banconote, ma favori di ogni tipo. Soprattutto donne, escort, trans, e tanta, tanta "mona". Da qui il nome provvisorio del gioco, "Monapoli". Non c’è dubbio, per certe pedine sarà la merce di scambio preferita, che le mazzette oramai sono belle che superate. Se qualcuno ha scelto di essere Guido Bertolaso, per dirne uno, riuscirete di certo a farvelo amico compiacendolo con l’offerta di massaggi per la cervicale in centri benessere di vostra proprietà (dovrete fare il segno delle virgolette con le dita). Questo agevolerà molto ogni vostra edile aspirazione. Occhio agli assegni, in linea di massima meglio i contanti. Se riuscirete a creare una piccola rete di offshore, che ne so, tipo una "Fininvest Group B - very discreet", potrete ottenere facilmente fondi neri con cui corrompere la banca e gli altri giocatori.

Le case, gli alberghi. Se passate per l’Aquila, lasciate perdere, ristrutturare non conviene. Fate delle newtown, con la scusa che sono meglio dei container strapperete affari d’oro, sparate prezzi al metro quadro da urlo, tanto c’è l’emergenza e potete fare un po’ come cazzo vi pare. In certe zone d’Italia dovreste riuscire a costruire con cemento di scarsa qualità, questo vi farà risparmiare, provateci. Se siete Marcello Dell’Utri e volete riscuotere dei soldi da un altro giocatore, mandate un boss della mafia a cercare di convincerlo. Se ancora non paga, dite che voi avete avuto rapporti sia con la Cosa Nostra di Bontade, sia con quella di Riina e Provenzano, e che ci sono una sentenza di 1° grado ed una sentenza di 2° grado a dimostrarlo. Vedrete, quello pagherà.

Imprevisti e Probabilità. Qui ci si può sbizzarrire. Tipo. "Andate in Prigione direttamente e senza passare dal Via. Se siete Nicola Cosentino e siete accusati di Concorso Esterno in Associazione Camorristica, come non detto, il Parlamento non lo permetterà". Oppure. "David Mills sta per parlare: zittitelo con 600.000 euro". Oppure. "Anemone ha un regalo per voi: attico in via della Conciliazione". Oppure. "I vostri amici della P3 si sono appena incontrati: per voi un appalto eolico in Sardegna". Oppure. "Ora disponi di Vittorio Mangano: fagli mettere una bomba dove meglio credi".

Prigione. In questa versione del Monopoli finirci sarà quasi impossibile. Negli imprevisti e nelle probabilità troverete ogni via di fuga, naturalmente ispirati alla vita istituzionale del Paese. Deputati e senatori si immoleranno per voi, per tenervi lontani dalle sbarre, immunità multiple ed incrociate, che potrete pescare o trovare infilate tra una banconota e l’altra. Per i più abili ci sarà la possibilità di scalare i vertici del gioco, impossessarsi del banco istituzionale e crearsi apposite leggi ad personam, alzandosi in piedi e stracciando le regole davanti a tutti, che un po’ si seccheranno ma poi vabbè, in fondo è solo un gioco.

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