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Gaza, assassinio di massa

Una banda di ominidi, con il gusto sadico di abbassare la densità abitativa nella nostra beneamata Gaia terra, travisati con i colori mimetici in uso nei militi, proprio in queste ore si sta esercitando in una grande operazione di assassinio di massa. Il luogo è Gaza, abitato da oltre 1,5 milioni di palestinesi.
 
Confina con il mare, ma, di fatto, da sempre è stato fatto diventare una grande prigione a cielo aperto. I cittadini residenti sono dei veri e propri reclusi.

Le truppaglie nemiche, già da lungo tempo, impediscono metodicamente il passaggio di qualsivoglia oggetto che possa permettere la civile ed umana sopravvivenza.
Forti della loro assoluta supremazia militare, utilizzando i più diabolici e sofisticati strumenti di distruzione e di morte in uso mondiale, giocano con il topo.
Novelli ed impavidi guerrieri, superprotetti dalle loro diavolerie tecnologiche, colpiscono dall’alto… ammazzando e distruggendo a più non posso.

“Veri eroi”.

Fanno il gioco del birillo. Tanto da “sotto” nessuno è in grado di contrastare la micidiale pioggia sterminatrice... I solerti militi omicidi, da sempre giocherelloni e fantasiosi, hanno intitolata l’eroica azione “piombo fuso”.

Quello che, ovviamente, hanno sempre avuto inculcato in testa, data la robotica gradevolezza nel “credere, obbedir, tacendo”. I morti, ormai oltre 400, i feriti, ormai oltre 1000 (a data del 28/12, alle ore 15.30), sono “puri incidenti del mestiere”. Gli ominidi assassini al soldo dei loro voraci comandanti hanno scelto bene l’ora di amministrazione della morte.
 
Precedendo tutti... meno i Loro “oscuri” internazionali complici e collusi. Durante la fase delle principali “feste” nel mondo. A poco tempo dalle nuove elezioni nel Loro Stato. A pochi giorni dalla formalizzazione della nomina del nuovo Presidente dell’Impero.
 
Giocano, con la vita altrui.

Compreso gli altri, che nelle assise pubbliche, civili o religiose, menano verbale “scandalo”… e sotto, sotto, odorano gaudiosi la morte impartita.
 

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 29 dicembre 2008 18:00
    Rocco Pellegrini

    Ho ricevuto da una mia amica un bell’indirizzo web che vi giro http://guerrillaradio.iobloggo.com/
    è
     il blog di Vittorio Arrgoni che ci racconta la tragedia di Gaza.
    Il pensiero di quei bambini e dei tanti civili che muoiono ma atterrisce e mi rende sbigottito eppure perchè succedono queste cose?
    Non credo che sia come dice quest’articolo che c’è un mostro Israele che si diverte a giocare come il gatto col topo. E’ una spiegazione di comodo, semplicistica, non regge in piedi allla prova dei fatti.
    Certo Israele è molto più forte dei palestinesi ma per quale motivo Hamas deve continuare a sparare razzi su israele?
    Perchè lo fa sapendo che ne verranno conseguenze spaventose per la sua gente?
    Qualcuno dovrà anche rispondere a questa domanda.
    Perchè quelli di Hamas si nacondono tra i civili, in mezzo ai bambini, tra le donne, non diversamente da come hanno fatto i terroristi irakeni?
    E’ la mia una domanda assurda? Non direi; mi sembra, al contrario, legittima non per parteggiare e per difendere la tragedia in corso ma per capire a cosa porta la perdita della ragionevolezza e del buon senso.

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 29 dicembre 2008 21:13
      Francesco Rossolini

       Le tue domande Rocco sono legittime e ragionevoli, la risposta lo è meno.

      Hamas necessita dell’effetto strage, e lo ottiene provocando Israele di continuo, per rafforzare il consenso fuori dalla Palestina.

      I Palestinesi vengono strumentalizzati e sacrificati per la "causa".

      Poi Israele possiede uno degli eserciti più potenti al mondo, secondo molti il più potente e meglio armato, e quando colpisce fa veramente male. 

      Senza dialogo non ci sarà mai una fine.

  • Di Kocis (---.---.---.241) 29 dicembre 2008 21:16
    Gentile Pellegrini,
     
    personalmente sono contro tutti i fanatismi religiosi che, di norma, -la storia insegna - sono procacciatori di guerre e dei più orribili scannamenti tra i popoli.
    Se adesso dovessimo entrare nel merito della più lunga e sanguinaria lotta della storia moderna ( in termini di “omogeneità”): la cronistoria sessantennale degli eventi che si sono verificati nell’area del medio oriente ove si trova collocata la Palestina, non basterebbe tutta la vastità digitale telematica di questo sito per contenere la narrazione degli orrori, le stragi, le contrapposizioni, le cause, le concause, le complicità e i silenzi internazionali, le “verità” conclamate disseminate a destra e a manca, le distorsioni e le bugie; cioè i dati-base di questa infinita tragedia.
    In questo contesto temporale è cambiato strutturalmente il mondo sul piano geo-politico-sociale.
    Lì non è cambiato nulla!
    Non ha più ragionevole senso, per la mia, la sua, e quella umana, memoria, ripercorrere il passato, per cercare di “capire”.
    In questo tragico e lacerante contendere, dal 1948 ad oggi ci saranno stati almeno 10.000 fatti che sono stati utilizzati per consolidare le divergenze e gli assassini di massa. Da tutte le parti.
    Questo è diventato un gioco sporco, la mia coscienza di umano si ribella.
    Ci perderemmo tutti, come già successo nel corso di tutti questi lunghi decenni a tutti i soggetti in causa, diretti ed indiretti: popoli, stati, governi e diplomazie, coscienze civili.
    Un dato è certo a mio parere. Se in quell’area non ci fosse stata la massima concentrazione mondiale di petrolio, elemento fondante delle massime speculazioni sociali e finanziarie imperanti nella nostra Gaia terra ( con tutte le conseguenti azioni e contorsioni operate dalle superpotenze – a partire dagli Stati Uniti, la drammatica aggressione all’Iraq insegna – e tra i Paesi geograficamente interessati), certamente ben altro sarebbe lo stato dell’arte.
    Già da tempo sarebbe volata la colomba della Pace tra i cittadini, vecchi e nuovi , allocati in Palestina.
    Se non fosse così saremmo veramente tutti dei matti da legare. Loro, direttamente coinvolti, e Noi, popoli dei cinque continenti.
    Lei, nello scritto, parla di “prova dei fatti”.
    Ho l’impressione che tutti siamo “manipolati” dalle tante verità che da parte dell’irrefrenabile tam- tam informativo ( in molti casi guidati da potenti lobby) ci vengono appioppate, come se fossero verità rivelate.
    C’è un solo fatto, certo ed inequivocabile. Da sessant’anni c’è un popolo che è stato disperso e maciullato ( centinaia di migliaia, ormai, i morti, i feriti e i mutilati), che campa della pelosa carità internazionale.
    In più, la pietà, che è comprensione e sensibilità umana, principio fondante della vita stessa, l’equità, l’equilibrio, sono definitivamente morte.
    Se così non fosse, una delle massime superpotenze mondiali non si sfogherebbe con bestiali bombardamenti (………nascondendosi dietro i bottoni che lanciano i missili), come in queste ore, in un confronto scontro totalmente impari, contro la popolazione intera della più grande prigione ghetto del mondo., che già da anni soffre fame e disperazione, frutto dell’isolamento.
    Mi auguro che i visi dei bimbi ammazzati, ieri, oggi e domani, mordano definitivamente il cuore e le cervella di tutti i responsabili di questa immane tragedia.
     
     

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