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Euro 2012: sostituzioni obbligatorie, Balotelli capomastro e i froci che nascondono

Italia-Croazia è stata la partita più brutta degli Europei, mentre Italia-Spagna la più bella. Questa è l’Italia signori, è meglio sempre non farsi troppe (dis)illusioni.

Note a margine della partita di ieri sono alcune evidenze di cui oggi non si parlerà, tutti concentrati sulla pasticceria.

1 – Arrivare ad una competizione internazionale ed essere costretti a due cambi obbligati nel corso della partita è fortemente deleterio. Cassano gioca 50 minuti e deve essere sostituito, Balotelli se è troppo preso dal match si fa ammonire nel primo tempo e non riesce a calmarsi rischiando il rosso, se invece se ne fotte è irritante e sai che non ti può dare niente. In tutti e due i casi anche lui deve essere sostituito. Giocare una partita sapendo che intorno al 60’ devi obbligatoriamente cambiare due giocatori in attacco non ti permette di modificare la squadra, di raddrizzare moduli, di rinfrescarla, di muovere pedine. Questa nostra difficoltà se la si conosceva allora si è poco lungimiranti, se non la si conosceva, allora si è poco attenti.



2 – I grandi artisti mettono insieme tecnica e orizzonti. Il capomastro si ferma alla competenza tecnica e non si apre mai al tutto. Traslando tutto questo nel calcio, qui vi è la differenza tra campione e calciatore normale. Balotelli quando calcia in porta è il classico grande capomastro, senza avere niente dell’artista/campione. Fate caso ai suoi tiri: sono tecnicamente perfetti, bolidi che non fanno una grinza, eppure non vanno quasi mai in rete, non riempiono gli occhi della meraviglia che c’è nel risultato raggiunto. Balotelli quando calcia non mira al tutto che è in un angolo specifico della porta, ma guarda il pallone cercando di colpirlo nel modo migliore possibile. Il risultato è sempre un tiro centrale smanacciato dal portiere.

3 – In questi ultimi giorni i quotidiani sportivi italiani hanno perso tempo dietro le parole di un ragazzo con la seconda elementare invece di consigliare il CT di fare l’unica cosa su cui potevano insistere: cambiare uomini in una formazione arrivata stremata nell’ultimo quarto d’ora contro la Spagna. Ieri dovevano essere sostituiti Maggio, Thiago Motta e Cassano, per far giocare Abate, Nocerino e Giovinco. Oggi lo scriveranno in tanti e si continuerà a non capire perché Cassano odia i froci.

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