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Elezioni Sicilia: loro sono il 52,6%. Il primo partito è quello degli astenuti

Loro sono il 52,6%: loro sono gli astenuti alle elezioni regionali siciliane. Loro sono quelli che si sono “stancati” della politica e dei partiti, un “mondo” che sentono “lontano” da loro. Loro sono quelli della “protesta assoluta”, loro sono quelli che non credono, “a diritto”, più a niente dopo i vari scandali che hanno colpito la politica e dopo le manovre “lacrime e sangue”.

Loro sono gli “sfiduciati”, i “delusi”, loro sono gli “amareggiati”, loro sono una parte considerevole dell'elettorato che questa volta ha detto “no” allo scambio voto-favore, ha detto no ai favoritismi e al clientelismo, ha detto no a tutto anche a Grillo, considerato facente parte del sistema dei partiti che loro hanno rifiutato.

La “voragine” di coloro che non hanno votato è come un “asteroide” atterrato nelle elezioni siciliane il quale ha provocato un “cratere enorme”, difficile da colmare: un fenomeno preoccupante e allarmante, un fenomeno difficile da arginare.

Intanto, mentre loro non hanno votato altri “vanno al potere” secondo il sistema della “finta democrazia” secondo il quale, nonostante il quorum non raggiunto, quorum che si richiede ad ogni referendum, essi governano lo stesso come se niente fosse successo ed “esultano” anche per la vittoria senza vedere il “disastro” che si è appena verificato in queste elezioni siciliane.

Il “buco nero” dell'astensionismo stavolta ha attratto molte più persone che in passato, un vero e proprio “gorgo” di protesta e dissenso, un “catalizzatore” di malcontento e scoramento generale. Quindi, come già detto, loro sono il 52,6% e sono i “veri” vincitori delle elezioni regionali siciliane, il primo partito in Sicilia che si “candiderà” anche alle prossime elezioni politiche, un partito “vincente”, “moderno”, un partito senza leader e senza programma, un partito che rappresenta una “scelta” e non un rifiuto come molti pensano, un partito che si “abbatterà” sull'Italia con la violenza di un uragano.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.4) 30 ottobre 2012 10:41

    Forse non solo soltanto gli scoraggiati o delusi, ma sono piuttosto coloro che non se la sentono più di continuare a dare forza a un sistema di potere ormai trasversale esistente al solo scopo di automantenersi. Coloro che hanno scelto, anche se non capisco bene sulla base di che cosa, ora sono complici di quei mascalzoni. Speriamo che poi non vengano a lamentarsi quando quegli strozzini gli toglieranno il lavoro o la pensione o gli inaspriranno le tasse. Non sapeva questo, e non soltanto questo, quando da tifosi sono tornati a sceglierli ben conoscendone la naturale indole?

  • Di (---.---.---.29) 30 ottobre 2012 11:32

    non mi rappresentano ergo non voto

  • Di Marvin (---.---.---.115) 30 ottobre 2012 15:48
    Marvin

    La Politica è un cancro metastatico, innestato in un corpo elettorale malato e drogato, ipnotizzato dai media nazionali, dalle religioni e dal calcio, esso è pieno zeppo di cellule cancerose, pronte a riformare il cancro nelle remota eventualità che esso venga estirpato.Forse solo una violenta terapia d’urto potrebbe ottenere qualche risultato, ma come si sa, qualsiasi terapia efficace nella lotta contro il terribile Male, oltre ad estirpare il Cancro e le Cellule cancerose, inevitabilmente produrrebbe anche l’eliminazione di tante cellule sane che loro malgrado vivono a stretto contatto con il Cancro, che da esse trae la linfa vitale attraverso il Consenso Elettorale, che a volte è spontaneo, ma molto più spesso è estorto.Le cellule sane che verrebbero eliminate sarebbero in parte quelle coraggiose, ma per la maggior parte quelle più disperate. <?xml:namespace prefix o ns "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p></SPAN></P>

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