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Evasore e super armato… e il cittadino onesto?

La vicenda consumatosi il 4 maggio a Bergamo ha suscitato grande clamore. Anche ricche simpatie, per quello che si legge e si sente, magari dai tanti colti con “le mani in pasta”. Il dipendente sequestrato e violentemente minacciato, quasi, quasi, suscita ripulsa. Un “imprenditore”, armato di fucile a pompa, pistole e munizioni a volontà ( a casa, poi, hanno sequestrato cinque carabine, due fucili, due pistole, seicento munizioni e abbondante di polvere da sparo), entra in una sede preposta alla riscossione coatta e minaccia una strage. Poi si apprende che era debitore di uno o duemila euro, in gran parte per canoni rai non pagati, dal 2001. La Lega, contenta, forse per affinità d’uso, giusto per le vicende raccontate dalle recenti cronache, gli manda l’avvocato.

E il cittadino onesto e democratico che pagando le tasse, tutte, alla fonte, da stipendiato, salariato o pensionato, o quant’altro ancora, mantiene tutti, negli usi e consumi della società organizzata in stato, nella comune utile disposizione? Che, quindi, mantiene il popolo tutto, compreso quella larga schiera di furfanti ladri che scialacquando in lussi, lassi e porcherie di tutte le specie, proprio per le fraudolenti azioni, hanno mandato al macero l’Italia, ben protette dalle varie destre governanti e vocianti. E, che, in più, sempre il cittadino onesto e democratico, è aduso, per “vezzo democratico”, a pagare anche gli altri tanti balzelli in uso nel percorso della quotidiana vita..…compreso il canone Rai oggetto del fucile?

Gli resta solo il grido, in solitudine o in collettività, del “ piove, governo ladro” di antica memoria?

E’ quel pezzo di popolo “sciocco” che mantiene tutta la baracca sconquassata da ladri e ladroni di tutte le risme, compresi quelli che poi “perdono la testa”, che prima hanno abbandonatamente bagnato il biscotto nel mare grande dell’evasione.

Sono quelli che resistono, ingaggiando civica battaglia, con un’attiva partecipazione ai mille e più gangli di movimento nelle multiformi specie quotidiane, perché vogliono un’Italia migliore, civile e egualitaria, rispondente, alfine, ai canoni della Costituzione, mai pienamente attivati e messi sotto gli stivali dei nuovi duci e ducetti cresciuti fin da bimbetti con l’uso del soldo facile e con il grido del “mamma li turchi”.

Contro i poteri occulti, o palesi, che, giusto per continuare ad incamerare i benefici feudali, di “prima notte”, ancora in essere, incatenano il paese. Contro le bande organizzate, ancor più oliate dopo la “discesa in campo”, che ci hanno largamente depredato, saccheggiando tutto il possibile. In veste “blasonata”, di clan, o individuale, si appoggiano sempre più ai vampiri organizzati internazionali, che dettano leggi e regole, allargando sempre più i fondi dei loro forzieri.

La “baracca” italica costa, ancor più con le enormi distorsioni in atto. Tolto l’enorme pluridecennale malloppo trasportato all’estero, non essendoci e non volendo, (…guarda caso che scherzo sull’italico destino) altre forti volontà innovative e di giustizia dei lor signori governanti, rimane solo la mannaia sulle teste dei cittadini onesti e democratici, a tal guisa “schedati” e quindi sempre più vessati.

L’evasore più o meno incallito, o se la ride, alla grande, nel chiuso del suo splendido villone, o piange, uscendo anche il fucile, se scovato.

I disoccupati mangiano “erba”, altri, perso il lavoro o taccheggiati senza pietà, come antichi gentiluomini, preferiscono scomparire dal mondo.

In questo disastro gli artefici e i godi-godi alzano la canea, alimentando ancor più, per i loro interessi di bottega, confusione e marasma, propagando a piene mani odio per i partiti, tutti, senza distinzione, e sulle strutture preposte alla gestione della società; quella che viene chiamata antipolitica.

Sono professionisti dello sguazzo nella melma, in combutta con i clan mafiosi e criminali del malaffare organizzato, e con i vampiri che hanno saccheggiato le nostre comuni casse nella gaudente, profittevole e ladresca gestione dei pubblici lavori.

Quelli che hanno fatto il sacco delle pubbliche risorse, raggranellate con il soldo dei soliti “scemi”: i cittadini onesti e democratici.

I mali strutturali dell’Italia, altro che le pensioni del “popolino” e la revisione dell’art.18 del beneamato Statuto dei Lavoratori.

I Beni comuni sono diventati cosa loro.

Eppur bisogna andar, a conquistare un’Italia giusta, solidale e democratica. Per cacciare pupi, pupari e pupetti/e imbellettati.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.216) 9 maggio 2012 09:03

    Subito i media compiacenti ,gli arruffapopolo di ogni colore ,ovviamente la Lega che difende anche legalmente il "patriota padano" e,purtroppo ,anche qualche articolista di AgoraVox, hanno preso le difese di Luigi Martinelli . Un evasore fiscale incallito ,perché già passato tra le maglie del fisco e che ha già usufruito di un precedente condono ,che , invece di pagare le tasse, si è fatto l’arsenale domestico .

    Hanno detto che è un povero disperato oppresso dalle tasse . Ovviamente la colpa è di Mario Monti , il che dimostra anche la loro memoria corta.

    Questa vicenda dimostra due cose :
    a) che è un paese pieno di fasulli ,
    b) che è un paese dove lo sport nazionale è l’evasione fiscale

    Ergo si capisce perché "burlesque " lo hanno fatto premier .

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