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Fotovoltaico sulle strade ferrate e non ferrate

Sulla tratta ferroviaria Parigi Amsterdam è stato realizzato un tunnel fotovoltaico di due miglia (3218 metri lineari con 16 mila pannelli fotovoltaici. Foto e descrizione si trovano in internet). 

Noi abbiamo 44 mila km di strade ferrate, 7000 km di autostrade e forse 30 mila km di strade extraurbane. Insomma senza rubare altro spazio alla natura abbiamo spazio per realizzare un parco fotovoltaico enorme in grado di coprire buona parte degli attuali consumi. 

Da un punto di vista economico va detto che un impianto fotovoltaico qualcosa rende e lo si ammortizza abbastanza in fretta "se si consuma sul posto tutta l'energia prodotta" ... i treni la utilizzano ed hanno un impianto elettrico che si collega con tutte le citta' servite. In prospettiva anche i mezzi gommati nei prossimi anni consumeranno molta energia elettrica e potrebbero ottenerla con carica wireless viaggiando. Inoltre una cosa e' acquistare una decina di pannelli da montare sul tetto di casa altra cosa e' acquistarne in gran quantita' ed installarli su strutture gia' predisposte. Stesso discorso per le strutture una commessa molto alta da realizzare e consegnare in un arco di tempo di 30 anni ha un costo relativamente basso. 

Si realizza una parte dell'impianto ed appena pronto comincia a produrre .... e da subito restituisce una parte dei soldi impegnati. Vanno finanziati solo i primi anni, poi l'operazione si autofinanzia. Abbiamo forse tre aziende che producono fotovoltaico in Italia e tante che producono supporti adeguati al lavoro richiesto sono tutte aziende che gia' funzionano ed hanno la capacita' per adeguare la produzione a richieste particolarmente grosse. Va' detto poi che una strada con una copertura protettiva si mantiene in ordine per un tempo maggiore rispetto ad una che va' riasfaltata ogni 7/10 anni e le interruzioni per neve o altro sono meno probabili.

Chi finanzia? Pare vi siano molti depositi bancari con rendimenti vicini allo zero, quindi i soldi si possono anche trovare, e visto che gia' esiste un meccanismo che prevede il rimborso sulle bollette pagate ..... anche il metodo per "restituire i soldi". Un consumatore qualsiasi potrebbe acquistare dal suo fornitore di energia con regolare bolletta i kw a lui necessari che si trovano da qualche parte ... sono veri ma non necessariamente sul suo tetto di casa (nulla vieta di posarli appena possibile) paga i suoi consumi ma poi riceve lo storno di quelli che il suo impianto ... da qualche parte li ha prodotti e questo per 20/25 anni ...(si spera anche che in questo lasso di tempo gli impianti sul tetto siano stati installati) un buon affare per tutti, anche per la natura e l'economia che per un lungo periodo potrebbe non conoscere la disoccupazione.

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