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Eurostar Fast: la nuova presa in giro di Trenitalia

Si chiama Eurostar Fast il nuovo treno messo a disposizione da Trenitalia sulla tratta Roma TerminiReggio Calabria. Il servizio inaugurato pochi giorni fa in concomitanza con il lancio dell’Alta Velocità serve a ridurre i tempi di percorrenza anche al Sud. Tempo previsto: 5 ore e 15 minuti. Esattamente un’ora in meno dell’Eurostar e circa due ore e 15 minuti rispetto all’Intercity. Prezzo del biglietto: 58 euro per un posto in seconda classe, appena un euro in più dell’Eurostar. Questo sulla carta. La realtà racconta una storia diversa.
 
Domenica 14 dicembre. Stazione Termini. Il nuovo servizio evidentemente incuriosisce i viaggiatori. Risparmiare un’ora di viaggio, specie per chi giunge al capolinea, non è cosa da poco. Il treno non ha ancora fatto il suo ingresso in stazione e la banchina è già affollata.
 
La prima sorpresa però arriva subito, appena saliti. Le carrozze sono moderne, il design è minimale, gli spazi ancora più ridotti rispetto ai già scomodi Eurostar. La domanda che si fanno in molti è: “E adesso dove mettiamo le valigie?”. Negli alloggiamenti superiori possono entrare solo le ventiquattrore e i personal computer. Neppure uno zainetto di medie dimensioni riesce a farcela.
 
Per il resto bisogna ricorrere alle scaffalature poste a metà del treno (ma entrano solo due bagagli in tutto) e a quelle create di fronte ai bagni (una decina).
La maggior parte dei posti sono monodirezionali, come sugli autobus di linea. Un design di questo tipo non permette nemmeno quelle intercapedini che negli Eurostar normali garantivano spazi a sufficienza in cui infilare i bagagli “ingombranti”: un trolley medio, per intenderci.
 
Se non si viaggia in scioltezza, senza bagagli, si è quindi costretti a lasciare il proprio incontrollato, a metà o all’ingresso della carrozza. Sempre che si trovi posto. Quanto ai nuovi sedili, ergonomici, sono un po’ più stretti di quelli presenti sugli Eurostar. La signora che siede accanto a me, anziana e non propriamente una mannequin longilinea, non riesce a trattenere il suo disappunto.
 
Ore 17. Si parte in perfetto orario. Fino a Salerno, cioè fino a dove è previsto l’arrivo dell’Alta Velocità, tutto bene. Poi il treno inizia a sobbalzare, a muoversi a scatti, a rallentare e accelerare improvvisamente. E’ evidente che la linea vecchia non può garantire la velocità di un treno pensato per altre tratte. Sarebbe come far correre una Ferrari di Fomula Uno su un circuito di go-kart. E infatti il treno inizia ad accumulare ritardo, nonostante siano previste meno fermate.
 
Quando arriva a Reggio Calabria il ritardo è di 45 minuti. Tempo di percorrenza finale: 6 ore. Il servizio “fast” garantisce 15 minuti in meno di un normale Eurostar. E tanti bonus che Trenitalia dovrà pagare ai viaggiatori. Davvero un gran debutto, non c’è che dire!
 

Commenti all'articolo

  • Di e633 (---.---.---.8) 16 dicembre 2008 22:53

    Quel muoversi "a scatti" presumerebbe una guida "sportiva" da parte del macchinista, se questi scatti fossero nel senso di marcia. Forse un tentativo di accelerare il più possibile nei tratti più rettilinei per recuperare la marcia necessariamente più lenta nei pezzi meno adatti alla velocità... ho capito bene?

  • Di Bucciamarcia (---.---.---.2) 27 febbraio 2009 11:05

    Sono stato pure io su quel treno, per la tratta Paola - Roma Termini. Non posso che sottolineare il tuo disappunto per la somodità e il sovraffollamento di valige, per non parlare della rabbia che mi è salita quando ho scoperto che la mia valigia, nemmeno troppo grande, non ne voleva sapere di entrare nello scompartimento sopra la mia testa, sono stato obbligato a depositarla SOPRA alle valige di altri viaggiatori ugualmente imbufaliti, per lasciare quanto meno lo spazio per passare. Ma almeno è arrivato "quasi" in orario, almeno per gli standard del sud: 15 minuti di ritardo. Che dire, esperienza totalmente negativa, se mai dovrò fare di nuovo quella tratta andrò sugli ES tradizionali.

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