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Emendamento D’Alia: oscurabili video di G8 e piazza Navona

Dopo che in parlamento si è votato in favore della libertà in Birmania, si è sparsa su internet la notizia del cosiddetto emendamento D’Alia che proprio alle sponde del Fiume Irrawaddy, credo per solidarietà, ci avvicina. Ma qui c’è poco da scherzare, basandosi solo sulle parole pronunciate dal senatore e riportate dal video di youtube, come ha scritto più di qualcuno tra i commenti in giro per la rete si potrebbe essere pure d’accordo sui principi dell’emendamento. Ben prima della legge, quando a scrivere su wikipedia eravamo una decina, si era già adottato il principio di rimuovere le parti di testo che indicavono e descrivevano cose illegali. Ma il punto qui è un altro... Leggendo il testo attentamente ci sono un paio di punti molto preoccupanti scritti nel contesto di un testo che presenta alcune ambiguità. Si possono pensare due cose: o il senatore ha scritto la legge coi piedi oppure l’uso dei termini e dei tempi è stato attentamente studiato. Io credo nella seconda ipotesi.


Nel primo comma si legge "Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, [...] il Ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività indicata" e nel secondo comma "Il Ministro dell’interno si avvale, per gli accertamenti finalizzati all’adozione del decreto di cui al comma 1, della polizia postale e delle comunicazioni.". Questo sta a significare che l’oscuramento del sito può avvenire in seguito al rinvio a giudizio di un soggetto che è ipoteticamente colpevole dell’apologia, non per azione diretta della magistratura come mi pare sia oggi, ma in due tappe, passando per gli organi del ministero dell’interno che a quanto pare non è obbligato ad emettere il decreto, cosa che potrebbe creare delle differenze nell’applicazione del provvedimento. Come nelle leggi bavaglio al comma 3 si ipotizzano sanzioni, sempre tramite il ministero, per i "fornitori dei servizi di connettività", realizzando nuovamente quelle condizioni per cui a questi soggetti conviene far vedere che si sanno censurare benissimo da soli e purtroppo mi aspetto di vedere praticamente, se la legge verrà approvata, siti oscurati improvvisamente senza che ne la magistratura ne il ministero abbiano fiatato. Cioè temo un meccanismo perverso in cui sarà il blogger a doversi rivolgere alla magistratura per far valere i suoi diritti arbitrariamente calpestati.

Tornando al comma 1 cito la frase "Quando si procede per delitti [...] e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia [...], può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività indicata". Qui non si parla di un fatto compiuto, come di qualcuno che abbia scritto una volta qualcosa, ma di attività che si compie nel presente o continuativamente. Inoltre si dispone l’interruzione dell’attivita indicata, anche qui si può pensare bene e capire che oscureranno la pagina incriminata o al peggio l’intero sito oppure pensare male e realizzare che "l’attività" può riguardare il singolo utente e quindi l’interruzione potrebbe estrinsecarsi nel blocco all’accesso ad internet de soggetto interessato. L’ultimo comma, il più criptico, estende all’ambito internet anche l’istigazione a disobbedire indirizzato alle forze dell’ordine. Ma ora arriviamo alla vera beffa che questa legge propone e che è una cosa che mi sono stupito di non aver letto da nessuna parte. Faccio un esempio recente: Piazza Navona. Alle manifestazioni studentesche ci sono stati degli "scontri". Qualcuno ricorda come la stampa e soprattutto le televisioni hanno trattato l’argomento? Molta gente ancora non ha idea di quello che è successo, le nostre opinioni si sono formate soprattutto vedendo le decine di filmati su youtube in cui si vedeva chi è arrivato in piazza con i bastoni. Bene essendo filmati riguardanti un reato, dovranno essere rimossi entro 24 ore, con tanti saluti dell’opinione pubblica critica. Chi verrà più asapere la verità su questi come su altri episodi, come ad esempio i pestaggi del G8 in cui alcune condanne si sono basate proprio su i filmati amatoriali? Enzo

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