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Eros a Cagliari: la terra promessa è qui.

Unica tappa in Sardegna: il cantante romano vola fra "Ali e Radici". Venticinque anni cantati al suo pubblico da sogno.

Dopo la prolungata attesa iniziata la scorsa primavera, il concerto dell’estate 2010 si è consumato alla fiera di Cagliari in una fresca notte di agosto, incorniciata da un memorabile pubblico. Accorso in massa da tutta l’isola per stringersi con caloroso affetto intorno al beniamino romano, tornato in Sardegna dopo quattro anni di assenza. Puntuale alle 21.30, Eros Ramazzotti irrompe sul grande palco nel boato sonoro che lo precede e in quello entusiasta dei fan, liberatisi dopo l’attesa di oltre tre ore.

Saranno circa quindicimila i protagonisti di una festosa invasione, vissuta all’insegna di emozioni e nostalgici refrain. Confezionati in un grosso spettacolo multimediale che esalta e celebra la carriera dell’ex ragazzo di borgata. L’undicesimo e suo ultimo album, "Ali e radici" (uscito a maggio 2009) è il corollario ad un imponente progetto musicale per l’unico protagonista nostrano (insieme alla Pausini) nella world pop music italiana da esportazione.

Partita da Istanbul il 7 luglio, la tranche estiva dell’"Ali e Radici World Tour" vede Ramazzotti, in jeans e t-shirt nera, vergata da due vistose aquile (tricolore sulla schiena) , accompagnato da eccellenti musicisti: Everette Harp ai fiati, Luca Colombo e Giorgio Secco alle chitarre, Nicola Peruch e Luca Scarpa alle tastiere, Reggie Hamilton al basso e Diego Corradin alla batteria. Chiara Vergati, Sara Bellantoni e Romina Falconi sono le tre vocalist ai cori, con le quali duetterà in più occasioni. La spalla che tiene l’intero programma di due ore esatte è il supporto digitale ingrandito dal maxi schermo che proietta uno spettacolo nello spettacolo. La prestigiosa regia del francese Serge Denoncourt, realizza un format internazionale. Dai forti contenuti emozionali dove "Stella gemella" ad esempio è supportata da animazioni computerizzate raffiguranti due mondi che si avvicinano: l’uomo e la donna si cercano sino all’incontro che scocca la simbiosi agognata. Cantata nei brani culto che lo resero grande: "Una storia importante" - "Adesso tu" - "Se bastasse una canzone". Queste ultime sono realizzate da solo con la chitarra caustica. Non importa se spazi importanti sono lasciati a strofe parlate e non più cantate, se incalzano le pause concesse ai cori dei fan, entusiasti nel sostituirlo in più di una rima. Alcuni arrangiamenti ("Un altra te") si avventurano in versioni derivate in altri canoni. E’ il caso di "Fuoco nel fuoco" dove falsetti e scat mixati ad improbabili diversificazioni mambo, sostituiscono l’intervallo che non c’è. Le ripartenze sono puntuali e supportate dalla grafica glamour. Così "Parla con me" è un piccolo capolavoro con l’animazione a fumetti dei divi di Hollywood sullo sfondo.

Non mancano i brani nuovi, tratti dall’ultimo lavoro. Come non manca l’allungo di rito alla terra ospitale. Oltre il poco compreso saluto in sardo e la sfilata con i gadgets di casa (cappellino rosso blù e sbandierata dei quettro mori) è importante ricordare il gesto simbolico prestato alla solidarietà del lavoro: l’ingresso gratuito al concerto offerto ai circa cinquecento lavoratori di Video on Line 2.

Forse sarebbe stato meglio ricordarlo anche dal palco, oltre che incoraggiare la prossima stagione calcistica dei rossoblu. Dettagli secondari per una notte da incorniciare. La voce come il fisico, non nascondono l’avanzare delle stagioni. Sempre belle se l’entusiasmo e la professionalità non cedono il passo. Domani il viaggio riprende in Tunisia, a Cartagine, per concludersi il 14 e 15 agosto a Montecarlo: come conclude Eros, "Più bella cosa non c’è".

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