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"Fratelli d’Italia" e il movimento Giannino sono le armi segrete del Cavaliere

Le armi segrete del cavaliere, si chiamano “Fratelli d’Italia” e il movimento di Giannino “Fare per fermare il declino”.

 

Il PDL ha avuto un'emorragia di voti, gente delusa per la mancata rivoluzione liberale di Berlusconi, o stanca per la deriva immorale e leghista del partito.

Questi voti, dopo la salita in politica di Monti, dopo l’alleanza con la Lega che evoca vecchi percorsi, sono irrecuperabili per questo partito. Molti di essi andranno ad ingrossare le fila degli astenuti, e dei non votanti. Ma questo è il male minore, perché indebolisce il Cavaliere, ma non rafforza gli avversari.

C’è il rischio che vadano ad ingrossare le fila del partito di Monti e di Grillo. E questo è il male maggiore, quello che fa più paura al cavaliere, perché lo indebolisce e rafforza gli avversari.

Per evitare questo rischio, Berlusconi cerca di frenare il deflusso dei voti in uscita dal PDL verso gli avversari, e di convogliarli verso luoghi inoffensivi (Giannino), oppure verso luoghi da dove i voti in uscita possono rientrare (Fratelli d’Italia). E allora promuove la nascita del movimento di Meloni/Crosetto e utilizza il movimento Giannino.

Al di fuori di questo contesto, riesce difficile capire le ragioni dell’ingresso di ”Fratelli d’Italia” nella coalizione con il PDL/Lega, e la paura del Cavaliere per un partito sconosciuto, che è nato in tre giorni.

Suscita dubbi ed interrogativi il fatto che Berlusconi attacchi questo movimento, sapendo di fargli pubblicità e di sollevarlo cosi dal cono d’ombra in cui era immerso.

 E per vero sono incomprensibili le motivazioni per cui Fratelli d’Italia, che nasce sulla base della contestazione della deriva morale del PDL e della politica secessionista della Lega, possa portate i voti raccolti con queste linea politica al PDL e alla Lega.

È chiaro che i voti in libera uscita dal PDL, se vanno verso Grillo o Monti, si trasformano in seggi contrari al Cavaliere.

Se vanno verso Giannino o Meloni /Crosetto, diventano inoffensivi perche è difficile che tali movimenti possano superare le soglie previste per i partiti non coalizzati del 4% alla camera e del 8% al Senato.

 

 

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