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Fuori dal coro: contro la Tobin Tax

Se io sono un piccolo azionista, devo preferire un mercato popolato di feroci trader o un mercato che è stato ripulito da questi immondi parassiti e dove dominano solo le grandi società; i seri ed affidabili investitori “istituzionali”?

Vediamo un po’. Voglio vendere la mia azione della Pincopallino. Una grande e seria isituzione, di Pincopallino vuole comprarne 100.000 e offre 100 Euro per azione.

Ora immaginiamo che un viscido trader sia anche lui interessato a quella mia azione. Che farà? Aspetterà che l’ordine di quel grosso investitore sia soddisfatto e vi si accoderà per comprare anche lui a quota 100? No, molto più probabilmente cercherà di anticipare le intenzioni del fondo, o quel che è (perchè quello è il suo mestiere) e offrirà per quella mia azione 101 Euro.

L’orrido trader, sarà pure una creatura verminosa, ma a me, piccolo investitore ha reso un Euro in più, non in meno.

Discorso analogo se voglio comparare un’azione della Budibù; se il mercato è bloccato da un grande ordine di vendita, diciamo sempre a 100 Euro per azione, di un grosso operatore, il vampiresco trader per vendermi la sua Budigù dovrà offrirmela a 99 Euro: ancora una volta, sarà anche un profittatore del sistema, ma a me ha fatto risparmiare un Euro.

Il risultato netto della Tobin Tax non sarà di far finire le speculazioni, che esistono da quando esistono i mercati (cercate on line i grafici delle quotazioni dei tulipani durante la mania che sconvolse l’Olanda del primo ‘600 e seguitene l’evoluzione fino alla grande crisi che minacciò di spazzare via le finanze di quel paese; sono del tutto analoghi ai grafici dell’espolosione di qualunque bolla speculativa moderna) ma di concentrale nelle mani di pochi, capaci di resistere più tempo sul mercato, eliminando i piccoli trader che ricavano profitti dalle microvariazioni.

Per chi ha qualche nozione di matematica, si puo dire che i trader garantiscano la continuità della funzione prezzo; che, così facendo, impediscano ai grandi operatori di mercato, capaci di creare picchi e valli a piacimento, di guadagnare tutto quel che potrebbero.

Basta dare un’occhiata al grafico di un’azione poco trattata, dove mancano i volumi di scambi necessari ad attrarre i trader più aggressivi, per capire quel che intendo: la funzione prezzo appare discontinua nel breve periodo, un susseguirsi di picchi e valli determinati dalla mancanza di offerte intermedie tra il 100 offerto da X e il il 110 offerto da Y.

Sono mercati simili quelli in cui chi ha importanti capitali a disposizione può fare il bello e il cattivo tempo.

Con la Tobin Tax, i trader che puntano a guadagnare pochi decimi di punto percentuale reinvestendo continuamente un capitale modesto verranno di fatto costretti a cambiar lavoro; i loro utili non basterebbero a pagare una tassa anche solo dello 0,1 o 0,2 % per operazione redditizia o no che sia. Nei mercati azionari così ripuliti si comprerà e venderà ai prezzi decisi dagli ignoti soliti noti.

Che propongo io? Di considerare i redditi tutti uguali di fronte al fisco; di far entrare le rendite finanziarie di qualunque tipo nelle dichiarazioni dei redditi. Non importa in che modo, legale, uno abbia guadagnato del denaro; su quei guadagni pagherà le tasse con le aliquote stabilite per il suo reddito.

E la Tobin Tax? Come le descrizioni degli orridi trader (che, se non lo aveste capito, si guadagnano il pane e il caviale a spese di banche e fondi e non dei singoli risparmiatori) o la proibizione delle vendite allo scoperto (se non ci fossero gli acquisti di chi deve ricoprire, le borse in certi giorni sarebbero deserte) è solo un’idiozia che suona dannatamente bene: intelligente quanto uccidere le mucche anziché mungerle.

Un’altra prova di quel populismo che è tutto quello che sa proporre contro la crisi la peggior generazione di leader politici europei che si sia vista nel dopoguerra.

Commenti all'articolo

  • Di frapas53 (---.---.---.62) 19 agosto 2011 16:23

    Lasciando perdere la descrizione che fai dei trader(è ovvio che possono favorirti esattamente come possono danneggiarti!)qui bisognerebbe affrontare il problema della speculazione.In questi anni con gli strumenti finanziari che si sono sempre più diversificati si è arrivati a un mercato "sostanzialmente" speculativo(vedi le varie bolle).Quindi tutto sta nel decidere se si vuole un mercato fortemente speculativo o si vuole un mercato più legato ai valori reali delle varie attività quotate in borsa.

  • Di IHUS (---.---.---.102) 30 gennaio 2012 11:40

    Ma è possibile che la gente sia così ignorante e prenda per buono(ancora) ciò che scrivono i giornali, ciò che dicono i politici..
    1.Non è la speculazione il problema soprattutto nel caso italiano, ma il debito e la gestione politica degli ultimi 60 anni.
    Studi economici dimostrano che l’introduzione di questa tassa ha dei riflessi negativi.
    é stata già applicata in Svezia ed i capitali sono fuggiti all’estero, con perdita di gettito fiscale e posti di lavoro.
    2.Qualcuno mi da il nome di tre grandi fondi speculativi ITALIANI che pagherebbero quindi l’imposta? Risposta sono americani svizzeri etc etc e quindi non pagherebbero niente.
    3. oltre a far chiudere i battenti a trader e piccoli investitori, renderebbe meno conveniente investire e bloccherebbe anche le nostre istitutuzioni finanziare che propongono prodotti finanziari ai risparmiatore con vantaggio di chi?
    4. ammesso che nel lungo termine questa tassa porti ad un aumento di gettito chi credete che lo userà e per cosa?
    Risposta il nostro governo nazionale!!!
    Nell’ultimo anno di governo Berlusconi l’Agenzia delle Entrate ha recuperato 30 miliardi di evasione perchè non sono stati usati A) per ridurre il debito pubblico B) per ridurre le tasse per i cittadini onesti C) un mix delle due misure?invece li hanno usati per le spese correnti.
    C’è una sola casta in italia che si autodetermina compensi e privilegi.
    Avrebbero 50 milardi in più da spartirsi con la scusa di incentivare l’economia e creare organi e poltrone ad hoc.
    Le proposte serie sono:
    1.accordo con la Svizzera per conoscere i dati di chi ha fondi nella repubblica elvetica che già funziona con altri stati e consentirebbe un recupero di 20 miliardi di evasione
    2.un esercito europeo con riduzione della spesa militare di ogni stato membro fino all’accorpamento in 20 anni degli eserciti nazionali in quello dell’unione.L’italia spenderà una cifra blu per aerei e portaerei(altro che finanziaria)
    Purtroppo sull’introduzione della Tobin Tax decideranno i politici e secondo voi se penseranno di avere una torta più grande da spartirsi agli interessi di chi guarderanno?
    Ultima considerazione: se si arrivasse ad un quesito referendario volete o no la Tobin TAX?
    il popolo ignorante direbbe che la vuole, credendo che poi gli abbassano le tasse.AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

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