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Editech e la rivoluzione nell’editoria

Sono diversi i dati che ci mostrano l'avanzata delle iniziative editoriali sul web, e al contrario, la stagnazione dei quotidiani e dei libri cartacei. Tra qualche anno, lo sfidante della Rete sarà il piccolo schermo...

Editech 2012, un convegno tra editoria, innovazione e tecnologia, ci mostra come il mercato dell’editoria è in profondo mutamento. Non potrebbe essere altrimenti, visto che è anch’esso investito dal progresso tecnologico; e-book, tablet e web sono i detonatori di questa (mini) rivoluzione.

In base a quanto riportato sul blog di Luca Conti, i lettori italiani - in generale - sono pur sempre in minoranza rispetto ai Paesi anglosassoni, ma sono in costante aumento soprattutto in relazione al mercato degli ebook. Ovviamente il prezzo medio è all’incirca la metà di un libro cartaceo, ed è anche grazie a quest’abbattimento dei costi che i “libri elettronici” godono di una maggiore attenzione, specie in un momento di crisi economica.

Ma non è il solo convegno di ieri a mostrarci un settore che progressivamente si apre ai nuovi orizzonti. Il rapporto 2012 sull’industria dei quotidiani ci segnala come anche il dettaglio dei ricavi della pubblicità sorrida ai quotidiani presenti sul web (+12,5% rispetto al 2010), mentre presenta il segno negativo ai quotidiani cartacei (-5,5%). Nel 2011 si sono persi 24 miliardi di euro di pubblicità su carta, mentre la Rete ha visto accrescere la propria pubblicità per oltre 2 miliardi: inutile dire che il trend è destinato a durare, ma anzi, tra qualche anno, la battaglia verrà lanciata anche al piccolo schermo. 

Anche la Commissione Cultura del Senato s’è accorta di questo trend approvando un decreto che garantirà meno burocrazia per i periodici presenti su Internet liberandoli dal vincolo di registrazione al tribunale e al Roc. Una rivoluzione che privilegia l’originalità dei nuovi prodotti, ma anche la loro versatilità, la capacità delle imprese editoriali di sapersi innovare e continuare ad attrarre l’attenzione dei propri lettori, sfruttando al massimo le opportunità offerte dal progresso. Non serve andar lontano: basta vedere gli eccellenti risultati sin qui ottenuti da Il Post, Giornalettismo e Linkiesta per capire come bisogna intraprendere un nuovo cammino basato sulla voglia di fare informazione.

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