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Gioacchino Genchi parlerà a Bologna

Venerdì 29 gennaio alle ore 18, alla libreria Irnerio di Bologna (in via Irnerio, 27), Gioacchino Genchi presenterà il libro intervista di Edoardo Montolli (www.alibertieditore.it, 2009).

Gioacchino Genchi parlerà a Bologna

Il Caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato” è sicuramente un libro che segna a fuoco il cuore e la mente del lettore. È un libro scorrevole, moderno e incredibilmente leggibile nonostante la materia e le oltre 900 pagine. Infatti sono riuscito a leggerlo in appena tre giorni di furore cognitivo e chi volesse leggere la mia recensione la può trovare qui su AgoraVox Italia.

L’incontro sarà moderato da Valerio D’Alessio, responsabile e organizzatore dei Gruppi Meet-Up di Grillo. Qui di seguito c’è una breve sintesi di questo libro strapieno di fatti e di nomi.

Luglio 1992, la Sicilia è dilaniata dalle stragi. In città c’è un poliziotto maledettamente bravo con le tecnologie. Ha lavorato con Falcone e sono tre anni che si occupa dei misteri di Palermo. Si chiama Gioacchino Genchi. È a lui che chiedono di scoprire qualcosa sulle agende elettroniche del giudice. E di capire dai telefoni se qualcuno spiasse Paolo Borsellino. E lui qualcosa scopre. Scova file cancellati e li ritrova. Poi ipotizza una pista per via D’Amelio: date, nomi, luoghi. Diventa vice del gruppo Falcone-Borsellino. Ma quell’indagine non la finirà mai. Una mattina, mentre l’Italia esulta per l’arresto dei killer, all’improvviso sbatte la porta. E se ne va. Da allora non ne ha mai parlato. Lo chiamano nei processi più delicati: le talpe nel Ros di Palermo, il caso Dell’Utri. I capi di Cosa Nostra e i colletti bianchi. La vicenda Cuffaro e la sanità siciliana. Le sue consulenze sui telefoni ribaltano giudizi, fanno condannare centinaia di persone e assolvere miriadi di innocenti. Da vent’anni è considerato il più abile consulente telematico delle Procure.

Ogni anno la polizia stila graduatorie e gli assegna un punto più del massimo per le «eccezionali doti morali» e il prestigio che ne consegue. Finché approda a Catanzaro, per la Why Not di Luigi de Magistris. Una mattina accende il Pc, guarda i tabulati telefonici. E all’improvviso sbianca. Ma non fa in tempo a stendere una relazione: revocato l’incarico, indagato e perquisito, sequestrato l’«archivio» con tutti i dati fin dal 1992. Attaccato da ogni parte politica. Sospeso dalla polizia. E altrove quattro magistrati perdono il posto. E allora cosa c’era in Why Not, cosa c’era in quei tabulati? C’erano giudici a contatto con boss, magistrati amici degli indagati e dei loro avvocati. Ma c’era soprattutto un intreccio telefonico economico-politico-giudiziario che da Catanzaro saliva a Roma, incrociando i processi sulle scalate bancarie, la vicenda Umts, i crac Cirio e Parmalat e lo spionaggio Telecom, incuneandosi indietro nel tempo all’origine e al declino di Tangentopoli e a tante, troppe inchieste di cui si era occupato. E agli stessi nomi su cui indagava per via D’Amelio, quando se ne andò sbattendo la porta. E ora che per difendersi ha depositato in tribunale le sue scoperte, può finalmente raccontarlo: perché lasciò allora, perché è stato fermato adesso. Con nomi, date e luoghi. Perché questo lungo e complesso racconto non è la storia di un’inchiesta bloccata a Catanzaro. Questa è la storia della seconda Repubblica secondo Genchi: «In Why Not avevo trovato le stesse persone sulle quali indagavo per la strage di via D’Amelio. L’unica altra indagine della mia vita che non fu possibile finire».

Inizia così il dialogo tra Gioacchino Genchi e Edoardo Montolli. E per la prima volta viene a galla un materiale del tutto inedito e così scottante da poter riscrivere gli ultimi vent’anni della storia d’Italia: da Tangentopoli alle scalate bancarie, dai grandi crac ai processi clamorosi. Fino alle stragi del 1992 e 1993. Dalle agende di Falcone agli ultimi due giorni di vita di Borsellino, con elementi completamente nuovi che aprono enormi squarci nelle istituzioni. Ma non con teorie o teoremi. Con dati. Fatti. Indagini e amicizie impensabili, uno scioccante dietro le quinte della politica che porta alle origini malate e malandate della seconda Repubblica.

Un successo il libro-intervista di Gioacchino Genchi, che, nonostante sia uscito in piena frenesia natalizia, è immediatamente andato esaurito, ed è già stato ristampato.

Qualche notizia su Gioacchino Genchi:

Nasce a Castelbuono (PA) il 22 agosto 1960. Diplomato con il massimo dei voti intreccia gli studi in giurisprudenza con un’esperienza lavorativa per un’azienda specializzata del centro Italia nel settore informatico. Una volta conseguita la laurea in Giurisprudenza con 110/110 e la Lode Accademica, all’Università degli Studi di Palermo, intraprende la carriera forense e consegue l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato e l’abilitazione all’insegnamento di materie giuridiche. Nel 1985 supera il Concorso di Funzionario della Polizia di Stato. Dall’ingresso in Polizia ha diretto diversi uffici (la Zona Telecomunicazioni per la Sicilia occidentale, il Nucleo Anticrimine per la Sicilia Occidentale, il Centro Elettronico Interregionale di Palermo, ecc.).

Su incarico del Consiglio Superiore della Magistratura ha tenuto dei corsi di formazione e di aggiornamento per Magistrati e Uditori Giudiziari. Dal 1996 ho svolto l’incarico di consulente tecnico dell’Autorità Giudiziaria in importanti indagini e processi penali. I risultati del suo lavoro sono consacrati in centinaia di ordinanze, di sentenze e di pronunce della Corte di Cassazione. Per una scelta puramente deontologica è in aspettativa non retribuita dal giugno del 2000 dal Ministero dell’Interno. Ha anche rinunciato volontariamente alla carriera in Polizia, mentre ricopriva già da oltre cinque anni la qualifica di Vice questore aggiunto. Da anni nonostante i suoi risultati sulle indagini sia sulla strage di Capaci e di via D’Amelio nonché la sua collaborazione a "Why Not", inchiesta coordinata da Luigi De Magistris, subisce la delegittimazione di vari politici che ovviamente temono i risultati emersi dalla carriera professionale di Genchi. Per approfondire: www.gioacchinogenchi.it.

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