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Exit Poll, dati reali, proiezioni: quali differenze?

 

 

Sentiamo parlare oramai da ore di exit poll, proiezioni e dati reali. Ma quali solo le differenze? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Gli exit poll, come suggerisce il nome, sono sondaggi realizzati all'uscita dei seggi. In pratica gli intervistatori chiedono agli elettori che cosa hanno appena votato. Questo metodo permette di formarsi un'idea sul risultato finale già mentre il voto è ancora in corso, ma presenta due problemi. Il primo è la selezione del campione: non potendo per ovvi motivi intervistare tutti gli elettori, bisogna sceglierne solo un certo gruppo che probabilmente non sarà rappresentativo dell'intera popolazione. Oltretutto i dati potrebbero essere non attendibili dato che alcuni potrebbero dichiarare il falso o rifiutarsi di esplicitare il voto.

Ci sono poi i dati reali ovvero quelli inviati dal Ministero degli Interni dai singoli seggi man mano che si procede con lo scrutinio.
Altra cosa sono invece le proiezioni che sono formulate durante lo spoglio, basandosi sulle sole schede già scrutinate si fa appunto una proiezione del risultato finale. Dovrebbero essere più attendibili degli exit poll perché si basano su voti reali, ma anche in questo caso si utilizza un campione per prevedere il comportamento dell'intera popolazione. Oltretutto i dati variano temporalmente e geograficamente, quest’ultimo aspetto in particolare è da tenere in un paese come l'Italia dove le preferenze dell'elettorato sono distribuite in modo molto disomogeneo.

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