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Gaffe del Governatore del Kansas: costretto alle scuse dopo le critiche di una studentessa su twitter

Fiumi di inchiostro sono stati versati nell'indagare quali conseguenze comportino i social network sulla società; modificano le interazioni umane, i linguaggi, l'opinione pubblica e di conseguenza i rapporti di potere tra cittadini. Lungi dall'esaurire l'argomento, ci si è chiesti, ad esempio, quanto queste "piattaforme sociali" mutino i celebri 6 gradi di separazione che intercorrono tra due individui, quanto il mezzo, insomma, appiattisca la distanza tra due soggetti. Distanza certamente fisica, ma non solo; perché politici di ogni risma, da Scilipoti a Barack Obama, ricorrono al web (a facebook o twitter in particolare)? Per lanciare campagne elettorali, instaurare un dialogo con l'elettorato, aggiornare i cittadini; in Italia il Movimento a cinque stelle da quando è nato si muove in questa direzione, e prima di lui Beppe Grillo, ma anche Vendola, Renzi, Adinolfi, Frattini, Alfano e tanti altri.

Sicuramente il web permette di massimizzare tali pratiche (il dialogo costante con l'elettorato e quant'altro), ma ciò è permesso proprio in virtù dell'abbattimento delle distanze fisiche quanto sociali.

Bisogna conoscere queste implicazione della rete per servirsene al meglio, impararne meccanismi e strategie vuol dire comprendere il mezzo e le sue potenzialità: ecco quindi l'altro lato della medaglia dei social network; l'infrangersi di tale "distanza" permette di giocare ruoli di poteri prima inesistenti, toccare gli intoccabili causando imbarazzo, indignazione pubblica, fino a giocare con il paradosso

E proprio al parodosso si è arrivati negli Stati Uniti, un specie di rivoluzione kopernicana in termini di "ruoli" sociali, un Davide armato di twitter contro un impacciato Golia.

Il governatore del Kansas, Sam Brownback, la scorsa settimana si è recato ad un incontro con gli studenti di Topeka in occasione della conferenza "Youth in Governemet" (Gioventù al Governo).

Nel corso del meeting, dalle ultime file, si alza una studentessa, Emma Sullivan, e prende la parola: il suo intervento è fortemente critico nei confronti del Governatore, reo d'aver tagliato i fondi all'università, revocando i finanziamenti alla scuola locale di belle arti ed in tutto lo stato.

Il giorno stesso Emma, su twitter @emmakate988, pubblica nel celebre social network il seguente messaggio:

"Ho appena fatto un duro commento al Governatore Brownback, gli ho detto che fa schifo, di persona".

Per sua stessa ammissione, il messaggio voleva essere una battuta e nulla più; peccato che al diligente staff di Brownback non sia sfuggito il tweet e sia subito intervenuto presso la scuola della Sullivan per chiedere le scuse ufficiali da parte della critica studentessa.

Emma, dapprima convinta di chiedere venia per la sua battuta, sabato scorso, forte anche dei migliaia di messaggi ironici e critici nei confronti del Governatore (che hanno permesso alla storia di uscire dai confini statali del Kansas coinvolgendo utenti a livello nazionale), ha deciso di non farlo.

Inizialmente spiazzato dall'ingigantirsi dell'evento, il Governatore ha fatto ammenda, pubblicando, via facebook, il seguente messaggio, una lettera di scuse ufficiali:

"Il mio staff ha reagito in maniera eccessiva a questo tweet, e per questo me ne scuso. La libertà di parola è tra le nostre libertà più preziose. Mi sono divertito a parlare agli oltre 100 studenti che hanno partecipato al programma Gioventù in Governo in Campidoglio qui a Kansas. Essi sono il nostro futuro.Voglio anche ringraziare i migliaia di educatori che ci ricordano ogni giorno l'importanza della nostra libertà, così come i valori di civiltà e di decoro. Anche in questo caso, mi scuso per la nostra eccessiva reazione".

Insomma, una vittoria a tutto tondo quella della studentessa diciottenne, che invece di dire scusa è riuscita a farlo fare al Governatore del suo stato.

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